2930 | Grotta Edi Vascotto
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta Edi Vascotto
Numero catasto: 2930
Numero catasto locale: 5006VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Affidabilità posizione: 4º gruppo riposizionamento regionale GPS (2005)
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Monrupino / Repentabor
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 45,71734585
Lon. WGS84: 13,79498966
Est RDN2008/UTM 33N: 406219.454
Nord RDN2008/UTM 33N: 5063349.511
Quota ingresso (s.l.m.): 345 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 115 m
Profondità: 34 m
Dislivello totale: 34 m
Quota fondo: 311 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Partendo dal quadrivio nel centro di Rupingrande, si prende la strada che va in direzione S. Dopo 250m c'è una curva a destra; oltrepassata questa, si prende una strada sulla sinistra che sale verso il colle sovrastante. Quando il sentiero ha raggiunto la sua massima altezza e comincia a scendere, si oltrepassa il muretto e si risale la collina una cinquantina di metri.
L'ingresso è individuabile dal basso, osservando il deposito del materiale di scavo.
Descrizione dei vani interni della cavità
Sceso il primo saltino, si striscia lungo uno scivolo in terra e materiale organico in decomposizione, per giungere, attraverso una strettoia, al P12. Alla base del pozzo si giunge in una caverna, caratterizzata da colate calcitiche alte anche 15m e da enormi stalattiti ed esili cannule che pendono dal soffitto. Al centro della sala si trova un'imponente colonna del diametro di 3m.
Dalla caverna, in direzione E, passando sotto un'enorme concrezione e quindi risalendo un banco calcitico, si giunge ad una strettoia, lunga 4m, che porta al P12,6, pozzo completamente tappezzato da fiorescenze multiformi. Un camino, risalito in gran parte, porta verso l'esterno. Sul fondo si trova una cavernetta con innumerevoli concrezionamenti coralloidi e sottili e candidi cannelli. Segue quindi un pozzetto di 5m che termina con un cumulo di materiali crollati dalle pareti.
Dalla caverna, in direzione NW, invece, lungo una china franosa, si giunge ad un saltino di 2,5m. Da qui, dopo pochi metri, si arriva ai piedi di un'enorme colata calcitica sopra la quale, all'altezza di 8m, si nota una finestra. Una volta raggiunta questa, si prosegue scendendo un saltino di 3m che dà accesso ad un angusto meandro con due diramazioni: una a fondo cieco, mentre l'altra scende in una condotta inclinata di 45°, lunga 8m. Si arriva quindi in una cavernetta ben concrezionata, si scende il P12 e si giunge ad una caverna ampia 16 X 8m. Qui, verso E, s'incontra un pozzetto di 2,5m, sul fondo del quale si può proseguire ancora per 7m incontrando però, in breve, un tappo d'argilla.