6161 | Grotta dell'Acero
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta dell'Acero
Numero catasto: 6161
Numero catasto locale: 6100VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 08/05/2011
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Trieste Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,69208333 Lon. WGS84: 13,82555556 Est RDN2008/UTM 33N: 408557.07 Nord RDN2008/UTM 33N: 5060507.464 Quota ingresso (s.l.m.): 325 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 27 m
Profondità: 37 m
Dislivello totale: 37 m
Quota fondo: 288 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Dal vecchio passaggio a livello, ora chiuso, sul sentiero che porta alla 101/157VG (Abisso tra Fernetti e Orle), si prosegue in direzione Sud per 25m: giunti ad un bivio, si prende a sinistra e si continua per una cinquantina di metri, fino a giungere ad un secondo bivio. Qui si prende a destra e, dopo una decina di metri, si deve cercare, sulla sinistra, lo sprofondamento, nascosto dalla vegetazione (soprattutto rovi), in cui si apre l'imbocco della 2912/4897VG (Grotta presso la 157VG): la Grotta dell'Acero si trova sotto ad un roccione, 13m in direzione 180°+20°W, accanto ad un giovane acero.
Descrizione dei vani interni della cavità
Il pozzo d'accesso, di una decina di metri, è reso complesso dalla presenza di strozzature e piccoli ripiani e termina in un'angusta saletta concrezionata. Al vertice WSW una fessura dà sul secondo pozzo, interrotto da un paio di ponti naturali, che termina in un ambiente ben concrezionato da cui si dipartono un breve cunicolo e due pozzi; sceso il primo saltino (p.to 6), uno scivolo porta all'ultimo salto e quindi alla sala terminale, concrezionata e sormontata da alti camini.
Tornando al pozzo d'accesso, a circa 6m di profondità (p,to 2 del rilievo), in direzione SW, si trova n pozzo di 10m, che chiude sul fondo ma, risalendolo per circa 1m dalla base è possibile raggiungere un il fondo di un pozzo parallelo a quello appena disceso dove, tramite un altro passaggio allargato artificialmente, si giunge all'imbocco di un P18, piuttosto spazioso e interessato da alcuni ponti naturali che lo dividono per quasi tutta la sua profondità. Lungo la discesa si incontrano enormi quinte di roccia ed un effimero ponticello nauirale poco stabile. Il fondo è costituito da un ammasso di sfasciumi lapidei e di fanghiglia. Qui si trova anche l'imbocco di un minuscolo pozzetto intasato da pietrame e sul lato opposto a questo, un'esigua frattura verticale, leggermente soffiante e concrezionata, in cui le pietre scendono ancora per circa 5-6m, rimbalazndo tra le pereti di un ambiente molto poco spazioso.
Qualche metro più in alto dell'imbocco del P18, si apre una strettoia che comunica con una cavernetta concrezionata che potrebbe riservare qualche sorpresa. Lo stesso vale per il camino del pozzo stesso, che più in alto lascia intravedere un notevole allargamento.