Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta della Malta
Numero catasto: 3243
Numero catasto locale: 5082VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 10,5 m
Profondità: 15,5 m
Dislivello totale: 15,5 m
Quota fondo: 184,5 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 26/01/2008
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Sgonico / Zgonik Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,73107437 Lon. WGS84: 13,71374497 Est RDN2008/UTM 33N: 399921.089 Nord RDN2008/UTM 33N: 5064973.186 Quota ingresso (s.l.m.): 200 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Geomorfologia: dolina Contesto attuale: prativo/arbustivo Distanza dal mare: 1.000-5.000 m Distanza da fonte d'acqua: 500-1.000 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice verticale
Pozzi: Sì
Planimetria: articolata: più vani
Grotta turistica: No
Acqua interna: No
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,73107437
Lon. WGS84: 13,71374497
Quota ingresso: 200 m s.l.m.
Morfologia: fianco dolina
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Archeologia
Data
1980?Autore
Società Alpina delle GiulieConservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia: ?
Materiali
Litici: 1 frammento di lisciatoio
Bibliografia: Marini 2011; Gherlizza 2019
Note
Al momento della scoperta furono notati lavori di adattamento dell'ingresso con utilizzo di malta, di epoca non determinabile.Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
Discendendo la Tarvisiana e oltrepassando il cavalcavia della strada provinciale Gabrovizza-Prosecco, si raggiunge un punto in cui la statale e la ferrovia vengono a trovarsi vicine tra loro. Superata la sede ferroviaria, si percorre un sentierino per un centinaio di passi circa; l'ingresso s'apre sul fianco NW di una vasta dolina, situata sulla sinistra di questo.
Descrizione dei vani interni della cavità
La cavità presenta, specie nella prima parte, delle strutture artificiali fatte dall'uomo in tempi passati; durante i lavori di svuotamento del pozzo, però, è stato trovato solo un piccolo frammento di pietra, di non facile datazione, che era utilizzato per affilare le falci.
Al pozzetto d'accesso, abbastanza spazioso, segue un restringimento, superato il quale si raggiunge un minuscolo vano circolare che immette in un pozzo profondo circa 5m che termina su di un ripiano argilloso coperto, in parte, da detriti. In questo punto la grotta si allarga e sono presenti vistose formazioni stalattitiche e potenti colate. Dopo un salto di 3,7m si arriva nella parte terminale costituita da una china fangosa in lieve pendenza, lunga 3m e larga in media 90cm. Al termine di questa si trova una fessura, impraticabile, che dà su un pozzo sondato per circa 3m. Il fondo di questo, da quanto s'è potuto vedere, è formato da un banco d'argille.
Bibliografia
Franco Gherlizza
Club Alpinistico Triestino (2019)
Biblioteca del CSR
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Keyword: Archeologia, Sgonico
Posizione grotta, ipotesi sul suo utilizzo come rifugio durante il XV secolo.