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Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




3466 | Pozzo 2° sopra Pian delle Lope


100m 500m 1000m
PDF KML GPX SHP

Nomi e numeri catastali

Nome principale: Pozzo 2° sopra Pian delle Lope

Numero catasto: 3466

Numero catasto locale: 1838FR

Numero totale ingressi: 1

Ingresso principale

Data esecuzione posizione: 13/08/2022

Presenza targhetta: No

Area geografica: Alpi Giulie

Comune: Chiusaforte

Area provinciale: Udine

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS

Lat. WGS84: 46,384639808621

Lon. WGS84: 13,509121850902

Est RDN2008/UTM 33N: 385361

Nord RDN2008/UTM 33N: 5137865

Quota ingresso (s.l.m.): 1720 m

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 192,1 m

Sviluppo spaziale: 225 m

Profondità: 82 m

Dislivello totale: 82 m

Quota fondo: 1638 m

Breve descrizione del percorso d'accesso

La cavità si apre nei calcari del Dachstein, 50m sopra il sentiero che dal Monte Robon porta a Sella Nevea, in località Pian delle Lope.

Descrizione dei vani interni della cavità

La cavità, notata per la forte corrente d'aria che vi fuoriusciva in una giornata di caldo eccezionale, ha uno sviluppo verticale di 82m, ed è impostata su un'unica frattura con direzione 140°. La grotta, ampia nella sua prima parte, termina in una fessura resa impraticabile da un enorme masso incastrato.
Il giorno 15-10-1994, il pozzo di 27m era occupato da un'enorme massa di neve che lo "tagliava" in due parti (un pozzo di 6m ed uno di 20m). L'accesso al pozzo successivo era bloccato da un'imponente colata di ghiaccio. In quel periodo, i depositi di neve nelle altre grotte della zona erano quasi scomparsi. Si ritiene perciò che l'accumulo di neve in questa cavità, sia destinato a permanere per un lungo periodo.


Aggiornamento 2022.
Tra l’estate del 2021 e quella 2022 la cavità è stata rivisitata.
Negli anni ’90 e nei primi del 2000 la cavità risultava chiusa da neve alla base dei primi due pozzi, mentre, soprattutto nell’estate 2022 i pozzi risultavano totalmente sgombri.
È stata disostruita la fessura che aveva fermato -sul fondo- i primi esploratori negli anni ’80. La fessura però non presentava particolare circolazione d’aria e oltre è stato possibile proseguire per pochissimi metri, fino ad un meandro impercorribile.
È stato risalito il camino sopra il punto “G” del vecchio rilievo per una quindicina di metri, fino ad un terrazzo; l’ambiente proseguiva verso l’alto, ma con scarsa circolazione d’aria, ed è stato quindi abbandonato.
L’unico altro punto che poteva presentare una prosecuzione era una finestra sul pozzo iniziale: con un paio di disostruzioni è stato possibile scendere un P6 ed un P9. Alla base di quest’ultimo ci sono due possibilità: la prima è scendere un pozzo di una ventina di metri, che riporta su ambienti già conosciuti (punto “F” del vecchio rilievo), la seconda un meandro. Seguendolo, dopo una quindicina di metri si arriva ad una saletta (pt.3 del rilievo). Proseguendo diritti si risale un pozzetto fino ad un camino alto una quindicina di metri; da qui si possono scendere un P4 ed un P9 che portano al limite raggiunto con la risalita sopra il punto “G”.
Tornati alla saletta del pt.3, sul pavimento si può scendere in uno sfondamento, che porta ad un ramo fossile in discesa, dove si alternano pozzetti e alcuni gradini, fino ad una fessura intransitabile, con leggera circolazione d’aria.
Non è stato possibile chiarire completamente il comportamento del flusso d’aria che si percepisce all’ingresso e lungo diversi tratti della cavità; l’impressione è che sia presente certamente fino a sopra la risalita R6 e alla partenza del P8 della vecchia via, ma risulta quasi assente alla partenza del successivo P4. Probabilmente l’aria arriva dalla fessura/frana che si trova di fronte alla partenza del P8, purtroppo non transitabile.

Rilievo: Pianta e sezione (13/08/2022)

Pozzo 2° sopra Pian delle Lope

Centra la mappa


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