341 | Pozzo presso Padriciano
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Pozzo presso Padriciano
Numero catasto: 341
Numero catasto locale: 559VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Trieste
Area provinciale: - Fuori confine
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Lat. WGS84: 45,65703951
Lon. WGS84: 13,83162452
Est RDN2008/UTM 33N: 408972.796
Nord RDN2008/UTM 33N: 5056607.182
Quota ingresso: 355 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 103 m
Profondità: 25 m
Dislivello totale: 25 m
Quota fondo: 330 m
Descrizione dei vani interni della cavità
Il primo rilievo di questa interessante cavità rappresentava unicamente il pozzo iniziale e la caverna sottostante, dove accumuli di detriti occultavano il passaggio che conduce alla parte più estesa, costituita da una lunga galleria, occupata nella sua prima parte da massi provenienti dalla base del pozzo. Inoltrandosi nel corridoio, il suolo appare coperto da terriccio asciutto e, a parte alcuni tratti della caverna finale dove invece lo stillicidio è notevole, tutta la cavità presenta una scarsissima umidità. Dopo un tratto diviso in due gallerie sovrapposte da un lungo diaframma di roccia, risalendo una colata calcitica, si giunge alla parte finale della grotta, formata da una sala ingombra di blocchi di crollo. Una ricostruzione paleoidrogeologica proposta nel 1964 (Il Carso, n°1) afferma che, assieme ad altre cavità vicine (Grotta del Monte Cal, 81/38VG, Grotta di Padriciano, 1/12VG, Grotta Cinquantamila, 3978VG), il Pozzo presso Padriciano forma il più importante ed esteso (in tutto 1200m) complesso di inghiottitoi fossili del Carso triestino ed in alcuni punti della galleria sono tuttora visibili i profili della struttura primaria. Il corso d'acqua che ha formato i vani ipogei, veniva con tutta probabilità assorbito da una dolina situata una cinquantina di metri in direzione Nord dall'attuale imbocco; la dolina ha una bassa parete strapiombante, alla base della quale una rientranza ingombra di detriti rappresenta il punto in cui iniziava il sistema sotterraneo, mentre nella grotta un cunicolo lungo circa 20m si interna in questa direzione, partendo dalla caverna alla base del pozzo. Pertanto è da escludere un'antica relazione con la pur vicina 38VG che deve aver avuto un'origine coeva, ma non per questo comune.
L'imbocco del pozzo è stato ostruito nel 1966, in seguito ai lavori per la costruzione di una linea elettrica.