2397 | Caverna presso la Cisterna di Gropada
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Caverna presso la Cisterna di Gropada
Numero catasto: 2397
Numero catasto locale: 4810VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Affidabilità posizione: Incerto
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Trieste
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Lat. WGS84: 45,665664532203
Lon. WGS84: 13,845273646714
Est RDN2008/UTM 33N: 410050
Nord RDN2008/UTM 33N: 5057550
Quota ingresso (s.l.m.): 378 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 35 m
Profondità: 1,5 m
Dislivello totale: 1,5 m
Quota fondo: 376,5 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Nella posizione segnata a catasto non si trova alcunché.
Da dati storici in possesso del GTS è stata fatta una nuova posizione che risulterebbe più conforme alla morfologia della zona. Con la nuova posizione della 2397 ci sarebbero solamente 40 m di distanza dalla Grotta ricovero antiaereo di Gropada (7449/6424VG). Si può affermare pertanto, anche in base alle descrizioni e al confronto dei rilievi che si tratta di una grotta doppia.
Descrizione per la 7449 (doppia):
Grotta che si trova in proprietà privata oggi ostruita.
Descrizione dei vani interni della cavità
Questa cavità è una bassa e larga caverna il cui tratto iniziale, sulla sinistra, presenta dei rudimentali lavori di adattamento (un muretto di contenimento). Solo nella parte centrale, in corrispondenza con l'incrocio di una frattura NE-SW, è possibile rimanere eretti.
Descrizione inserita per la 7449 (doppia):
E' stato possibile rintracciare il luogo nel quale si apriva l'ingresso di questa grotta, grazie alla testimonianza della signora Maria Calzi di Gropada.
La cavità è ostruita a causa del riempimento di materiale di riporto effettuato dall'attuale proprietario del terreno, negli anni '70.
La grotta, essendo posta nei pressi del paese, venne adattata, durante la seconda guerra mondiale, ad opera degli abitanti di Gropada a ricovero antiaereo.
Racconta la signora Maria che, all'epoca, il foro d'accesso alla grotta era molto stretto. Il padre della signora Maria fu scelto, a causa della sua corporatura mingherlina, per effettuare l'esplorazione. Venne legato con una corda ed a stento riuscì a scendere il breve pozzo d'accesso.
La grotta si presentava formata da due cavernette collegate orizzontalmente tramite un cunicolo in discesa. Le cavernette vennero, per maggior sicurezza, puntellate con tronchi di pino ed il cunicolo di collegamento venne livellato tramite la realizzazione di scalini.
La cavernetta di sinistra non venne mai usata perché, nonostante i puntelli in pino, non venne ritenuta sicura a causa di alcuni massi instabili presenti nella volta.
Durante il Natale del 1944, i bambini del paese realizzarono, in una nicchia della grotta, un piccolo presepio.
Nel 1945, il supano (capovilla) di Gropada chiese al Comune di Trieste un contributo per aver realizzato, a sue spese, il ricovero antiaereo.
Nel marzo 1945, il Comune di Trieste inviò sul posto i propri tecnici per constatare il lavoro svolto. In quella occasione venne redatto il rilievo della cavità.
Presso l'Archivio Generale della Città di Trieste, c'è un'ampia documentazione sulla relativa pratica di contributo.