2240 | Voragine a S di Prepotischis
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Voragine a S di Prepotischis
Numero catasto: 2240
Numero catasto locale: 1025FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 18/03/2014
Affidabilità posizione: Da verificare
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Giulie Comune: Prepotto Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,07301667 Lon. WGS84: 13,52923889 Est RDN2008/UTM 33N: 386265.908 Nord RDN2008/UTM 33N: 5103211.663 Quota ingresso: 264 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 81 m
Profondità: 50 m
Dislivello totale: 50 m
Quota fondo: 214 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Lungo la carrozzabile che conduce al paese di Prepotischis, un paio di centinaia di metri prima dell'abitato si prende, sulla sinistra, il sentiero che, lungo il versante SE del Monte Plagnava, porta a Fragielis. Dopo mezz'ora di cammino, all'altezza di alcuni muretti a secco che si intravedono nel bosco, si abbandona il sentiero e si scende a valle per una cinquantina di metri, fino a trovare l' imbocco della cavità.
Descrizione dei vani interni della cavità
La Voragine a S di Prepotischis è sicuramente la più spettacolare cavità carsica della valle dello Judrio.
L'ingresso della cavità è piuttosto evidente, circolare e di circa tre metri di diametro. Esso immette, dopo un salto di circa 7 metri, sulla volta di un'ampia caverna delle dimensioni di 36, 23 e 42 metri rispettivamente di lunghezza, larghezza e altezza. Sulla parete E di questa caverna vi sono ampie colate calcitiche di colore rosso-arancio.
Un salto di circa 30 metri porta quindi alla base della caverna, costituita da un grande cono detritico sul quale, oltre a numerosi clasti spigolosi di piccole dimensioni ed argille, vi sono enormi massi di crollo provenienti dalla volta, su cui si possono vedere ancora le superfici di distacco.
Ad una ventina di metri dalla base del cono, verso N, inizia una bassa galleria dove scorre, da N verso S, un piccolo corso d'acqua che si inabissa in una piccola frattura tra alcuni massi cementati.
Dopo un vano piuttosto ampio, la galleria prosegue presentando la classica morfologia d'interstrato: il soffitto di questa, è formato da un letto di strato, di arenaria molto grossolana, con immersione ad E ed inclinazione di 20°.
Il cunicolo, proseguendo, diviene del tutto impraticabile: si presume comunque l'esistenza di ulteriori vani lungo il corso del torrente interno, che, nei periodi di forti precipitazioni, assume una significativa portata d'acqua. Questo fatto ha spinto i primi esploratori, nel 1972, ad effettuare delle prove con traccianti (fluorescina) per cercare di individuare eventuali comunicazioni con le sorgenti più prossime alla cavità che sono quella del Rio Coiac (a 200 metri ad O della grotta) e le due situate nei pressi del paese di Cosson, ma senza risultato.