Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta Azzurra
Nome principale sloveno: Zidaričeva pejca
Numero catasto: 34
Numero catasto locale: 257VG
Numero totale ingressi: 2
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 235 m
Profondità: 45,8 m
Dislivello totale: 45,8 m
Quota fondo: 208,2 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 31/08/2000
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,75288417 Lon. WGS84: 13,70508013 Est RDN2008/UTM 33N: 399286.14 Nord RDN2008/UTM 33N: 5067407.155 Quota ingresso: 252 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Geomorfologia: versante Contesto attuale: boschivo Distanza dal mare: 1000-5000 m Distanza da fonte d'acqua: >1000 m Note caratteri fisiografici:
Si apre nella sella fra due modesti rilievi isolati al centro dell'altopianoin un ambiente parzialmente antropizzato.
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: semplice: unico vano
Ampiezza piano calpestabile: 5400 m
Tipologia terreno calpestabile: limoso prevalente
Crolli recenti: Sì Grotta turistica: No Concrezionamento: scarso / assente Acqua interna: No Note caratteri interni:
Nella parte finale della grotta si notano tracce di scavi poco recenti.
Il pavimento è spesso inetressato da crolli e detrito.
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,75288417
Lon. WGS84: 13,70508013
Quota ingresso: 252 m s.l.m.
Morfologia: fondo dolina
Terreno superficie esterna: depositi di crollo/riempimento
Ingresso 2
Lat. WGS84: 45,752723983759
Lon. WGS84: 13,705364893613
Quota ingresso: 254 m s.l.m.
Morfologia: orlo dolina
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Archeologia
Data
1892Autore
Karl MoserConservati
-Pubblicati
SiNote
Moser visitò la grotta e vi fece dei sondaggi fra fine luglio e inizio agosto 1892.Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia: Preistoria
Periodo: Neolitico?
Materiali
Ceramici: scarsi manufatti non determinati
Litici: scarsi manufatti non determinati
Paleontologici: resti non determinati; conchiglie marine
Bibliografia: Moser diari, 1895b, 1899; Flego, Župančič 2012
Data
1894Autore
Carlo MarchesettiConservati
SiPubblicati
SiNote
"... nella scorsa primavera alcuni giovani volonterosi, i signori Rodolfo e Camillo Seemann ed il signor Americo Hoffmann, si offersero di praticarvi degli scavi. In loro compagnia o solo mi recai più volte alla caverna e sebbene l'investigazioni non possano dirsi del tutto ultimate, restando da esplorare principalmente la parte interna, che forse ci rivelerà ancora l'esistenza di animali diluviali, procurerò di dare una breve descrizione dei risultati ottenuti..." (Marchesetti 1895, p. 249).Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Area indagine: parziale Settore: Vestibolo e saggi nella parte interna Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Neolitico, età del bronzo, età del ferro
Materiali
Ceramici: "stoviglie... grossolane e di dimensioni notevoli, come pure di pasta relativamente fina ed appartenenti a vasi minuscoli… cordoni rilevati, decorazione che in questa caverna è la più frequente… frammenti di un grande doglio a zone nere e rosse con cordoni interposti, che sembra il prototipo degli ossuari zonati, tanto frequenti nella necropoli di S. Lucia. I manichi raccolti sono abbastanza numerosi, sebbene non offrano molte varietà… Una ciotoletta possede un manico rilevato, un'altra, di colore nero molto lucido, mostra l'inserzione dello stesso immediatamente alla base… due fusajuole biconiche senza alcuna decorazione" (Marchesetti 1895, pp. 251-253).
Litici: "alcuni nuclei di selce... parecchi coltellini, tra i quali uno di selce grigia della lunghezza di 112 mm e due altri di selce bionda di 105 rispettivamente 90 mm. Vi sono pure alcune cuspidi e raschiatoi egregiamente lavorati... Copiosissime... le coti d'arenaria... alcuni pestelli... piccoli ciottoli calcarei arrotondati" (Marchesetti 1895, pp. 253-254).
Paleontologici: "l'animale più frequente di cui si cibavano gli abitatori della caverna era la capra, meno comune la pecora. Si raccolsero pure resti di bue e di maiale, se anche in piccolo numero... Tra gli animali selvatici primeggia il cervo... Né vi fa difetto il capriolo" (Marchesetti 1895, pp. 255). Grandi quantità di molluschi marini.
Osso/Corno: numerosi strumenti in osso
Bibliografia: Marchesetti 1895
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Civici Musei di Storia ed Arte
Indirizzo deposito: Via Cattedrale 15, Trieste
Note
Gli scavi misero in luce anche tracce di frequentazione in epoca storica: "alcune anfore romane di creta rossa purgatissima e di piena cottura, negli strati superiori, d'onde s'ebbero pure cocci di vasi, che... si dimostrano di epoca posteriore per essere lavorati al tornio... Di osso si raccolse inoltre un pettine spezzato… da riferirsi ad un'epoca romana tarda, al tempo cioè della trasmigrazione de' popoli"(Marchesetti 1895, p. 253-254).Data
1923-24Autore
Cesare LomiConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia: Pleistocene
Periodo:
Materiali
Paleontologici: resti di faune determinate solo parzialmente (vedi Note).
Antropologici: 1 dente (vedi Note).
Bibliografia: Battaglia 1924, 1926; Cannarella, Cremonesi 1967
Depositi materiale
Situazione dei materiali: parzialmente conservati
Denominazione deposito: Collezione Battaglia: Centro di Ateneo per i Musei dell'Universita' di Padova
Indirizzo deposito: Via Orto Botanico 15, Padova
Note
"Il nostro consocio, cap. Cesare Lomi, ricuperò infine nella grotta azzurra di Samatorza, racchiusi entro uno stesso banco di argilla rossa quaternaria, numerosi resti di Ursus spelaeus, U. spelaeus var.. minor, Vulpes vulpes e di altri mammiferi ancora da classificarsi, e insieme a questi un secondo premolare umano inferiore, appartenente a un individuo giovane. Il dente si trova in mio possesso, e presenta lo stesso grado di fossilizzazione delle altre ossa" (Battaglia 1924, p. 2). Il dente non è stato rintracciato nel recente controllo della Collezione Battaglia di Padova, dove invece risultano presenti alcuni manufatti in selce e un lisciatoio/cote in arenaria (Betic 2006-07, p. 40 e appendice 2) che, in via d'ipotesi, potrebbero provenire dalle indagini di Lomi.Data
1925Autore
Raffaello BattagliaConservati
SiPubblicati
SiNote
Battaglia non scavò in questa cavità, ma ne fece il rilievo nel 1925.Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia: Preistoria
Periodo: Neolitico?
Materiali
Litici: una decina di manufatti su lama e scheggia, inclusi 1 grattatoio piatto frontale lungo e 1 raschiatoio piatto profondo latero-trasversale bilaterale; 1 lisciatoio/cote in pietra.
Paleontologici: resti di fauna non determinati?
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Collezione Battaglia: Centro di Ateneo per i Musei dell'Universita' di Padova
Indirizzo deposito: via Orto Botanico 15, Padova
Note
"Battaglia non scavò in questa cavità, ma ne fece il rilievo nel 1925: è verosimile che in quell’occasione lui stesso avesse trovato e raccolto i pochi manufatti litici e i resti di fauna tuttora conservati a Padova, ma non si può d’altra parte escludere che i manufatti litici siano quelli di uno dei cartoni della Collezione Neumann, inventariato con il numero 5862" ("Raffaello Battaglia 2013", p. 121-122).Data
1958-59Autore
Dante Cannarella, Gino SlongoConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Circa 18 metri quadrati sul lato destro della cavità di accesso Strato: Strato B-2 Cronologia: Preistoria Periodo: Neolitico
Materiali
Ceramici: 2 piedi cavi probabilmente attribuibili a recipienti profondi a pareti convesse e bocca ristretta, 1 frammento decorato con un motivo a reticolo, forse riportabile allo stesso tipo di vaso; 1 recipiente profondo a pareti leggermente convesse su fondo piano, anse a nastro e tracce di decorazione incisa; 1 "olletta di forma campaniforme"; anse a nastro.
Bibliografia: Cannarella 1962
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Civici Musei di Storia ed Arte
Indirizzo deposito: Via Cattedrale 15, Trieste
Note
I materiali non sono stati finora sottoposti a revisione sistematica. Conseguentemente, nella presente sintesi dei dati i reperti sono descritti sia riprendendo le definizioni date da Cannarella (1962), sia, quando descrizione e disegni originali lo permettono, usando la terminologia / classificazione creata successivamente (v. da ultimo “Raffaello Battaglia” 2013, p. 78-82). Analogamente, l’inquadramento cronologico-culturale è quello essenziale delle conclusioni dell’articolo, peraltro più articolato nel testo.Data
1958-59Autore
Dante Cannarella, Gino SlongoConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Circa 18 metri quadrati sul lato destro della cavità di accesso Strato: Strato B-1 Cronologia: Preistoria Periodo: età del rame
Materiali
Ceramici: recipienti probabilmente sia chiusi che aperti con orlo semplice o distinto, in qualche caso decorati con sequenze lineari di impressioni sotto l'orlo; anse a nastro; alcuni fondi piani.
Litici: "alcuni coltellini di selce... una punta di giavellotto con codolo laterale lavorata con una tecnica... di tipo paleolitico".
Bibliografia: Cannarella 1962
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Civici Musei di Storia ed Arte
Indirizzo deposito: Via Cattedrale 15, Trieste
Note
I materiali non sono stati finora sottoposti a revisione sistematica. Conseguentemente, nella presente sintesi dei dati i reperti sono descritti sia riprendendo le definizioni date da Cannarella (1962), sia, quando descrizione e disegni originali lo permettono, usando la terminologia / classificazione creata successivamente (v. da ultimo “Raffaello Battaglia” 2013, p. 78-82). Analogamente, l’inquadramento cronologico-culturale è quello essenziale delle conclusioni dell’articolo, peraltro più articolato nel testo.Data
1958-59Autore
Dante Cannarella, Gino SlongoConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Circa 18 metri quadrati sul lato destro della cavità di accesso Strato: Strato A-2 Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: età del rame-età del bronzo?
Materiali
Ceramici: recipienti probabilmente sia chiusi che aperti con orlo semplice o distinto, in alcuni casi decorati con sequenze lineari di impressioni sotto l'orlo; anse a nastro, 1 a maniglia, prese a bugna; fondi prevalentemente piani; 1 colatoio; 1 fusaiola biconica.
Litici: manufatti in selce non determinati; 1 ascia forata in cloromelanite.
Osso/Corno: manufatti in osso non determinati
Bibliografia: Cannarella 1962
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Civici Musei di Storia ed Arte
Indirizzo deposito: Via Cattedrale 15, Trieste
Note
I materiali non sono stati finora sottoposti a revisione sistematica. Conseguentemente, nella presente sintesi dei dati i reperti sono descritti sia riprendendo le definizioni date da Cannarella (1962), sia, quando descrizione e disegni originali lo permettono, usando la terminologia / classificazione creata successivamente (v. da ultimo “Raffaello Battaglia” 2013, p. 78-82). Analogamente, l’inquadramento cronologico-culturale è quello essenziale delle conclusioni dell’articolo, peraltro più articolato nel testo.Data
1958-59Autore
Dante Cannarella, Gino SlongoConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Circa 18 metri quadrati sul lato destro della cavità di accesso Strato: Strato A-1 Cronologia: Protostoria Periodo: tarda età del bronzo-inizi età del ferro
Materiali
Ceramici: singoli esemplari di recipienti forse profondi a collo e di probabili recipienti profondi con orlo estroflesso; 1 piatto? con orlo ispessito internamente; anse per lo più a nastro, anche superiormente appiattite, e 1 presa; 1 fondo piano; singoli frammenti decorati.
Bibliografia: Cannarella 1962
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Civici Musei di Storia ed Arte
Indirizzo deposito: Via Cattedrale 15, Trieste
Note
I materiali non sono stati finora sottoposti a revisione sistematica. Conseguentemente, nella presente sintesi dei dati i reperti sono descritti sia riprendendo le definizioni date da Cannarella (1962), sia, quando descrizione e disegni originali lo permettono, usando la terminologia / classificazione creata successivamente (v. da ultimo “Raffaello Battaglia” 2013, p. 78-82). Analogamente, l’inquadramento cronologico-culturale è quello essenziale delle conclusioni dell’articolo, peraltro più articolato nel testo.Data
1961-63Autore
Università di Pisa, Sop. Arch. FVGConservati
SiPubblicati
SiNote
Nella pubblicazione del 1967 sono inclusi i dati degli scavi effettuati nel 1961 e nel 1962-63 (Cannarella, Cremonesi 1967, p. 283-284).Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: alta Area indagine: parziale Strato: Strati G e F Cronologia: Preistoria Periodo: Mesolitico Attribuzione culturale: Suaveterriano-Castelnoviano
Materiali
Litici: livelli inferiori: bulini, grattatoi corti cortissimi o discoidali, elementi a dorso talora bilaterale con troncatura obliqua, punte e lamette a dorso bilaterale, triangoli e semilune, microbulini. Livelli superiori: bulini, grattatoi, trapezi, qualche romboide, lame ad incavi, microbulini.
Paleontologici: animali selvatici, sp. cervo, capriolo, cinghiale; molluschi marini e terrestri.
Osso/Corno: scarsi manufatti: punte e spatole
Bibliografia: Cannarella, Cremonesi 1967
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Gli autori degli scavi avanzano l'ipotesi che i livelli superiori a trapezi siano stati decapitati.Data
1961-63Autore
Università di Pisa, Sop. Arch. FVGConservati
SiPubblicati
SiNote
Nella pubblicazione del 1967 sono inclusi i dati degli scavi effettuati nel 1961 e nel 1962-63 (Cannarella, Cremonesi 1967, p. 283-284).Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: alta Area indagine: parziale Strato: Strato E Cronologia: Preistoria Periodo: Neolitico
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti convesse e bocca ristretta con orlo semplice e distinto; recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto passante a collo verticale, un esemplare con ansa subcutanea e decorazione dipinta complessa (unicum); scodelle di varia tipologia; anse e prese; fondi: 2 piatti, alcuni su piede; frammenti decorati con motivi a fasci di linee incise, 1 frammento con decorazione impressa ottenuta probabilmente con peristoma di conchiglia.
Litici: 1 grattatoio subdiscoide, lame e lamelle in selce
Osso/Corno: 1 pendaglio forato ricavato da un frammento di zanna di cinghiale
Bibliografia: Cannarella, Cremonesi 1967
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Secondo Cannarella e Cremonesi lo strato E documenta due diversi orizzonti culturali nell'ambito del Neolitico. Lo strato soprastante D risultò sterile. I materiali non sono stati finora sottoposti a revisione sistematica: nella presente sintesi dei dati i reperti ceramici sono comunque descritti usando la terminologia / classificazione creata in seguito (v. da ultimo “Raffaello Battaglia” 2013, p. 78-82), mentre l’inquadramento cronologico-culturale è quello dato dagli autori dell’articolo del 1967.Data
1961-63Autore
Università di Pisa, Sop. Arch. FVGConservati
SiPubblicati
SiNote
Nella pubblicazione del 1967 sono inclusi i dati degli scavi effettuati nel 1961 e nel 1962-63 (v. Cannarella, Cremonesi 1967, p. 283-284).Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: alta Area indagine: parziale Strato: Strato C Cronologia: Preistoria Periodo: età del rame
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti rientranti, in alcuni casi con orlo distinto; alcune scodelle/ciotole di forma non precisabile; 1 ansa a nastro dal cui attacco inferiore si dipartono tre costolature ed 1 ansa tubolare costolata; fondi piani e a tacco; 4 frammenti decorati a Besenstrich, pertinenti a recipienti profondi a pareti rientranti.
Litici: 1 punta foliata con accenno di peduncolo in selce; 7 ciottoli in calcare, di cui 1 forato.
Bibliografia: Cannarella, Cremonesi 1967
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
1 ascia forata e 1 mazzuolo ricavato da corno di cervo, provenienti dallo scavo effettuato nel 1958, sono stati ritenuti coerenti con i materiali dello strato C. Lo strato sottostante D risultò sterile. I materiali non sono stati finora sottoposti a revisione sistematica: nella presente sintesi dei dati i reperti ceramici sono comunque descritti usando la terminologia / classificazione creata in seguito (v. da ultimo “Raffaello Battaglia” 2013, p. 78-82), mentre l’inquadramento cronologico-culturale è quello dato dagli autori dell’articolo del 1967.Data
1961-63Autore
Università di Pisa, Sop. Arch. FVGConservati
SiPubblicati
SiNote
Nella pubblicazione del 1967 sono inclusi i dati degli scavi effettuati nel 1961 e nel 1962-63 (v. Cannarella, Cremonesi 1967, p. 283-284).Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: alta Area indagine: parziale Strato: Strato B Cronologia: Protostoria? Periodo: età del. bronzo antico-medio? Attribuzione culturale: Castellieri - fase arcaica
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto anche passante a collo verticale; 1 scodella con orlo distinto rientrante con "ingobbio" e alcune altre di diversa tipologia.
Bibliografia: Cannarella, Cremonesi 1967
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
I materiali non sono stati finora sottoposti a revisione sistematica: nella presente sintesi dei dati i reperti ceramici sono comunque descritti usando la terminologia / classificazione creata in seguito (v. da ultimo “Raffaello Battaglia” 2013, p. 78-82), mentre l’inquadramento cronologico-culturale è quello dato dagli autori dell’articolo del 1967.Data
1961-63Autore
Università di Pisa, Sop. Arch. FVGConservati
SiPubblicati
SiNote
Nella pubblicazione del 1967 sono inclusi i dati degli scavi effettuati nel 1961 e nel 1962-63 (v. Cannarella, Cremonesi 1967, p. 283-284).Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: alta Area indagine: parziale Strato: Strato A Cronologia: Protostoria Periodo: età del bronzo-età del ferro Attribuzione culturale: Castellieri - fase recente
Materiali
Ceramici: 1 recipiente profondo a pareti cilindriche; recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto passante a collo verticale con impressioni in sequenza lineare sotto l'orlo e forse al passaggio spalla-collo, con leggero ispessimento passante a cordone sotto l'orlo, anche con impressioni; anse: 2 a nastro, dall'attacco di una delle due si dipartono 2 segmenti di cordone impresso e 1 presa ellittica.
Litici: 3 ciottoli di calcare
Bibliografia: Cannarella, Cremonesi 1967
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
In questo strato furono rinvenuti anche 4 frammenti di ceramica romana. I materiali non sono stati finora sottoposti a revisione sistematica: nella presente sintesi dei dati i reperti ceramici sono comunque descritti usando la terminologia / classificazione creata in seguito (v. da ultimo “Raffaello Battaglia” 2013, p. 78-82), mentre l’inquadramento cronologico-culturale è quello dato dagli autori dell’articolo del 1967.Data
1982Autore
Università di PisaConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: alta Area indagine: parziale Settore: Saggio intermedio fra le trincee 1958-1959 e 1962-1963 Strato: tagli 17-1 Cronologia: Preistoria Periodo: Mesolitico Attribuzione culturale: Sauveterriano e Castelnoviano
Materiali
Litici: livelli inferiori: scarsi bulini, abbondanti grattatoi, armature microlitiche prevalenti, triangoli e semilune, microbulini. Livelli superiori: scarsi bulini, grattatoi, 2 trapezi, lame ad incavi, microbulini.
Paleontologici: 9056 resti, di cui 3981 identificati, comprendenti animali selvatici, sp. cervo; pesci, molluschi marini e terrestri.
Osso/Corno: scarsi manufatti: punte e spatole
Bibliografia: Cremonesi et alii 1984
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Gli autori degli scavi avanzano l'ipotesi che i livelli superiori a trapezi siano stati decapitati.Descrizione e rilievo
Descrizione dei vani interni della cavità
La Grotta Azzurra è una delle più note del Carso Triestino, sia per la facilità di accesso e per la notevole estensione, sia per l'interesse archeologico che riveste. Il nome, assegnatole dal dott. Marchesetti, non trova fondamento in una particolare colorazione, ma nel fatto che dal fondo della sala si scorge un lembo di cielo e il debole riverbero azzurrognolo della luce diurna rischiara la caverna di fondo.
Superato il bel portale d'ingresso e seguendo un sinuoso sentiero che si snoda lungo il pendio detritico, si raggiunge dopo un centinaio di metri la base pianeggiante della sala principale. Da qui, sulla sinistra si prosegue per una sessantina di metri lungo una galleria che va progressivamente restringendosi fino ad incontrare un deposito calcitico che impedisce ogni ulteriore prosecuzione.
Già in epoca preistorica l'uomo si inoltrò fin nella parte più interna della cavità e forse vi abitò saltuariamente, anche se mancano prove sicure in proposito. Una numerosa comunità soggiornò invece per lunghissimo tempo nella dolina antistante la grotta e nell'atrio di questa, dando luogo all'accumulo di un potente deposito, spesso alcuni metri, nel quale vi sono abbondanti resti di ogni periodo. In un profondo scavo eseguito dal Radmilli, a ridosso della parete destra dell'ingresso, è stato raggiunto un livello contenente moltissimi oggetti di selce lavorata, di piccole dimensioni e di fattura particolare: si tratta di un'industria mesolitica che in questa grotta è stata per la prima volta accertata nell'ambito del Carso. Lo stesso livello è stato in seguito raggiunto da scavi sistematici effettuati in altre grotte carsiche (VG 1096, VG 2433, VG 4167, ecc.). Nelle argille della zona più profonda della grotta, invece, deve giacere una grande quantità di ossa di animali, probabilmente trascinate dalle acque assorbite un tempo dalla caverna. Il gen. Lomi rinvenne, con qualche limitato assaggio, molti resti di Ursus spelaeus e di altri animali pleistocenici assieme ad un dente umano.
Durante la prima guerra mondiale gli Austriaci eseguirono nella cavità notevoli lavori di adattamento, dei quali restano tutt'oggi evidenti vestigia. Nella dolina ed all'imbocco sorsero baraccamenti per la truppa, lungo la china detritica venne tracciato un comodo sentiero rialzato, a tornanti, che raggiungeva la parte pianeggiante, mentre con scivoli appositamente costruiti si convogliò l'acqua di stillicidio in due capaci vasche di cemento. Com'era normale precauzione per le grotte di guerra, si scavò anche una galleria artificiale che raggiungeva l'esterno con una scalinata, onde assicurare la possibilità di fuga in caso di blocco dell'ingresso principale.
Va rilevato che in questa grotta sono presenti numerosissimi individui di Orotrechus muellerianus, uno dei più interessanti troglobi del Carso.DESCRIZIONE:RAMO SUD OVEST:
l'ingresso di questo ramo, poco frequentato, si apre a breve distanza dalla vasca per la raccolta dell'acqua che si incontra a destra, alla fine della discesa; si sviluppa sempre molto basso, in direzione Sud e quindi Sud Ovest ed Ovest. Il fondo, piano ed argilloso, non presenta possibilità di prosecuzione se si eccettua uno sprofondamento alla fine del ramo che parrebbe raccogliere le acque di stillicidio.
Bibliografia
Dante Cannarella
Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia (1999)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Atti dell' VIII convegno di speleologia del FVG (pp. 67-76)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Keyword: caverna, vano,
la Caverna venne adattata dagli Austriaci. Sul lato sinistro venne costruito anche un vano in muratura e un altro, con struttura lignea, stava invece a destra dell'ingresso.
Carlo Finocchiaro (1971)
Biblioteca del CSR
Collocazione: in Enciclopedia Monografica della Regione F.V.G., 1: 173-190
Categorie: Antropospeleologia, Geospeleologia e carsismo
Indici: Aree carsiche, Geomorfologia e speleogenesi, Archeologia
Keyword: carsismo, geologia, geomorfologia, Samatorza, ossa,
descrizione morfologica della grotta e della sua storia, tracce umane e ossa animali
Betic A.
Fonti e Studi per la storia della Venezia Giulia. Serie seconda: Studi. Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia (2013)
Collocazione: In: Schede di Sito. Càssola Guida P., Montagnari Kokelj E. (a cura di): Raffaello Battaglia e la Collezione paletnologica dell’Università di Padova. I. Nuovi contributi alla conoscenza della Preistoria del Carso, 22: 121-123, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Scheda di sito in cui vengono presentati i materiali rinvenuti da Raffaello Battaglia nella grotta Azzurra, oggi conservati nella Collezione Battaglia di Padova. L'analisi dei materiali e il loro inquadramento culturale sono preceduti da una breve descrizione del sito e dalla storia delle ricerche.
Fabec T.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (2003)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 54: 73-122, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore, nel suo articolo, presenta la questione della neolitizzazione del Carso sulla base dei dati editi, presentando i dati storico-archeologici e ambientali.
Bernardini F., Betic A.
Fonti e Studi per la storia della Venezia Giulia. Serie seconda: Studi. Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia (2005)
Collocazione: In: Bandelli G., Montagnari Kokelj E. (a cura di), Carlo Marchesetti e i Castellieri 1903-2003, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Castello di Duino, Trieste, 14-15 novembre 2003), 9: 537-555, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Grazie al riordino delle collezioni archeologiche del Museo di Storia Naturale di Trieste, in gran parte frutto delle ricerche di Marchesetti, è stato possibile identificare, attraverso le pubblicazioni e i diari dello studioso, un gran numero di oggetti provenienti dal Carso italiano e sloveno e dall'Istria. Tra essi si segnalano, in particolare, i reperti della grotta Pocala, della grotta dell'Orso, della grotta dl Pettirosso e della grotta Azzurra.
Batović Š.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (1975)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 24 (1973): 62-127, Ljubjana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'ampia analisi del territorio alpino e adriatico durante il Neolitico e l'Eneolitico vengono prese in esame le ceramiche rinvenute in numerose grotte del Carso triestino. Il testo è corredato da diverse tavole con disegni.
Leben F.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (1975)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 24 (1973): 145-160, Ljubjana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo vengono prese in esame anche ceramiche neolitiche rinvenute in grotte carsiche (Grotta Gigante, dell'Orso, Azzurra, Caterina, del Pettirosso, delle Gallerie, Teresiana, delle Tre Querce, dei Ciclami, degli Zingari, del Mitreo, della Tartaruga e dell'Edera.
Montagnari Kokelj M., Bernardini F.
Museo Friulano di Storia Naturale (2016)
Collocazione: Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 37 (2015): 85-97, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
A distanza di quindici anni dalla pubblicazione della prima raccolta sistematica di dati sui reperti preistorici/protostorici in pietra verde (lame d’ascia, asce forate e altri manufatti in pietra levigata) provenienti da siti del Carso triestino viene presentata una nuova revisione dei materiali.
Montagnari Kokelj E.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (2001)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 38 (2000): 71-86, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Viene presentato lo stato della ricerca sulle asce lavorate in pietra verde. Dopo le analisi petrografiche, condotte su alcuni esemplari, è stato possibile formulare l'ipotesi che tra Neolitico e post-Neoliticoci fu un netto cambiamento delle fonti di approvvigionamento.
Legnani F.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, Soc. Alpina delle Giulie, CAI sez. di Trieste (1968)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
La pubblicazione, a carattere divulgativo, illustra a grandi linee i caratteri salienti della preistoria e della protostoria del Carso triestino. Tra le illustrazioni si segnalano numerose tavole con materiali, sia ceramici che litici nonché strumenti in osso e corno, provenienti da diverse grotte
Cannarella D.
Il nostro Carso ed. (1968)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Il volume illustra il Carso sia dal punto di vista geologico e naturalistico sia da quello storico-archeologico. La parte dedicata alla presenza umana è suddivisa in capitoli relativi ai diversi periodi storici (Paleolitico, Mesolitico, Neolitico ed Eneolitico, l'età del bronzo e l'età del ferro): dopo un inquadramento generale sul periodo fa seguito la storia delle ricerche e un approfondimento su alcuni siti (grotte e castellieri) di particolare rilevanza.
Moser L.K. (1899)
Collocazione: Schimpff editore, 129 pp., Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Descrizione delle ricerche compiute da Moser in numerose cavità del Carso triestino.
Turk I., Modrijan Z., Prus T., Culiberg M., Sercelj A., Perko V., Dirjec J., Pavlin P.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (1993)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 44: 45-96, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Per le fasi più antiche di frequentazione della grotta slovena (fasi 1-3) vengono portate a confronto numerose cavità del Carso triestino.
Montagnari Kokelj E.
Atti delle Riunioni Scientifiche dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (1994)
Collocazione: In: Preistoria e Protostoria del Friuli-Venezia Giulia e dell'Istria, Atti XXIX Riunione Scientifica dell'IIPP (Trieste-Pordenone, settembre 1990), 29: 71-89, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
La studiosa propone una revisione dei complessi del Carso triestino che hanno restituito materiali inquadrabili tra tardo Neolitico e Bronzo Antico. Da segnalare le coppe su piede decorate a impressione o con cordoni applicati.
Turk I., Bavdek A., Culiberg M., Sercelj A., Dirjec J., Pavlin P.
Institut za Arheologijo (Ljubljana (1992)
Collocazione: Porocilo o raziskovanju paleolita, neolita in eneolita v Sloveniji, 20: 27-48, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sono qui esposti i risultati dello scavo condotto nella grotta di Acijev spodmol. Nell'analisi delle ceramiche raccolte nello strato di epoca neolitica (Fase 1) vi sono numerosi confronti con manufatti rinvenuti in diverse cavità carsiche.
D’Amico C., Ghedini M., Micheli R., Montagnari Kokelj E.,
Omega ed. (1996)
Collocazione: In: Venturino Gambari M. (a cura di): Le vie della pietra verde. L’industria pietra levigata nella preistoria dell’Italia settentrionale, Catalogo della Mostra (Torino-Alba 1996), 229-238, Torino
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo vengono presentate le asce forate note del Friuli Venezia Giulia e i loro contesti di ritrovamento, una prima ipotesi di catalogazione su base tipologica e i risultati preliminari delle analisi litologiche. Tra le asce prese in esame ci sono alcune provenienti, spesso da contesto stratigrafico dubbio, da grotte del Carso triestino (grotta delle Gallerie, grotta Gigante, grotta Sottomonte, grotta dei Ciclami, grotta Cotariova, grotta Azzurra e grotta del Mitreo).
Montagnari Kokelj E., Boscarol C., Jurišević E.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (2011)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 43: 169-189, Trieste
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2009/10/10_Vasi_a_coppa.pdf
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo si presentano i risultati preliminari di uno studio nel quale sono stati presi in esame la funzione, l'aspetto simbolico e l'inquadramento cronologico del vasi a coppa. Tali oggetti sono i manufatti del Neolitico antico-medio più diffusi nelle grotte del Carso triestino.
Montagnari Kokelj E.,
Fonti e Studi per la storia della Venezia Giulia. Serie seconda: Studi. Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia (2005)
Collocazione: In: Bandelli G., Montagnari Kokelj E. (a cura di), Carlo Marchesetti e i Castellieri 1903-2003, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Castello di Duino, Trieste, 14-15 novembre 2003), 9: 443-454, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Vengono riprese alcune considerazioni formulate da Marchesetti riguardo al rapporto tra siti in grotta e siti all'aperto fortificati e allo spostamento delle sedi abitative all'esterno delle grotte con il conseguente innalzamento di strutture difensive su altura. Le grotte più vicine ai castellieri sarebbero state frequentate, in modo discontinuo, anche in età protostorica. Vengono portate ad esempio la grotta dell'Orso e la grotta Azzurra.
Cannarella D.
Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In:Atti del Convegno sulla Preistoria del Friuli-Venezia Giulia, Trieste, aprile 1981, 4 (1978-1981): 133-143, Pisa
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Storia delle ricerche condotte nella regione a partire dalla metà dell'Ottocento, in particolare nella zona del Carso. Nella discussione sono presenti solo limitati riferimenti al Friuli, dove, oltre all'opera di Quarina, l’A. evidenzia un certo ritardo nell’avvio di ricerche paletnologiche sistematiche, attestate solo a partire dagli anni Sessanta del Novecento (a Palù di Livenza). Tra i siti individuati in quegli anni si citano le Grotte Verdi di Pradis, di cui si ricorda solo brevemente la presenza di due diversi livelli di frequentazione, uno con strumenti musteriani e uno con industria epigravettiana. In relazione al Carso goriziano si citano solo genericamente "tre piccole cavità" scoperte da Furlani negli anni Ottanta del Novecento e già indagate (plausibilmente identificabili nelle cavità di Pogrize, Vivišče I e Vivišče II).
Cannarella D.
Sansoni ed. (1975)
Collocazione: In: Radmilli A. M., Guida della Preistoria Italiana, 3-9, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nella rassegna delle principali stazioni preistoriche (all'aperto e in grotta) della regione, oltre ai numerosi contesti prevalentemente ipogei del Carso triestino, l'A. menziona, per il Friuli, le Grotte Verdi di Pradis ed alcune stazioni all'aperto. Materiali preistorici e reperti faunistici provenienti da cavità carsiche non meglio identificate nel testo, vengono mezionati come parte delle collezioni del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine.
Mader B.
Založba ZRC, SAZU (2012)
Collocazione: In: Flego S., Župančić M. (a cura di), Ludwig Karl Moser (1845-1918) med Dunajem in Trstom / tra Vienna e Trieste, Atti della Giornata internazionale di Studi, Trieste 21 novembre 2008, 111-125, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Storia delle ricerche condotte da Moser nel corso della sua carriera, in particolare nel territorio del Litorale Austriaco, e dei suoi rapporti con la Commissione Preistorica di Vienna.
Lonza B.
Capodistria (1963)
Collocazione: Pagine Istriane, s. 4, 9: 21-37, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nella prima parte della Guida vengono brevemente descritte le cavità carsiche, allora conosciute, di interesse storico-archeologico. Per ciascuna grotta viene fatto cenno alla storia degli studi e ne vengono illustrati i reperti , fornendo, ove possibile, un inquadramento cronologico e un'ipotesi interpretativa. Segue una seconda parte sui castellieri .
Barfield L.H.
Fundamenta (1972)
Collocazione: In: Die Anfange des Neolithikums vom Orient bis Nordeuropa, 7, A3: 182-216, Koln (D) – Wien (O)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nello studio l'autore analizza le culture neolitiche presenti in un ampio territorio compreso tra le tre Venezie e l'Emilia Romagna. In un paragrafo tratta la cultura carsica del Gruppo Vlaška illustrandone le caratteristiche e citando numerose grotte.
Velušček A.,
Založba ZRC, SAZU (2012)
Collocazione: In: Flego S., Župančić M. (a cura di), Ludwig Karl Moser (1845-1918) med Dunajem in Trstom / tra Vienna e Trieste, Atti della Giornata internazionale di Studi, Trieste 21 novembre 2008, 201-217, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo l'autore tratta la questione dell'origine dei numerosi frammenti di ceramica con decorazione impressa che un tempo si riteneva provenissero dalle grotte del Carso indagate da Moser e in particolare dalla grotta del Pettirosso. Allo stato attuale, in seguito a studi e confronti approfonditi, non è possibile identificare con precisione i siti in cui tali manufatti sono stati trovati.
Montagnari Kokelj E.
Histria Antiqua (2003)
Collocazione: In: Settlements and settling from Prehistory to the Middle Ages, International Archaeological Symposium (Pula,November, 2002), 11: 75-93, Pula (Hr)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Quadro storico, economico e culturale del Carso tra Paleolitico e antica età del bronzo.
Hoernes M.
k. k. Central-Commission zur Erforschung und Erhaltung der Kunst- und Historischen Denkmale (1905)
Collocazione: Jahrbuch der k. k. Central-Commission zur Erforschung und Erhaltung der Kunst- und Historischen Denkmale, 3: 1-128, Braunschweig
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nella trattazione generale sul Neolitico sono menzionate anche alcune grotte carsiche: grotta dell'Orso, grotta Azzurra, Cotariova e Teresiana.
Montagnari Kokelj E.
Comune di Trieste (2014)
Collocazione: In: Montagnari Kokelj E. ( a cura di), Atti della Giornata Internazionale di Studio su Carlo Marchesetti, Trieste 9 ottobre 1993 , 193-211, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Analisi dei metodi di ricerca messi in atto da Marchesetti nei suoi innumerevoli scavi attraverso i suoi scritti e i suoi taccuini.
Gruppo Speleologico Flondar (2005)
Collocazione: , 112 pp., Duino-Aurisina (Ts)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel volume vengono illustrati i risultati delle ricerche condotte a fine Ottocento da Carlo Marchesetti nella grotta dell’Orso di Gabrovizza, nella grotta Azzurra di Samatorza e nel Riparo dell’abitato di Sistiana.
Montagnari Kokelj E., Piano C.
Université de Liège (2003)
Collocazione: In: T. Tsonev, E. Montagnari Kokelj (eds.) The humanized mineral world: towards social and symbolic evaluation of prehistoric technologies in South Eastern Europe. Proceedings of the ESF workshop, Sofia, 3-6 September 2003, 89-97, Liège
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Analisi dell'industria litica rinvenuta nei livelli di passaggio dal Mesolitico al Neolitico delle cavità carsiche. Vengono portate ad esempio numerose grotte e in particolare la grotta Azzurra, quella dell'Edera e la grotta dellOrso.
Montagnari Kokelj M.
Fonti e Studi per la storia della Venezia Giulia. Serie seconda: Studi. Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia (2013)
Collocazione: In: Càssola Guida P., Montagnari Kokelj E. (a cura di): Raffaello Battaglia e la Collezione paletnologica dell’Università di Padova. I. Nuovi contributi alla conoscenza della Preistoria del Carso, 22: 241-272+F572, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo viene presa in esame l'attività di studio e ricerca di Battaglia dalle sue prime indagini in grotta (1913-1914) fino agli anni Quaranta del secolo scorso. Numerossisissime le cavità indagate dallo studioso.
Radmilli A.M.
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (1982)
Collocazione: Rivista di Scienze Preistoriche, 37: 303-304, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Breve nota su cavità carsiche in corso di indagine.
Cremonesi G., Pitti C., Radmilli A.M.
Società per la Preistoria e la Protostoria della regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno (1984)
Collocazione: In: Il Mesolitico sul Carso Triestino, 5: 229-240, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Considerazioni sul Mesolitico triestino prendendo in esame i tre aspetti che caratterizzano questo periodo: Industria litica, aspetto economico e situazione climatico-ambientale evidenziata dalle faune e dall’esame sedimentologico dei depositi delle grotte.
Boschian G., Montagnari Kokelj E. (2000)
Collocazione: Geoarchaeology, 15 (4): 331-371, London (UK)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Lo studio analizza l'uso delle grotte carsiche tra Neolitico e prima età del bronzo. Analisi sedimentologiche e micromorfologiche condotte sui suoli di quattro cavità (grotte Azzurra, Caterina, dell'Edera e Lonza) fanno ipotizzare un loro utilizzo come stalle o rifugi per pastori.
Montagnari Kokelj E., Boschian G., Crismani A., Ferrari A., Gilli E., Pedrotti A., Pessina A., Riedel A. (1998)
Collocazione: In: De Marinis R., Bietti Sestieri A., Peroni R., Peretto C. (eds.), Proceedings of the XIII International Congress for Prehistoric and Protohistoric Sciences (Forlì, September 1996), 3,9: 229-233, Forlì
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nella comunicazione, per documentare il processo di passaggio da Mesolitico a Neolitico nell’area del Carso triestino, vengono portati ad esempio i risultati degli scavi condotti nelle grotte dell’Edera e Azzurra, nonché quelli delle grotte Caterina e Lonza.
Perko G.A. (1908)
Collocazione: Laibacher Zeitung, 222: 2069; 223: 2078-2079, Laibach
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nei due articoli l'autore presenta alcune grotte del comune di Aurisina che hanno restituiro materiale preistorico.
Cannarella D.
Società per la Preistoria e la Protostoria della regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno (1984)
Collocazione: In: Il Mesolitico sul Carso Triestino, 5: 13-20, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
A partire dalle prime indagini condotte da F. Stradi negli anni Cinquanta l’autore fa un breve excursus sulle ricerche eseguite da studiosi e appassionati in numerose grotte del Carso triestino.
Boschian G., Montagnari Kokelj E.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)
Collocazione: In: Atti del Conv. Int. "Preistoria del Caput Adriae", Trieste novembre 1983, 40-50, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Lo studio si incentra sull'analisi dei fattori ambientali e socio-culturali che hanno condizionato le strategie di adattamento umano in età mesolitica.
Montagnari Kokelj E.
Institut za Arheologijo (Ljubljana (1993)
Collocazione: Poročilo o raziskovanju paleolita, neolita in eneolita v Sloveniji, 21: 69-83, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nello studio incentrato sul passaggio dal Neolitico al Mesolitico vengono prese in esame circa una ventina di grotte del Carso triestino.
Cannarella D. (1982)
Collocazione: In: Atti del V Convegno di Speleologia del Friuli Venezia Giulia (Trieste, 1981), 323-332, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore analizza la stratigrafia della grotta Azzurra, da lui indagata, mettendola a confronto con quella di altre cavità del Carso triestino.
Biagi P.
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (1994)
Collocazione: In: Preistoria e Protostoria del Friuli-Venezia Giulia e dell'Istria, Atti XXIX Riunione Scientifica dell'IIPP (Trieste-Pordenone, settembre 1990), 29: 57-62, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Considerazioni su cronologia e distrubuzione dei siti mesolitici del territorio. Vengono prese in esame, in particolare, alcune grotte del Carso triestino .
Montagnari Kokelj E.
Reports of Prehistoric Research Projects (2002)
Collocazione: In: Material evidence and cultural pattern in prehistory, 5 (2001): 13-17, Karlovo (BG)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo si prende in esame l'evoluzione dal Mesolitico all'Eneolitico/età del bronzo ricostruibile dai dati della cultura materiale delle grotte del Carso triestino ed in particolare dall'analisi tipologica delle ceramiche.
Moser K. (1896)
Collocazione: Globus, illustrierte Zeitschrift für Länder und Völkerkunde,Braunschweig, 69 (19): 302-306, Braunschweig
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo, incentrato sui reperti preistorici della grotta Cotariova, vengono presi in esame anche manufatti portati alla luce in altre cavità carsiche.
Bagolini B., Biagi P.
Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In:Atti del Convegno sulla Preistoria del Friuli-Venezia Giulia, Trieste, aprile 1981, 4 (1978-1981): 187-205, Pisa
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sunto sul Neolitico dell'Italia settentrionale. Viene analizzato il ruolo del Carso e del Friuli come aree di mediazione tra le culture neolitche della Padania e della Dalmazia.
Cremonesi G.
Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In:Atti del Convegno sulla Preistoria del Friuli-Venezia Giulia, Trieste, aprile 1981, 4 (1978-1981): 171-186, Pisa
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sunto sullo stato delle conoscenze sul Mesolitico del Carso triestino. Vengono trattate numerose cavità che hanno restituito materiali attribuibili a tale periodo.
Franco C. (2011)
Collocazione: Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno, 13: 1-280, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Monografia che propone una revisione e un aggiornamento dei dati archeologici e delle problematiche culturali (identità culturale e distribuzione territoriale) connesse agli ultimi gruppi di cacciatori-raccoglitori diffusi in Italia nel corso del Mesolitico Recente (o Castelnoviano), agli inizi dello stadio climatico Atlantico. I limiti cronologici della ricerca vengono riconosciuti come compresi tra la più antica comparsa crono-stratigrafica di nuove componenti tecno-tipologiche nell'industria litica che segnano il superamento dello stadio Boreale (stadio FA del Riparo Gaban: 7971±42 uncal BP) e la più recente e sicura datazione assoluta associata ad uno strumento a trapezi proveniente da un contesto a-ceramico (Lama Lite II: 6620±80 uncal BP). Tra i contesti mesolitici localizzati nel territorio friulano sono presenti numerosi riferimenti al Riparo di Biarzo, sebbene le datazioni radiometriche disponibili si riferiscano esclusivamente alla frequentazione Tardoglaciale del sito, e secondariamente, alla Grotta di Cladrecis.
Riedel A.
Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In:Atti del Convegno sulla Preistoria del Friuli-Venezia Giulia, Trieste, aprile 1981, 4 (1978-1981): 207-216, Pisa
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Discussione sui moderni metodi di indagine dell'archeozoologia seguita da una sintesi dei principali risultati ottenuti in relazione ai contesti del Friuli-Venezia Giulia, presentati in ordine cronologico (dal Mesolitico all'epoca romana). Non è chiaro se il sito citato dall'A. con il nome di "Clavecis" (Cividale), compreso tra quelli al tempo in corso di studio, possa corrispondere alla Grotta di Cladrecis (comunque rientrante nel comune di Prepotto).
Bernardini F., De Min A., Lenaz D., Kasztovszky Z., Turk P., Velušček A., Szilágyi V., Tuniz C., Montagnari Kokelj E.
Wiley-Blackwell (2014)
Collocazione: Archaeometry, 56: 175-202, Oxford (UK)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Si illustrano i risultati dello studio tipologico e geochimico condotto su 42 ascie dell'età del rame rinvenute nell'area del Caput Adriae.
Steffè De Piero G. (1978)
Collocazione: Quaderni di storia antica e di epigrafia, II, 5-30, Roma
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sulla base dello stato deglle ricerche dell'epoca viene delineato un quadro dei più antichi orizzonti cronologici documentati nelle grotte carsiche. Lo studio è focalizzato sull'annalisi delle ceramiche rinvenute nei depositi di alcune cavità.
Stacul G.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)
Collocazione: In: Atti del Conv. Int. "Preistoria del Caput Adriae", Trieste novembre 1983, 51-53, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Anali delle problematiche inerenti lo studio e l'inquadramento storico-culturale delle ceramiche delle grotte carsiche tra Neolitico ed età del bronzo.
Bernardini F., De Min A., Lenaz D., Tuniz C., Velušček A., Montagnari Kokelj M.
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Studi di Preistoria e Protostoria (2018)
Collocazione: In: Borgna E., Càssola Guida P., Corazza S. (a cura di), Preistoria e Protostoria del Caput Adriae, Atti della XLIX Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Udine-Pordenone ottobre 2014, 5: 279-288, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo vengono riassunti i risultati complessivi del progetto che attraverso analisi archeometriche di manufatti, sia asce forate sia lame d’ascia, indagini sul terreno, campionatura e analisi delle formazioni geologiche ha avuto l’obiettivo di identificare l’origine delle diverse rocce usate per produrre manufatti differenti per forma e, verosimilmente, cronologia, valutandone l’impatto sulla conoscenza degli sviluppi culturali della tarda preistoria nel Caput Adriae.
Cannarella D.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (1975)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 24 (1973): 161-166, Ljubjana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo viene illustrato, a grandi linee, lo stato della ricerca nelle cavità carsiche e le problematiche connesse.
Ferrari A., Forenbaher S., Micheli R., Montagnari Kokelj M., Pessina A., Velušček A., Visentini P.
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Studi di Preistoria e Protostoria (2018)
Collocazione: In: Borgna E., Càssola Guida P., Corazza S. (a cura di), Preistoria e Protostoria del Caput Adriae, Atti della XLIX Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Udine-Pordenone ottobre 2014, 5: 61-74, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L’articolo prende in esame una vasta area compresa tra Dalmazia, Istria, Carso e Friuli, area di grande interesse per la comprensione dei contatti e delle interazioni tra il mondo mediterraneo e le regioni più interne nel corso del Neolitico e nelle successive fasi preistoriche. Le ricerche effettuate negli ultimi anni hanno evidenziato un quadro archeologico complesso, costituito da numerose comunità neolitiche con sistemi di sussistenza diversificati, adattati ai differenti ambienti locali. Viene inoltre delineato lo sviluppo delle comunità agricole nel corso del Neolitico e le loro trasformazioni economiche e sociali tra il VI e il III millennio a.C.
Cannarella D.
Società di Minerva (1962)
Collocazione: Archeografo Triestino, 24: 23-58, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L’autore presenta una dettagliata relazioni sugli scavi condotti nel 1961 nella grotta Azzurra di Samatorza. In particolare vengono illustrate, anche con tavole di disegni, le ceramiche rinvenute nei diversi strati individuati (dal Neolitico all’età del ferro). I manufatti vengono confrontati con quelli rinvenuti in altra grotte carsiche.
Moser L.K.
Anthropologischen Gesellschaft in Wien (1895)
Collocazione: Mitteilungen der Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 25: 54, Wien
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sono illustrati i ritrovamenti di materiali preistorici in diverse grotte del Carso triestino.
Steffè De Piero G. (1978)
Collocazione: Quaderni di storia antica e di epigrafia, II, 31-38, Roma
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo si presentano le faune rinvenute negli scavi condotti negli anni Settanta nella grotta del Mitreo. I livelli presi in esame coprono un arco cronologico che va dal Neolitico all'età del bronzo e documentano l'evoluzione dello sfruttamento delle risorse: pastorizia, raccolta dei molluschi (soprattutto in epoca neolitica), caccia e pesca.
Steffè De Piero G.
Provincia di Gorizia (1979)
Collocazione: In: Atti del Convegno “Le età del Bronzo e del Ferro nell’Isontino" (Gorizia, giugno 1977), 97-101, Gorizia
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nella breve nota vengono illustrate alcune significative costanti che emergono dal confronto dei dati faunistici provenienti da diversi siti del Carso triestino: grotta Azzurra, grotta dei Ciclami e grotta del Mitreo.
Cremonesi G.
Istituto per l’Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In: Preistoria del Caput Adriae, Catalogo della Mostra, Trieste 1983, 35-39, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'illustrare il periodo mesolitico nel territorio carsico l'autore porta ad esempio i depositi, e in particolare l'industria litica rinvenuta, della grotta Azzurra, della grotta degli Zingari, della grotta Caterina, della grotta dell'Edera, della grotta della Tartaruga e della grotta Benussi.
Radmilli A.M.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1983)
Collocazione: Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia, 4 (1978-1981): 73-88, Pisa
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Revisione critica di alcuni studi di ambito preistorico di recente pubblicazione aventi ad oggetto contesti archeologici regionali, con considerazioni anche più ampie, attinenti ai metodi e finalità della ricerca archeologica in sé. Dopo aver passato in rassegna numerosi studi relativi al Carso triestino, l'A. affronta il caso del castelliere di S. Quirino e la Grotta di Cladrecis, limitatamente alla questione della presenza di industrie di tradizione mesolitica in ambiti culturali dell'età del Bronzo. In relazione alla grotta di Cladrecis, l’A. ritiene in particolare che l’ipotesi interpretativa avanzata da altri studiosi, quella della persistenza di tradizioni mesolitiche precedenti motivata da ragioni economiche contestuali (la pratica venatoria) in virtù di un fenomeno di “attardamento”, non possa sussistere, presupponendo questa un “salto” cronologico che non tiene in debito conto le culture del Neolitico ed Eneolitico nel frattempo sviluppatesi.
Bernardini F., De Min A., Lenaz D., Šída P., Tuniz C., Montagnari Kokelj E.
Wiley-Blackwell (2012)
Collocazione: Archaeometry, 54 (3): 427-441, Oxford (UK)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nello studio su un piccolo guppo di asce forate del Caput Adriae viena preso in esame anche un esemplare rinvenuto nella grotta Azzurra.
Bregant T.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (1957)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 8 (2): 130-140, Ljubljana
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo l'autrice prende in esame l'industria litica di epoca neolitica rinvenuta nella grotta Azzurra.
Marchesetti (de) C.
Museo Civico di Storia Naturale di Trieste (1895)
Collocazione: Atti del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste, 9: 249-255, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Relazione sui primi scavi condotti nella grotta.
Ciccone A.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1993)
Collocazione: Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia, 7 (1992): 13-45, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Si presentano i risultati dello studio metrico e morfologico condotto sull'industria litica dei livelli mesolitici della grotta Azzurra e individuati durante gli scavi condotti nel 1982.
Seemann R.
Società Adriatica di Scienze Naturali (1892)
Collocazione: Bollettino della Società Adriatica di Scienze Naturali, 13 (2): 197-198, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore illustra alcuni reperti scoperti nella grotta Azzurra.
Marchesetti (de) C.
Società Adriatica di Scienze Naturali (1896)
Collocazione: Bollettino della Società Adriatica di Scienze Naturali, 17: XXII-XXIV, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Si parla brevemente degli scavi condotti nella grotta Azzurra di Samatorza.
Cannarella D. (1961)
Collocazione: Bullettino di Paletnologia Italiana, 69-70: 213-220, Roma
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo viene data notizia dei risulti delle indagini condotte nella grotta Azzurra.
Fabbri C.
Origines. Studi e materiali pubblicati a cura dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Soprintendenza al Museo Preistorico Etnografico “L. Pigorini” (2004)
Collocazione: In: Fugazzola Delpino M., Pessina A., Tiné V. (a cura di): Il Neolitico in Italia. Ricognizione, catalogazione e pubblicazione dei dati bibliografici, archivistici, materiali e monumentali, 3: 95, Roma
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Breve scheda di sito con bibliografia.
Crismani A.
Origines. Studi e materiali pubblicati a cura dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Soprintendenza al Museo Preistorico Etnografico “L. Pigorini” (2004)
Collocazione: In: Fugazzola Delpino M., Pessina A., Tiné V. (a cura di): Il Neolitico in Italia. Ricognizione, catalogazione e pubblicazione dei dati bibliografici, archivistici, materiali e monumentali, 3: 98, Roma
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Breve scheda di sito con bibliografia.
Cremonesi G., Meluzzi C., Pitti, C., Wilkens B.
Società per la Preistoria e la Protostoria della regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno (1984)
Collocazione: In: Il Mesolitico sul Carso Triestino, 5: 21-64, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Gli autori presentano, in una nota preliminare, i risultati degli scavi condotti nel 1982 nella grotta Azzurra allo scopo di accertare la successione stratigrafica Neolitico-Mesolitico. Vengono presi in esame sia i tipi di sedimenti riscontrati sia i reperti scoperti nelle diverse unità stratigrafiche: la fauna e la malacofauna, e l’abbondante industria litica.
Bernardini F., De Min A., Sida P., Velušček A., Montagnari Kokelj E., Tuniz C.
Acta Mineralogica Petrographica, Abstract Series (2010)
Collocazione: In: IMA 2010 Budapest, Abstracts of the 20th General Meeting of the International Mineralogical Association (Budapest, August 2010), 6: 113, Szeged (H)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Gli autori presentano, in una nota preliminare, i risultati degli scavi condotti nel 1982 nella grotta Azzurra allo scopo di accertare la successione stratigrafica Neolitico-Mesolitico. Vengono presi in esame sia i tipi di sedimenti riscontrati sia i reperti scoperti nelle diverse unità stratigrafiche: la fauna e la malacofauna, e l’abbondante industria litica.
Cremonesi G.
Istituto per l’Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In: Preistoria del Caput Adriae, Catalogo della Mostra, Trieste 1983, 39-43, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Scheda di sito in cui viene descritto il deposito della grotta e in particolare l'industria litica rinvenuta nei diversi livelli individuati; breve cenno alla fauna.
Cannarella D. (1960)
Collocazione: La Porta Orientale, 30 (1-2): 18-27, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore illustra le campagne di scavo da lui condotte nella grotta Azzurra.
Cannarella D., Cremonesi G.
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (1967)
Collocazione: Rivista di Scienze Preistoriche, 22 (2): 281-330, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore illustra le campagne di scavo da lui condotte nella grotta Azzurra.
Migliavacca M., Boscarol C., Montagnari Kokelj M.
Il Capitale culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage (2015)
Collocazione: In: U. Moscatelli e A.M. Stagno (a cura di) Archeologia delle aree montane europee: metodi, problemi e casi di studio / Archaeology of Europe’s mountain areas: methods, problems and case studies, 12: 597-620, Macerata
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Gli studi sulla pastorizia preistorica nel Carso triestino sono iniziati alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, con un approccio geoarcheologico basato su analisi sedimentologiche e micromorfologiche di campioni di suolo prelevati durante lo scavo di alcune grotte. I dati raccolti sono stati integrati con quelli etnografici tramite le interviste ai pochi pastori ancora attivi nell’area.
Montagnari Kokelj E., Boscarol C., Peretti G.
Antenor Quaderni (2012)
Collocazione: In: M.S. Busana, P. Basso (a cura di) La lana nella Cisalpina Romana. Economia e società. Studi in onore di Stefania Pesavento Mattioli, Atti del Convegno, Padova - Verona, 18-20 maggio 2011, 27: 29-42, Padova
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L’importanza delle attività di pastorizia e allevamento anche in epoca preistorica è stata confermata nella seconda metà degli anni 1990, quando analisi sedimentologiche e micromorfologiche dei suoli di alcuni depositi in grotta indicarono che numerose cavità del Carso triestino, almeno nei settori campionati, erano stati usate da pastori per stabulare le loro greggi. La revisione dei manufatti trovati nelle stesse cavità inquadrò gli episodi di stabulazione grossomodo fra Neolitico e età del Bronzo o del Ferro.
Montagnari Kokelj M., Bernardini F., Boscarol C., Velušček A.
BAR. British Archaeological Reports. International series. Archaeopress (2013)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo si offre una sintesi degli studi interdisciplinari condotti a partire dagli anni 1990 nei territori posti all’estremità dell'Italia nord-orientale, corrispondenti al Carso classico (triestino e goriziano), Prealpi/Alpi Giulie e Carniche e Alpi di Tolmezzo in cui complessa risulta la ricostruzione delle dinamiche culturali attive nel corso della Preistoria recente (VI-inizi II millennio a.C.), priva di sequenze crono-culturali definite e strutturate per ragioni ricondotte sia alle differenze fisiografiche dei vari territori che alla storia delle ricerche archeologiche. L’individuazione di alcune tematiche trasversali, quali la circolazione di materiali esotici (litici in particolare), la viabilità e l’economia pastorale di lunga durata hanno però consentito di superare tale frammentazione e di tracciare delle interconnessioni tra questi territori geograficamente distinti, individuando alcuni tratti comuni nell’evoluzione culturale. Nella discussione sono presenti specifici riferimenti ad alcuni siti in grotta (Velika Jama, Šuošteriova Jama, Grotta di Cladrecis e Riparo di Biarzo) compresi tra i principali contesti di riferimento per la ricostruzione delle fasi di evoluzione culturale delle Valli del Natisone tra Neolitico ed Età del Bronzo e per la definizione dei contatti e scambi (a breve, media e anche lunga distanza) nel tempo intercorsi sia a livello regionale che extra-regionale.
Ruaro-Loseri L.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Panoramica sullo stato delle ricerche nei siti pre- e protostorici del Friuli-Venezia Giulia. Tra i contesti del Friuli oggetto di indagini sistematiche in anni recenti vengono menzionati, oltre a diverse stazioni all'aperto, anche le Grotte Verdi di Pradis e il Riparo di Biarzo. Nella discussione l'A. fa anche riferimento al più ampio quadro delle problematiche legislative connesse agli aspetti organizzativi delle ricerche territoriali e a quelle inerenti la tutela e la conservazione del patrimonio archeologico verificatesi a seguito della recente istituzione (dal gennaio 1982) di una Soprintendenza archeologica operativa a livello regionale.
Broglio A.
Museo delle Scienze (1980)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Tra i siti dell'Italia nord-orientale riferibili al periodo epigravettiano vengono citate, per il Friuli, anche le Grotte Verdi di Pradis nel pordenonese. Tre datazioni radiometriche riferiscono l'insediamento antropico della cavità all'oscillazione di Allerød.
Pino Guidi e Manuela Montagnari Kokelj
Commissione Grotte Eugenio Boegan (C.G.E.B.) - Trieste (2022)
Collocazione: in Atti e Memorie della Commissione Grotte “E. Boegan” Volume n.51 pp. 61 - 101
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2022/12/Articolo-4_AM_51.pdf
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia