122 | Foran des Aganis
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Foran des Aganis
Numero catasto: 122
Numero catasto locale: 48FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 17/02/2022
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Giulie Comune: Torreano Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,146236 Lon. WGS84: 13,401778 Est RDN2008/UTM 33N: 376573.015 Nord RDN2008/UTM 33N: 5111537.038 Quota ingresso: 313 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 761 m
Dislivello positivo: 85 m
Profondità: 5 m
Dislivello totale: 90 m
Quota fondo: 328 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta si apre lungo il Rio Ravedosa, sul fianco del Monte Piccat, poco sopra il paese di Prestento, nella brecciola calcarea eocenica
Descrizione dei vani interni della cavità
Consta essenzialmente di un corridoio abbastanza uniforme, lungo 160m, e percorso da un ruscelletto che ha origine nella parte più fonda della galleria. Il primo tratto, alto 5-6m, si percorre senza dover passare sull'acqua; verso la metà invece, dopo un allargamento, bisogna avanzare nell'acqua, che in qualche punto tocca la volta. Di fronte al sifone da cui ha origine il ruscello si trova una fessura impraticabile.
durante l'esecuzione del rilievo è stata accuratamente controllata ogni possibile via di prosecuzione. Con una breve arrampicata in artificiale (2 spit) è stata raggiunta la finestra situata immediatamente prima della sala finale. Anche questo punto, come i piccoli rami visitati in altre zone della grotta sono occlusi da massi di crollo ed abbondanti depositi argillosi. L'unica possibile via di prosecuzione potrebbe essere il ramo attivo inondato. Questo si è potuto esplorare soltanto per circa 70m; per proseguire più oltre si rende indispensabile l'uso dell'attrezzatura subacquea completa, il cui trasporto viene reso notevolemente difficoltoso dalle ridotte dimensioni del ramo.
Dal rilievo eseguito è emersa la fedeltà del preesistente rilievo opera di G.B. De Gasperi, se si esclude l'errore di orientamento della cavità rispetto al Nord, imputabile probabilmente all'errore dello stumento adoperato.
La cavità risulta avere uno sviluppo totale di 270m ed un dislivello positivo stimato non superiore al metro.
L'unico apporto idrico apprezzabile proviene dal ramo attivo inondato. E' dubbio se anche il lago finale alimenti il perenne corso d'acqua che esce dalla grotta. Le concrezioni sono scarse mentre abbonda l'argilla.
Dal gennaio 2002 le esplorazioni sono riprese con la collaborazione di altri speleosub triestini di gruppi diversi ( C. G. E. B. – C. A. T. – G. G. C. Debeljak), considerate le ultime imprese risalenti al 1999 del Sig. Manià Gianfranco del G. S. A. D. Fante di Monfalcone, che superò una galleria sommersa di 20 metri di lunghezza e profonda 5m.
Oltre la prima sala dopo il sifone si passa una parte semi allagata, dalla volta bassa, in periodi di piena sicuramente sifonante e caratterizzata da fratture parallele con abbondanti depositi di argilla, tranne i punti dove l'acqua scorre con forza, in cui si nota la presenza di ghiaia. Superati i punti D-E sul rilievo, il fondo della galleria si alza leggermente, come pure la volta che in alcuni punti arriva a 15 metri. A 250 metri circa dopo il sifone sulla sinistra, una biforcazione porta ad un ramo attivo percorso da un modesto corso d'acqua, percorso per 80 metri, con un sifone non ancora superato. I corsi d'acqua sono due: questo appena menzionato che potremmo dire secondario e quello più consistente proveniente dal ramo principale, che dopo 40 metri dalla biforcazione scende in cascata per 10 metri. La cascata è stata superata in arrampicata e attualmente il ramo superiore è in corso di esplorazione.