4096 | Grotta di Rio Vaat
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta di Rio Vaat
Numero catasto: 4096
Numero catasto locale: 2318FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 12/05/2012
Affidabilità posizione: Da verificare
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Carniche Comune: Cavazzo Carnico Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,34594444 Lon. WGS84: 13,04755556 Est RDN2008/UTM 33N: 349763.993 Nord RDN2008/UTM 33N: 5134337.856 Quota ingresso: 415 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 78 m
Dislivello positivo: 2,5 m
Profondità: 61 m
Dislivello totale: 63,5 m
Quota fondo: 354 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Giunti a Cesclans prendere la strada che passa a fianco degli stavoli "Todeschia" e proseguire sulla stessa, costeggiando il rio Chiampon, per circa un chilometro, sino a giungere ad un trivio. Abbandonata la strada principale, si prende sulla sinistra la carrareccia che, attraversato il rivolo, sale con un paio di tornanti fino alla località "Selvanera", da dove prosegue pianeggiante in direzione E. Poco prima che riprenda ad inerpicarsi con forte pendenza, si prende il sentiero che sulla sinistra conduce ad uno stavolo (Q.380) e, dopo averlo costeggiato, si discende nel letto del rio Vaat, che scorre ad un centinaio di metri di distanza in direzione SW. Lo si risale per buoni 10 minuti, mantenendosi sempre nel letto principale, sino ad incontrare, sulla destra, un riparo sotto roccia alto una decina di metri, con il pavimento formato da detriti in forte pendenza.
L'ingresso s'apre, tra alcuni grossi massi, 80m più a monte, nel letto del rivolo.
Descrizione dei vani interni della cavità
La cavità si sviluppa lungo un'unica grossa diaclasi della quale segue sempre l'andamento. Dopo un breve tratto in leggera salita parzialmente allagato, la cavità prende un deciso sviluppo verticale con un P22. Segue un condotto orizzontale di una decina di metri, oltre cui la galleria riprende il suo decorso verticale, interrompendosi però dopo poco a causa di un sifone.
In ogni punto della grotta le pareti presentano un aspetto estremamente poroso, indice di una notevole corrosione; tale fenomeno non è riscontrabile nelle rocce circostanti.
AGGIORNAMENTO DEL 04.10.2014 (ESPLORAZIONE PARTE SOMMERSA)
L’immersione è stata condotta in un periodo in cui la cavità era in relativa secca. Il livello dell’acqua si trovava quasi alla sommità del secondo pozzo aereo ad una profondità di circa -25 metri rispetto alla quota di ingresso. Tutte le profondità in acqua di seguito riportate fanno quindi riferimento a questa condizione (vedi schizzi allegati)
Subito dopo il punto di inizio immersione si discende un primo sifone la cui profondità massima è di circa 9m che risale subito sino a 5m.
A circa 15metri dal punto di ingresso , sulla SX si trova la partenza della 1°Diramazione (un cunicolo abbastanza stretto di sezione pressoché circolare) che dopo pochi metri gira in maniera secca e scende quasi verticalmente fino a -14m ; a questa quota ci sono una serie di restrizioni molto impegnative (e difficilmente affrontabili in back-mount) oltre le quali il cunicolo (che rimane sempre stretto) riprende un andamento quasi orizzontale .
L’esplorazione di questa diramazione si è temporaneamente fermata in quel punto.
Il condotto principale , di dimensioni maggiori e dalle pareti caratterizzate da rocce acuminate ed erose dalla corrente, prosegue per altri 50metri circa aumentando progressivamente (ma in maniera dolce) di profondità sino ad arrivare ad un bivio. Se si rimane sulla parte alta della condotta si entra nella 2°Diramazione , un cunicolo molto stretto che dopo poco diventa impraticabile.
Proseguendo sul condotto principale la profondità aumenta e si percorrono altri 30metri circa prima di arrivare ad un apparente punto morto. A circa 24m di profondità sulla parte alta vi sono delle fessure di dimensioni molto ridotte mentre nella parte bassa (lato DX) vi sono una serie di restrizioni molto impegnative, superate le prime 3 ed arrivati a circa 30m si intravede un baratro che scende quasi verticalmente sino a profondità importanti (almeno 60-70metri). L’esplorazione si è temporaneamente fermata in questo punto.
Da notare che, per una prima parte, il condotto principale è collegato alla 2° diramazione attraverso strette fessure sulla sua volta ; quando si percorrono i primi 15-20metri dal bivio verso le restrizioni a quota -24 le bolle in uscita dagli erogatori creano un denso percolato che riduce velocemente la visibilità quasi a zero e che fa cadere sassi fino a circa 5cm di diametro. Lungo tutto il resto della cavità però la visibilità rimane sempre ottima, l’acqua (temperatura media 7°C) è limpidissima e il range visivo è di almeno 30metri.
A circa metà della lunghezza del condotto principale da notare, sul fondo, un discreto deposito di sabbia e ciottolato bianchissimi che risaltano sullo sfondo giallo della roccia circostante.
Il condotto principale è stato sagolato, in maniera permanente, solamente per circa 70metri a partire dal punto di ingresso , tutto il resto della linea guida è stato rimossa.
Un particolare ringraziamento a :
- Umberto Tolazzi e Cristian Angeli per l’organizzazione ;
- Alex Marson e Mara Colautti del Team Explorer per il supporto tecnico ;
- Albino Dorigo di No Limits Tolmezzo per l’assistenza in acqua ;