4168 | Grotta del Maestro
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta del Maestro
Numero catasto: 4168
Numero catasto locale: 5300VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 01/01/1991
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Sgonico / Zgonik Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,71647694 Lon. WGS84: 13,7299994 Est RDN2008/UTM 33N: 401160.041 Nord RDN2008/UTM 33N: 5063331.194 Quota ingresso (s.l.m.): 231 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 346 m
Profondità: 147 m
Dislivello totale: 147 m
Quota fondo: 84 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
L'ingresso si trova ad un'ottantina di metri dall'autostrada, a sinistra della stessa (per chi proviene da Trieste), tra due grandi doline poste a SE del cavalcavia Prosecco-Gabrovizza. La cavità s'apre nei calcari del turoniano superiore-senoniano (Calcari superiori di Aurisina), a stratificazione SE-NW, con potenza inferiore al metro ed un'accentuata immersione verso SW. L'ingresso è caratterizzato da un grosso tubo di calcestruzzo ivi ubicato per ovviare alla frequente caduta di pietre.
Descrizione dei vani interni della cavità
Un pozzo di 6m conduce ad una cavernetta alquanto fangosa, larga un paio di metri e lunga 10m, che si sviluppa in discesa in direzione NNE-SSW e porta, tramite una china detritica molto mobile, sull'orlo di un P30. Questo sbocca in una spaziosa caverna (35 x 7 x 15m) orientata NE-SW, con il fondo costituito da enormi masi di crollo. Il ramo SW, si sviluppa inizialmente in discesa e poi in salita fino a giungere ad una nicchia concrezionata. Dall'altra parte, risalito un crostone stalagmitico per qualche metro, si scende verso E lungo una galleria inclinata larga 6-7m, che porta ad un P46 (detto "la verta"). Da qui si può proseguire attraverso la stessa e raggiungere la prosecuzione della galleria, ora un po' più stretta e bassa ma riccamente concrezionata, oppure scendere al piano sottostante lungo il P46. Si giunge così alla caverna sotto il ripiano del "Picnic". Sul suo lato W si può raggiungere, in arrampicata, una galleria diaclasica orientata ENE-WSW, sormontata nella parte terminale da un alto camino (alla stessa si può pervenire pure lungo uno stretto pozzo parallelo alla "verta", che s'apre in parete, 6m dall'orlo della stessa). Dalla parte opposta s'apre, fra massi concrezionati, il P5; questo porta ad una galleria, anch'essa concrezionata, larga circa 5m ed alta dai 7 ai 10m. Questa scende con una pendenza accentuata in direzione ENE; sul suo fondo, a quota -120, una strettoia dà accesso ad una serie di cavernette che portano ad una frana oltre la quale uno stretto passaggio dà su un P18 che porta alla massima profondità raggiunta (-147m).
Risalendo, invece, il camino sovrastante il P18 (oppure uno stretto camino sovrastante la frana), si perviene ad una galleria in salita; percorsi una cinquantina di metri si giunge ad un camino che è stato risalito per circa 20m. Questo tratto della cavità è reso complesso dalla presenza di numerose diramazioni, per lo più camini e piccoli pozzi ostruiti da sfasciumi.
NOTA:
La cavità risulta particolarmente pericolosa a causa della presenza di numerosissimi massi instabili.
NOTE GEOGRAFICHE E GEOLOGICHE:
La cavità è formata da una serie di gallerie, fra di loro sovrapposte, orientate nella parte più prossima alla superficie quasi N-S, mentre nelle parti più profonde (dalla "verta" in poi) l'orientamento subisce una costante torsione verso E. Il raccordo fra le stesse è dato attualmente da un P30 (galleria iniziale-galleria centrale) e dal P46 (galleria centrale-gallerie basali). Ambedue i pozzi s'aprono su fratture legate all'orogenesi alpina, con orientamento NE-SW. Sul fondo della galleria basale, un passaggio tra massi permette di accedere ad un sistema di gallerie e cunicoli ascendenti, interrotti da pozzi e camini, ortogonali alle precedenti. Si tratta di un sistema completamente diverso, in sostanza di un'altra cavità, con struttura e morfologia difforme e di cui non si è ancora riusciti a localizzare l'accesso in superficie.
NOTA:
Prove con fumogeni hanno stabilito il collegamento con il sistema Grotta dell'Austriaco-Grotta 5219/5786VG.
NOTA del 17/11/2014:
Probabilmente a causa delle piogge insistenti sta venendo via tutta l'argilla che tiene insieme cementati tra loro i massi dell'ingresso, sotto al tombino. Ieri è franata improvvisamente una grande quantità di pietre (anche di grandi dimensioni). Quando uscivo ho visto che c'è un grande vuoto creatosi sotto un gran masso sotto al tombino e anche gli altri massi vicini sono assolutamente instabili e pronti a cadere perché la terra non c'è più. Serve una buona messa in sicurezza dell'entrata prima di poterci andare di nuovo. Usciti abbiamo chiuso la grata con un cordino e messo rami e legni per far capire di non entrare.