Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta del Bersaglio Militare
Nome principale sloveno: Jama pri Skalovskih dolinah
Numero catasto: 499
Numero catasto locale: 1778VG
Numero totale ingressi: 2
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 63 m
Profondità: 11,5 m
Dislivello totale: 11,5 m
Quota fondo: 229,5 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 21/03/2011
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Trieste
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale
Lat. WGS84: 45,71744227
Lon. WGS84: 13,72131725
Est RDN2008/UTM 33N: 400486.054
Nord RDN2008/UTM 33N: 5063449.204
Quota ingresso: 241 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Contesto attuale: boschivo Distanza dal mare: 1000-5000 m Distanza da fonte d'acqua: 500-1000 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: semplice: unico vano
Ampiezza piano calpestabile: 523 m
Tipologia terreno calpestabile: ghiaioso prevalente
Crolli recenti: Sì Grotta turistica: No Concrezionamento: scarso / assente Acqua interna: No Note caratteri interni:
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,71744227
Lon. WGS84: 13,72131725
Quota ingresso: 241 m s.l.m.
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Ingresso 2
Lat. WGS84: 45,71730959
Lon. WGS84: 13,72152586
Quota ingresso: 240 m s.l.m.
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Archeologia
Data
1962Autore
Società Alpina delle GiulieConservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Neolitico - età del ferro
Materiali
Ceramici: vedi note
Litici: 1 lisciatoio di arenaria
Osso/Corno: 1 pendaglio forato e 1 fischietto in osso
Bibliografia: Cannarella 1979
Note
Lo scavo, rimasto inedito, avrebbe messo in luce un deposito pluristratificato con materiali che secondo Cannarella (1979, p. 92) documentano il Neolitico ("vasi a fondo cavo"), il Tardo Neolitico-età del rame ("ceramica a Besenstrich") e l'età del bronzo-età del ferro ("resti della cultura dei castellieri").Descrizione e rilievo
Descrizione dei vani interni della cavità
I due ampi ingressi della cavità si aprono, mascherati da fitti roveti, nella pineta che digrada dal Monte S.Primo. Una serie di rozzi gradini porta alla sommità di una china sassosa che scende nella caverna, rischiarata dalla luce che penetra abbondante dall'altra bocca della grotta. Nella zona più profonda è stato effettuato uno scavo che ha dato numerosi resti di vasi ed altri oggetti preistorici; i lavori sono stati però ostacolati dalle infiltrazioni d'acqua che si verificano dopo le abbondanti precipitazioni. Nel bosco del S.Primo l'esercito austriaco aveva allestito vari poligoni per l'addestramento al tiro e la zona era usata inoltre per manovre ed esercitazioni; ciò spiega la presenza nella cavità, adibita probabilmente a ricovero occasionale, di oggetti militari di ogni genere e l'origine della rudimentale gradinata che ne facilita l'accesso.
Bibliografia
Fabec T.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (2003)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 54: 73-122, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore, nel suo articolo, presenta la questione della neolitizzazione del Carso sulla base dei dati editi, presentando i dati storico-archeologici e ambientali.
Franco Gherlizza, Enrico Halupca
CAT - Club Alpinistico Triestino (1988)
Categorie: Antropospeleologia, Paleontologia
Indici: Archeologia, Fossili, Quaternario: subfossili e fossili
Dante Cannarella
Pacini (1977)
Collocazione: Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione F.V.G., 3, 1975- 1977, Pisa 1979: 47-124
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia