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Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




4219 | Grotta della Scala


100m 500m 1000m
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Nomi e numeri catastali

Nome principale: Grotta della Scala

Numero catasto: 4219

Numero catasto locale: 5339VG

Numero totale ingressi: 1

Nome immagine

Ingresso principale

Data esecuzione posizione: 01/01/2005

Affidabilità posizione: 4º gruppo riposizionamento regionale GPS (2005)

Presenza targhetta: Si

Area geografica: Carso Triestino

Comune: Monrupino / Repentabor

Area provinciale: Trieste

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale

Lat. WGS84: 45,70891426

Lon. WGS84: 13,79646695

Est RDN2008/UTM 33N: 406320.337

Nord RDN2008/UTM 33N: 5062411.026

Quota ingresso (s.l.m.): 301 m

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 28 m

Sviluppo spaziale: 122 m

Estensione: 4 m

Profondità: 97 m

Dislivello totale: 97 m

Quota fondo: 204 m

Breve descrizione del percorso d'accesso

Da Opicina ci si reca in località Percedol e passato il parcheggio che reca alla conca omonima, dopo un centinaio di metri a sinistra (senso di marcia verso Zolla) si parca la vettura presso un'evidente slargo. Da qui inizia un'ampia carrareccia (che conduce anche alla Grotta del Ginepro e alla Grotta B. Lonza) che va seguita per circa 600m. Presso uno piccolo slargo lato dx, si entra nel bosco per circa 50m sino a raggiungere una piccola dolina: l'ingresso, evidente, è posto sul margine Est della depressione, mentre sul margine Ovest di apre la Grotta della Scaletta.

Descrizione dei vani interni della cavità

La cavità, che si apre in una leggera depressione, consta di tre pozzi, fortemente eroso il primo, concrezionato il secondo, nuovamente eroso e lamoso il terzo, collegato da stretti passaggi. Un piccolo e stretto P6 (subito sotto quello d'accesso), comunica con il P12 tramite un passaggio non percorribile. Alla base del P12  c'è un pozzetto ancora da esplorare e, sotto l'ultimo pozzo (P.13), la grotta prosegue con un salto valutato una ventina di metri.
La cavità è collegata, tramite una finestrella intransitabile, alla Grotta della Scaletta (6094/6074VG).

Aggionamento 2021
Nel 2013 sono state effettuate due uscite di scavo al fondo, che ben presto hanno avuto ragione della strettoia che ostruiva il passaggio ai vani già segnalati. Dopo la strettoia, la cavità continua verticale con un P.10,5, molto eroso: subito oltre la strettoia, un camino ospita un grande masso incastrato. Tale verticale porta in una zona caotica verticale composta da massi franati e incastati, evento originato da piccoli movimenti di faglia e grande attività erosiva della acque di percolazione. Tale zona è severa e non permette errori di valutazione nella progressione in corda: sul punto 10 della poligonale, una fessura verticale ostruita da clasti prosegue per un paio di metri, non agibile. Al punto 11 della nuova poligonale, un' ulteriore strettoia è stata resa agibile lo stesso giorno dell'esplorazione: dà accesso ad una verticale di 12 metri che prosegue con il pozzo maggiore della cavità, un P.29: tra il punto 14 e 15 della poligonale, un ambiente non ben definito nei margini, causa varie ostruzioni di massi di frana sospesi, lascia intravedere una strettissima verticale, non agibile. Il pozzo da 29 metri termine inesorabilmente in un piccolo fondo piatto ingombro di sassi di piccole-medie dimensioni: nessuna corrente d'aria percepibile. Per trovare la prosecuzione, a circa 5 metri dal fondo del P.29, bisogna entrare in una piccola finestra, parzialmente allargata, che è sede di accesso ad un P.15, eroso anche questo ma meno franoso dei preceenti, interrotto a metà da un piccolo terrazzo. Il fondo, a -97m dal piano di campagna, è ostruito da sfasciumi e senza evidenti motivi che abbiano indotto a intraprendere eventuali onerosi lavori di scavo. La cavità è collegata alla vicina Grotta della Scaletta tra il punto 2 e 3 della poligonale, attraverso una piccola finestrella non attualmente percorribile.

Rilievo: Pianta (23/07/2013)

Grotta della Scala

Rilievo: Sezione (23/07/2013)

Grotta della Scala

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