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Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche

467 | Grotta Gialla



Nomi e numeri catastali

Nome principale: Grotta Gialla

Numero catasto: 467

Numero catasto locale: 932VG

Numero totale ingressi: 1

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 58 m

Profondità: 17 m

Dislivello totale: 17 m

Quota fondo: 223 m

Ingresso principale

Data esecuzione posizione: 04/10/2007

Presenza targhetta: Si

Area geografica: Carso Triestino

Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina

Area provinciale: Trieste

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale

Lat. WGS84: 45,75628205

Lon. WGS84: 13,70163292

Est RDN2008/UTM 33N: 399024.16

Nord RDN2008/UTM 33N: 5067789.012

Quota ingresso (s.l.m.): 240 m

Geologia e Geomorfologia


Caratteri fisiografici

Ubicazione: Carso

Area carsica: Carso (A)

Morfologia: altopiano

Contesto attuale: boschivo

Distanza dal mare: 1.000-5.000 m

Distanza da fonte d'acqua: 500-1.000 m

Caratteri interni

Andamento: Semplice orizzontale

Pozzi: No

Planimetria: semplice: unico vano

Ampiezza piano calpestabile: 124 m

Tipologia terreno calpestabile: sabbioso prevalente

Crolli recenti: Sì

Grotta turistica: No

Concrezionamento: scarso / assente

Acqua interna: No

Note caratteri interni:

Ingressi


Ingresso 1

Lat. WGS84: 45,75628205

Lon. WGS84: 13,70163292

Quota ingresso: 240 m s.l.m.

Morfologia: parete

Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante

Archeologia


Data

1905

Autore

Karl Moser

Conservati

-

Pubblicati

Si

Note

Moser fece un sondaggio nella grotta e, vista la scarsità dei ritrovamenti, decise di non continuare le indagini (Flego, Župančič 2012, p. 166).

Indagine

Tipologia di indagine: recupero

Cronologia: Preistoria, età romana

Materiali

Ceramici: manufatti non determinati.

Paleontologici: resti non determinati.

Bibliografia: Moser Diari, 1905d; Flego, Župančič 2012

Data

1954-62

Autore

Benno Benussi

Conservati

Si

Pubblicati

Si

Indagine

Tipologia di indagine: scavo stratigrafico

Stratigrafia: sì

Affidabilità della stratigrafia: media

Area indagine: totale

Cronologia: Preistoria-Protostoria

Periodo: Neolitico-età del ferro

Materiali

Ceramici: "frammenti di bei vasi a fondo cavo - fra cui il piede di una tazza abbastanza finemente graffita - di vasi a zucca, ed infine qualche coccio di ceramica incisa" (Benussi 1964, p. 11); frammenti decorati a Besenstrich; "materiali del tipo castelliere" (ibidem).

Litici: "notevole quantità di schegge di selce lavorata, insieme ai nuclei" (Benussi 1964, p. 11).

Osso/Corno: "qualche corno di cervo, con evidenti tracce d'uso, probabile percussore intermedio per lavorazione della selce" (Benussi 1964, p. 11).

Revisione materiali: Montagnari Kokelj, Egidi 2015

Bibliografia: Benussi 1964; Cannarella 1979; Montagnari Kokelj, Egidi 2015

Depositi materiale

Situazione dei materiali: conservati

Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia

Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste

Indagine

Tipologia di indagine: scavo stratigrafico

Stratigrafia: sì

Affidabilità della stratigrafia: media

Area indagine: totale

Cronologia: Preistoria

Periodo: Mesolitico

Materiali

Litici: industria su selce: 3 bulini, 3 grattatoi, 1 punta a dorso bilaterale, 1 lama a dorso.

Bibliografia: Cannarella 1984

Depositi materiale

Situazione dei materiali: conservati

Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia

Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste

Note

I reperti illustrati da Cannarella (1984, fig 2/1-8) sarebbero stati rinvenuti in una sacca fra i massi di crollo nel corso degli scavi di Benussi, che peraltro non ne fa menzione.

Data

1954-62

Autore

Benno Benussi

Conservati

Si

Pubblicati

Si

Indagine

Tipologia di indagine: scavo stratigrafico

Stratigrafia: sì

Affidabilità della stratigrafia: media

Area indagine: totale

Cronologia: Età romana, Medioevo

Materiali

Ceramici: 20 frammenti di olle in ceramica comune depurata e 10 circa in ceramica grezza (età tardo-antica, altomedievale); anfore, fra cui 1 orlo di produzione spagnola (III-V sec. d.C.); 4 lucerne: 1 a volute (I sec. d.C.), 1 con bollo sul fondo (II-IV sec. d.C.), 2 Firmenlampen (II-IV sec. d.C.).

Metallici: 7 monete in bronzo (2 datate alla metà del II sec. d.C., 5 al IV sec. d.C.).

Bibliografia: Durigon 1999; Callegher 2010

Depositi materiale

Situazione dei materiali: conservati

Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia

Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste

Note

All'epoca dello studio di Durigon le monete risultarono irreperibili, ma secondo Callegher (2010, p. 260) è possibile "che questo primo materiale numismatico sia stato confuso con quello della consegna... avvenuta nel febbraio 1993".


Data

1993

Autore

Associazione Alpina Slovena

Conservati

Si

Pubblicati

Si

Indagine

Tipologia di indagine: recupero

Area indagine: parziale

Cronologia: Età romana

Periodo: III-IV sec. d.C.

Materiali

Metallici: 65 monete di bronzo e 25 frammenti.

Bibliografia: Durigon 1999; Callegher 2010

Depositi materiale

Situazione dei materiali: conservati

Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia

Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste

Descrizione e rilievo


Descrizione dei vani interni della cavità

Un lungo solco porta all'imbocco della caverna, nella quale è stato eseguito un vasto e profondo scavo archeologico, ora abbandonato. Si scende lungo una traccia di sentiero interrotta da qualche gradino, e si incontra sulla sinistra un enorme accumulo di pietrame arginato da rudimentali muretti. Superata l'ampia fossa ingombra di enormi massi, si raggiunge l'ingresso di un caratteristico cunicolo, quasi del tutto ostruito dal materiale di riporto ammassatovi davanti. Esso si interna per circa 30m con pendenza costante e, nella parte terminale, il suolo diviene argilloso e vi è un piccolo scoscendimento, dopo il quale le dimensioni del passaggio si riducono progressivamente, fino ad impedire l'avanzata.
La cavità è un bellissimo esempio di inghiottitoio diretto, ridotto alle modeste proporzioni attuali da potentissimi depositi di argille e detriti, ed è inoltre probabile una sua antica relazione con la non lontana Grotta della Fornace (731/3913VG).

Rilievo Pianta e sezione 05/12/1965

Grotta Gialla

Bibliografia

Neolithisation of the Karst
Fabec T.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (2003)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 54: 73-122, Ljubljana (Slo)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


L'autore, nel suo articolo, presenta la questione della neolitizzazione del Carso sulla base dei dati editi, presentando i dati storico-archeologici e ambientali.

Il territorio sudorientale di Aquileia
Maselli Scotti F.
Edizioni Quasar (1979)
Collocazione: Antichità AltoAdriatiche, 15: 345-381, Udine

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


L'articolo prende in esame il territorio compreso tra Tergeste e le foci del Timavo, dove numerose sono le attestazioni della presenza romana. Tra i siti presi in esame vi sono anche quelli rilevati nelle grotte carsiche. Ampio spazio viene dato all'analisi del Mitreo.

Il Carso. Invito alla conoscenza della sua preistoria, della sua storia, delle sue bellezze
Cannarella D.
Il nostro Carso ed. (1968)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Il volume illustra il Carso sia dal punto di vista geologico e naturalistico sia da quello storico-archeologico. La parte dedicata alla presenza umana è suddivisa in capitoli relativi ai diversi periodi storici (Paleolitico, Mesolitico, Neolitico ed Eneolitico, l'età del bronzo e l'età del ferro): dopo un inquadramento generale sul periodo fa seguito la storia delle ricerche e un approfondimento su alcuni siti (grotte e castellieri) di particolare rilevanza.

La storia delle ricerche del Mesolitico sul Carso
Cannarella D.
Società per la Preistoria e la Protostoria della regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno (1984)
Collocazione: In: Il Mesolitico sul Carso Triestino, 5: 13-20, Trieste

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


A partire dalle prime indagini condotte da F. Stradi negli anni Cinquanta l’autore fa un breve excursus sulle ricerche eseguite da studiosi e appassionati in numerose grotte del Carso triestino.

Siti mesolitici del Carso triestino: dati preliminari di analisi del territorio
Boschian G., Montagnari Kokelj E.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)
Collocazione: In: Atti del Conv. Int. "Preistoria del Caput Adriae", Trieste novembre 1983, 40-50, Udine

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Lo studio si incentra sull'analisi dei fattori ambientali e socio-culturali che hanno condizionato le strategie di adattamento umano in età mesolitica.

The transition from Mesolithic to Neolithic in the Trieste Karst
Montagnari Kokelj E.
Institut za Arheologijo (Ljubljana (1993)
Collocazione: Poročilo o raziskovanju paleolita, neolita in eneolita v Sloveniji, 21: 69-83, Ljubljana (Slo)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nello studio incentrato sul passaggio dal Neolitico al Mesolitico vengono prese in esame circa una ventina di grotte del Carso triestino.

Alcuni aspetti del Mesolitico nel Friuli e nel Carso triestino
Biagi P.
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (1994)
Collocazione: In: Preistoria e Protostoria del Friuli-Venezia Giulia e dell'Istria, Atti XXIX Riunione Scientifica dell'IIPP (Trieste-Pordenone, settembre 1990), 29: 57-62, Firenze

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Considerazioni su cronologia e distrubuzione dei siti mesolitici del territorio. Vengono prese in esame, in particolare, alcune grotte del Carso triestino .

Rilievi preliminari su una cavità di interesse paletnologico nel Carso triestino
Benussi B.
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (1964)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Sì dà notizia degli scavi condotti nella grotta Gialla di Prepotto. Le indagini hanno fatto individuare diversi strati di riempimento, inquadrabili in un ampio arco cronologico compreso tra il Neolitico medio e l'epoca romana. Lo strato più superficiale è caratterizzato da reperti (ceramiche e lucerne) riferibili al III secolo, epoca in cui la cavità doveva essere frequentata solo saltuariamente. Lo strato più profondo, spesso più di un metro, ha restituito da numerosi frammenti ceramici neolitici.

Grotta Gialla (Duino-Aurisina, Trieste): I materiali pre-protostorici degli scavi di Benno Benussi e della Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (1954-1962)
Montagnari Kokelj M., Egidi P.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (2015)

Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2009/10/Grotta-gialla-i-materiali-degli-scavi-di-Benno-.pdf

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nell'articolo vengono presentati i materiali rinvenuti tra il 1954 e il 1962 da Benno Benussi nella grotta Gialla. Lo studio dei reperti, oggetto della tesi di laurea di P. Egidi, confermano l'ipotesi già espressa da Benussi, che la grotta sia stata frequentata in modo non continuativo e per scopi diversi.

La ricerca dei siti pre e protostorici della regione
Ruaro-Loseri L.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Panoramica sullo stato delle ricerche nei siti pre- e protostorici del Friuli-Venezia Giulia. Tra i contesti del Friuli oggetto di indagini sistematiche in anni recenti vengono menzionati, oltre a diverse stazioni all'aperto, anche le Grotte Verdi di Pradis e il Riparo di Biarzo. Nella discussione l'A. fa anche riferimento al più ampio quadro delle problematiche legislative connesse agli aspetti organizzativi delle ricerche territoriali e a quelle inerenti la tutela e la conservazione del patrimonio archeologico verificatesi a seguito della recente istituzione (dal gennaio 1982) di una Soprintendenza archeologica operativa a livello regionale.


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