3621 | Abisso 3° del Picut
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Abisso 3° del Picut
Numero catasto: 3621
Numero catasto locale: 1964FR
Numero totale ingressi: 2
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 01/08/1996
Affidabilità posizione: Da verificare
Presenza targhetta: No
Area geografica: Alpi Giulie
Comune: Chiusaforte
Area provinciale: - Fuori confine
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Lat. WGS84: 46,38067719
Lon. WGS84: 13,43269534
Est RDN2008/UTM 33N: 379475.635
Nord RDN2008/UTM 33N: 5137538.277
Quota ingresso (s.l.m.): 1884 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 540 m
Profondità: 194 m
Dislivello totale: 194 m
Quota fondo: 1690 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
L'imbocco è ubicato ad 80m in direzione ENE dall'Abisso Seppenhofer (2935/1395 FR), ai margini di un piccolo anfiteatro.
Descrizione dei vani interni della cavità
La cavità è impostata lungo una serie di fratture orientate E-W, N-S ed una grossa faglia visibile oltre che all'esterno, anche a circa 90m di profondità, alla base di un pozzo di 42m.
Il pozzo d'accesso è profondo 11m ed a fianco, lungo la stessa frattura, si apre un altro pozzo di 7m, collegato al primo da una strettoia. Ad 11m di profondità, un piccolo ripiano divide il primo pozzo dal seguente, di una decina di metri, seguito da uno di 8m. Percorso un breve meandro e disceso un pozzo di 10m, si giunge in una caverna con vistosi fenomeni di crollo, anche recenti. Fra i massi si apre un pozzetto cieco di circa 5m, mentre dalla parte opposta della caverna si apre un ampio pozzo di 42m, dall'imbocco stretto e pericoloso a causa delle pietre in bilico e della roccia marcia. Alla base, seguendo il percorso dell'acqua, ci si arresta ben presto dinanzi ad una fessura impraticabile. Per proseguire, bisogna alzarsi un paio di metri sulla destra, ed oltrepassare due strettoie malagevoli, oltre alla quali una serie di salti conduce in un alto e lungo ambiente con una serie di pozzi allineati. Il maggiore di essi porta alla profondità di -150m (fondo del 1981), dove un ruscelletto si perde in un meandrino impraticabile. Traversando in opposizione sopra tutti i pozzi, si raggiunge una finestra, che immette in un ramo fossile che nella parte finale presenta depositi sabbiosi. Nell'estate del 1996, in questo punto è stata disostruita una strettoia sabbiosa fortemente soffiante, oltre alla quale sono state esplorate delle condotte sabbiose di dimensioni via via più ampie ed interessate da una notevole circolazione d'aria. Tali gallerie sono intersecate in più punti da imponenti sistemi di fratture, che danno origine a delle verticali che chiudono tutte, però, su strettoie impraticabili, se si eccettua il meandro che parte sotto il P.16 (punto 8 del rilievo). Non sono stati ancora scesi dei saltini che potrebbero dare adito ad interessanti prosecuzioni, considerando la posizione chiave di questo abisso nell'ambito del Complesso del Foran del Muss.
AGGIORNAMENTO DEL 13-08-1999 (GTS)
Nell'estate 1999 sono stati controllati alcuni rami che erano stati tralasciati nelle esplorazioni del 1996. Al quadrivio all'inizio del ramo del fondo -176 (p.to 6 del rilievo), è stato percorso, per una dozzina di metri, uno stretto meandrino in direzione SE.
Scendendo, invece, il P.16 (p.to 8 del rilievo) è stata raggiunta, a metà altezza, la parte praticabile del meandro che si interna verso NW. A 162m di profondità, dopo 3 pozzi , rispettivamente di 6.5, 8.5, e 9 metri, il meandro si abbassa ed il corso d'acqua fin qui seguito scompare in un passaggio impraticabile.