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Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




2316 | Abisso Giuseppe Muller


100m 500m 1000m
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Nomi e numeri catastali

Nome principale: Abisso Giuseppe Muller

Numero catasto: 2316

Numero catasto locale: 4748VG

Numero totale ingressi: 1

Nome immagine

Ingresso principale

Data esecuzione posizione: 31/12/2000

Affidabilità posizione: 2º gruppo riposizionamento regionale GPS (2000)

Presenza targhetta: Si

Area geografica: Carso Triestino

Comune: Trieste

Area provinciale: Trieste

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale

Lat. WGS84: 45,64941483

Lon. WGS84: 13,86096633

Est RDN2008/UTM 33N: 411246.742

Nord RDN2008/UTM 33N: 5055727.159

Quota ingresso (s.l.m.): 377 m

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 55 m

Profondità: 110 m

Dislivello totale: 110 m

Quota fondo: 267 m

Breve descrizione del percorso d'accesso

L'ingresso della grotta si trova a circa 250m in direzione Est dall'Abisso Plutone (23/59VG), il quale si apre in una bella dolina adiacente alla strada Basovizza-Gropada.

Descrizione dei vani interni della cavità

In origine l'ingresso, dal quale usciva una corrente d'aria piuttosto forte, era costituito da una strettissima fessura situata sotto i macigni di un muro a secco che copriva il fianco SE di una piccola dolina.
Il pozzo d'accesso è profondo 12m e conduce in un piccolo vano dal suolo argilloso, dal quale si dipartono due pozzi rispettivamente di 13m e 20m. Sul fondo di quest'ultimo si apre un pozzetto alquanto stretto, profondo 3m, nel quale una strettoia, che non è stata forzata, comunica con un pozzo stimato profondo 15m dal quale esce una leggera corrente d'aria.
Il pozzo di 13m inizia con una strettoia e, circa a 4m dall'ingresso, in corrispondenza di una frattura, si divide in due parti. Il fondo è costituito da un pendio piuttosto ripido formato da pietre cementate da argilla. Da qui, oltre una finestra (punto 8), si sviluppa una serie di vani che verranno descritti più avanti.
Al pozzo di 13m segue direttamente il pozzo profondo 12m, il quale è stato interamente vuotato dai materiali che lo riempivano per 2m. Sul fondo un passaggio malagevole dà accesso ad una serie di vani ed al pozzo di 34m, mentre dalla parte opposta, a SE, si trova una strettoia dalla quale esce una forte corrente d'aria.
Nel pozzo di 34m c'è il costante pericolo della caduta di pietre. Il fondo è costituito da un ripiano franoso che comunica, a NW, tramite un salto di 8m, con un vano formato da un altissimo camino nel quale sboccano vari pozzi (punto 14 nel rilievo).
Il pozzo successivo, di 17m, ha il fondo costituito da massi. A NW un angusto passaggio immette in un pozzo di 10m, alquanto stretto. Sul fondo di argilla un'altra strettoia comunica con un malagevole cunicolo in cui una fessura permette di scorgere un ulteriore pozzo, dal fondo costituito da massi, tra i quali si apre un saltino di 1m circa, con il fondo occupato da un laghetto.
A pochi metri dall'ingresso dell'ultimo pozzo, un cunicolo impraticabile, dal quale esce una leggera corrente d'aria, costituisce la continuazione dell'abisso.
Alla base del pozzo di 13m si apre una finestra (punto 8) oltre la quale si sviluppa una serie di vani, allineati lungo una frattura parallela a quella sulla quale sono impostati i primi due pozzi. Una breve galleria in salita permette di raggiungere un pozzo di 8m, piuttosto stretto, che non è stato disceso.
La cavità deve la sua origine ad un sistema di fratture particolarmente marcate, orientate in direzione SW-NE e, tranne che per la serie di vani tipicamente senili situata alla profondità di 30m (punti 10-11), si presenta in fase nettamente giovanile. Questi vani sono stati messi in comunicazione con l'abisso da crolli i cui resti sono visibili nel pozzo di 13m (punto 4).
L'acqua di percolazione è presente in notevole quantità nell'ultimo pozzo (punto 22) e nel vano soprastante (punto 21).

NOTA Segnalata presenza di rifiuti

Rilievo: Pianta e sezione (31/12/1972)

Abisso Giuseppe Muller

Centra la mappa


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