Nomi e numeri catastali
Nome principale: Caverna degli Sterpi
Numero catasto: 480
Numero catasto locale: 1101VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 27 m
Profondità: 9 m
Dislivello totale: 9 m
Quota fondo: 314 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 05/09/2005
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Monrupino / Repentabor Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,70317222 Lon. WGS84: 13,82270562 Est RDN2008/UTM 33N: 408353.291 Nord RDN2008/UTM 33N: 5061742.704 Quota ingresso: 323 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Contesto attuale: boschivo Distanza dal mare: 5.000-10.000 m Distanza da fonte d'acqua: 500-1.000 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: articolata: più vani
Ampiezza piano calpestabile: 146 m
Tipologia terreno calpestabile: roccioso affiorante/subaffiorante
Crolli recenti: Sì Grotta turistica: No Concrezionamento: significativo Acqua interna: Sì Note caratteri interni:
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,70317222
Lon. WGS84: 13,82270562
Quota ingresso: 323 m s.l.m.
Terreno superficie esterna: depositi di crollo/riempimento
Archeologia
Data
1926?Autore
Raffaello BattagliaConservati
-Pubblicati
-Note
Battaglia visitò la grotta presumibilmente nel 1926, ma senza fare alcun rinvenimento. In merito scrive: "La caverna venne visitata dal Moser, ma non so con quale risultato. Non è improbabile, tuttavia, che anch'essa contenga tracce della presenza umana, data anche la sua vicinanza alle altre caverne neolitiche della regione" (Battaglia 1927, p. 5).Data
1974Autore
Centro Studi CarsiciConservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Area indagine: parziale
Cronologia: Età romana-Medioevo
Materiali
Ceramici: manufatti non determinati.
Bibliografia: Cannarella 1979
Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
La caverna si trova a poca distanza dalla Caverna delle Tre Querce (481/1102VG) e la Grotta del Frassino (500/2432VG).
Descrizione dei vani interni della cavità
Una ripida china terrosa scende nella caverna, la quale si divide, dopo pochi metri, in due vani sovrapposti. Quello superiore ha una breve estensione, mentre l'altro si sviluppa in lieve discesa ed è occupato da antiche frane, sulle quali sono cresciute delle tozze e basse colonne che creano numerosi anfratti. Nella parte iniziale della cavità si nota una piccola trincea in parte franata, opera di ricercatori di oggetti preistorici.
Bibliografia
Battaglia R.
Istituto Italiano di Speleologia (1927)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Ad una breve premessa sullo studio delle caverne neolitiche del Carso l’A. fa seguire l’esposizione dei risultati delle ricerche da lui effettuate negli anni 1925-1926 in alcune caverne della zona di Fernetti nonché dei materiali provenienti dagli scavi effettuati prima della Grande Guerra da Eugenio Neumann. Descrizione sintetica per alcune (grotta della Finestra, grotta del monte Orsario, grotta degli Sterpi, grotta del Frassino), più dettagliata per altre (grotta Sottomonte, caverna delle tre Querce). Oltre all'illustrazione della ceramica vengono descritti alcuni strumenti in osso (un fischietto, quattro aghi da rete, una punta di giavellotto). Nella discussione sugli stessi il Battaglia fa notare dapprima la scarsa o nulla presenza di avanzi di conchiglie marine nelle grotte di Fernetti (resti di pasto presenti invece in altre località del Carso triestino - Gabrovizza, Aurisina, e della Val Rosandra), ed avanza quindi l'ipotesi che le reti dei neolitici fossero usate anche per la caccia. Il lavoro è corredato da numerose fotografie, una cartina con l'ubicazione delle grotte citate e varie illustrazioni dei reperti.