1080 | Abisso 1° di Pala Celar
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Abisso 1° di Pala Celar
Numero catasto: 1080
Numero catasto locale: 494FR
Numero totale ingressi: 3
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 31/08/1968
Affidabilità posizione: Da verificare
Presenza targhetta: No
Area geografica: Alpi Giulie
Comune: Chiusaforte
Area provinciale: Udine
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Lat. WGS84: 46,37676994
Lon. WGS84: 13,49357026
Est RDN2008/UTM 33N: 384148.547
Nord RDN2008/UTM 33N: 5137013.209
Quota ingresso (s.l.m.): 2112 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 154 m
Profondità: 120 m
Dislivello totale: 120 m
Quota fondo: 1992 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Gli ingressi della grotta si aprono sull'altopiano di Pala Celar e distano tra loro una cinquantina di metri.
Descrizione dei vani interni della cavità
La grotta è formata da due cavità, le quali comunicano tramite una finestra che, nella cavità rilevata nel 1973 ed il cui ingresso è contrassegnato nel rilievo con il numero 2, si apre alla profondità di 37m. L'altra grotta, il cui ingresso è indicato nel rilievo con il numero 1, è stata rilevata nel 1968.
Il ramo principale dell'abisso si sviluppa verticalmente, ed è spezzato in sei pozzi, di profondità variabile fra gli 8m ed i 26m, i quali sono impostati lungo una serie di fratture parallele.
Il primo pozzo si allarga notevolmente subito dopo l'imbocco e scende per 29m fino ad un breve meandro che sbocca, con un salto di 10m, in una caverna; qui in direzione Sud si apre la finestra che comunica con l'altra cavità. Verso SSW si apre l'imbocco di un meandro, seguito da una serie di saltini, che si restringe fino a divenire una fessura impraticabile, la quale prosegue ancora per una decina di metri. Dalla fessura esce una forte corrente d'aria, ma la presenza di neve sul fondo fa presupporre l'esistenza di una comunicazione con l'esterno. Da notare inoltre che per l'ultima decina di metri praticabili le pareti del meandro erano completamente ricoperte di ghiaccio. Sempre sul fondo della caverna, sotto ad un enorme masso, vi è l'imbocco, alquanto stretto, di una serie di brevi pozzi che portano alla massima profondità.