1103 | Grotta di Attila
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta di Attila
Numero catasto: 1103
Numero catasto locale: 502FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 14/07/2019
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Alpi Carniche Comune: Paularo Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,575257337674 Lon. WGS84: 13,183784417772 Est RDN2008/UTM 33N: 360832 Nord RDN2008/UTM 33N: 5159568 Quota ingresso: 1762 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 453 m
Profondità: 41 m
Dislivello totale: 41 m
Quota fondo: 1721 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La cavità si apre in Pian di Lanza, nei terreni del Carbonifero Superiore costituiti da calcari frammisti a scisti ed arenarie intercalate da banchi di conglomerato quarzoso, in un acquitrino di forma ellittica chiuso a Nord da una serie di collinette ed a Sud da una parete rocciosa alta pochi metri. Un ruscelletto, che riceve notevoli contributi dai vicini cocuzzoli, attraversa l'acquitrino e scompare nella grotta.
Descrizione dei vani interni della cavità
L'ingresso della grotta è costituito da una spaccatura nella roccia alta circa 4m e larga 1,5m, al quale fa seguito una serie di curve molto accentuate dopo le quali la galleria si dirige nettamente a Sud-Est, seguendo un fascio di fratture e mantiene quasi costantemente un sezione triangolare, in lieve discesa: il fondo a volte roccioso, a volte coperto da materiali fluitati, è percorso dall'acqua incanalata quasi sempre sul lato destro, nel senso di progressione, ed in alcuni punti si formano vaste pozze, superabili agevolmente. Dopo circa 200m (punto C del rilievo) la galleria è bloccata e la grotta sembra finire mentre l'acqua sparisce in un minuscolo pertugio fra le rocce; una galleria superiore occlusa da massi è stata disostruita. Di seguito la galleria cambia aspetto sviluppandosi con più frequenti curve a zig-zag e la sua pendenza aumenta, mentre l'acqua scorre in prevalenza in canali di erosione, con frequenti salti. Anche il profilo trasversale cambia: la volta si abbassa notevolmente ed in più tratti la morfologia è quella classica di interstrato. Nei tratti in cui la galleria riprende la sezione triangolare ci sono delle notevoli infiltrazioni d'acqua. Dopo un tratto di circa 150m la galleria, che pur con ampie anse si dirigeva in prevalenza sempre a Sud-Est, cambia direzione dopo una serie di curve, girando verso Ovest per altri 100m circa.
Nell'ultimo tratto, lungo circa 15 - 20m, il suolo e le pareti sono completamente ricoperti di terra e ciottoli che vengono fluitati da una galleria laterale, o meglio da un cunicolo lungo alcuni metri ed in ripida salita, che però è presto occluso da un grumo di massi incastrati (sezione E del rilievo).
La quantità di terra, i detriti erbosi ed alcune radici che sbucano dal soffitto fanno presumere di trovarsi in prossimità della superficie esterna. Potrebbe darsi che detto cunicolo sia formato da una delle tante caratteristiche dolinette imbutiformi che si notano all'esterno e che hanno un'evidente funzione di smaltimento delle acque. Proprio sul punto di congiunzione fra la galleria principale e questo cunicolo l'acqua prosegue per un canale in forte pendenza che però è invalicabile in quanto strettissimo (15cm x 20cm).