Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta sotto il Nahrad
Numero catasto: 301
Numero catasto locale: 187FR
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 115 m
Dislivello totale: 0 m
Quota fondo: 575 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 23/02/2015
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Giulie Comune: Attimis Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,201131831268 Lon. WGS84: 13,350115118544 Est RDN2008/UTM 33N: 372710 Nord RDN2008/UTM 33N: 5117718 Quota ingresso: 575 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Prealpi Giulie
Area carsica: Taipana (C) Morfologia: rilievo montuoso Geomorfologia: versante Idrologia: corso d'acqua perenne (attuale) Contesto attuale: boschivo Distanza dal mare: >10.000 m Distanza da fonte d'acqua: <500 m Note caratteri fisiografici:
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: articolata: più vani
Ampiezza piano calpestabile: m
Tipologia terreno calpestabile: depositi di crollo antichi e/o concrezioni
Grotta turistica: No
Concrezionamento: scarso / assente
Acqua interna: Sì
Note caratteri interni:
la cavità non è turistica ma la sua presenza è indicata da cartelli lungo il sentiero
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 46,201131831268
Lon. WGS84: 13,350115118544
Quota ingresso: 575 m s.l.m.
Morfologia: parete
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Archeologia
Data
2011Autore
Circolo Speleologico e Idrologico FriulanoConservati
SiPubblicati
NoNote
Rinvenimento occasionale in superficie.Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Stratigrafia: no
Cronologia: Medioevo?
Materiali
Ceramici: 1 frammento ceramico.
Bibliografia: Maddaleni 2018, 2017.
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Circolo Speleologico e Idrologico Friulano
Indirizzo deposito: via A. Diaz n. 58, 33100-Udine
Note
Il frammento ceramico risulta attribuito in via preliminare al periodo medievale (Maddaleni 2017, p. 100). Non risulta presente alcuna notazione in merito a suddetto rinvenimento in Cossettini, Romanin (2015).Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta si apre nel Comune di Attimis, a poca distanza in direzione Est dalla frazione Cancellieri, sotto il Monte Nahrad.
Descrizione dei vani interni della cavità
La cavità è una galleria lunga un' ottantina di metri e nella sua parte mediana è attraversata da un torrentello che fuoriesce dal fondo della grotta attraverso una fessura. L'acqua scompare in uno stretto passaggio, poche decine di metri prima dell'ingresso della cavità, sotto il quale poi ricompare uscendo da un pertugio, ad 8m di distanza, in direzione Sud.
Fotografie/immagini
Bibliografia
Maddaleni P.
Museo Friulano di Storia Naturale (2017)
Collocazione: Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 38: 85-120, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo viene offerta una prima revisione sistematica dei dati disponibili per le circa 50 principali cavità di interesse paleontologico e paletnologico attestate in Friuli. Alla ricchezza dei siti (grotte e ripari) presenti in tale comparto territoriale contraddistinto da una peculiare conformazione geologica, si associa una disomogenea e talora lacunosa disponibilità di dati, a volte inediti e spesso giunti a noi privi dei necessari riferimenti contestuali oltre che di datazioni radiometriche, in quanto frutto di ricerche datate, svoltesi a partire dalla fine dell’Ottocento-primi del Novecento. Se nella maggior parte dei casi l’inquadramento crono-culturale dei siti può oggi basarsi solo sull’analisi tipologica dei materiali a noi giunti (ceramica, industria litica in primis), casi-studio di particolare interesse sono rappresentati dal Riparo di Biarzo, Grotta di Cladrecis e alcune cavità dell’Altopiano di Pradis (Grotta del Clusantin, Grotta del Rio Secco) oggetto in anni recenti di scavi sistematici e studi post-scavo multidisciplinari. Nel contributo l’avvio della revisione della bibliografia e dell’analisi delle collezioni di materiali conservati presso diversi Istituzioni (Museo Friulano di Storia Naturale e Circolo Speleologico e Idrologico Friulano) viene inteso quale primo passo di progetto di più ampia portata focalizzato sullo studio delle grotte in Friuli che dovrà necessariamente prevedere anche la programmazione di nuove ricerche sul territorio. Nella parte conclusiva del lavoro viene fornito anche un elenco delle cavità che hanno restituito solo reperti faunistici olocenici.
Paolo Maddaleni
Circolo speleologico e idrologico friulano (2018)
Collocazione: Mondo Sotterraneo, n.s. 42 (1-2): 55-82, Udine
Link: http://www.csif.it/easynet/Archivi/CSIF/Pdf/0000/263.PDF
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo si offre una sintesi della storia delle ricerca svolte dal Circolo Speleologico e Idrologico Friulano in oltre un secolo di attività nei siti in grotta di interesse paletnologico/paleontologico del Friuli, con particolare riferimento al settore delle Prealpi Giulie. Nel Catalogo dei siti citati nel testo vengono fornite, in ordine cronologico, le informazioni storiche e bibliografiche disponibili per ciascun contesto, anche corredate da illustrazioni di documenti o foto originali, con rimandi ad altro contributo (Maddaleni 2017) per l’approfondimento degli aspetti propriamente paletnologici e paleontologici in essi rilevati. Nell'ultima parte del lavoro sono raccolte informazioni relative ad altri siti di ambito sia regionale (tra cui l'Ipogeo celtico di Cividale) che extraregionale, divenuti negli anni oggetto delle ricerche del Circolo Speleologico udinese.
Ponton M.
Civici Musei di Udine, Museo Archeologico e Museo Friulano di Storia Naturale. Lithostampa ed. (2020)
Collocazione: In: Muscio G., Visentini P. (a cura di), Antichi abitatori delle grotte in Friuli. La Preistoria nelle cavità delle Prealpi Giulie, Catalogo della Mostra, Castello di Udine marzo 2021- febbraio 2022, 35-45, Pasian di Prato (UD)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Le caratteristiche geologiche e le morfologie originali delle Prealpi e, in primis, delle Prealpi Giulie meridionali, rappresentano insieme alla facilità di accesso, alla buon esposizione e alla disponibilità di corsi d’acqua, dei fattori ottimali che nel tempo hanno favorito la frequentazione umana in tale comparto territoriale, la quale ha privilegiato sia i ripiani costituiti da depositi alluvionali localizzati in corrispondenza dei terrazzi fluviali sia, in particolare, le cavità e i ripari rocciosi. L’A. partendo quindi dalla dettagliata illustrazione del fenomeno del carsismo, a cui si deve la formazione e sviluppo delle numerose cavità presenti nell’area, passa quindi in rassegna alcuni tra i più significativi contesti ipogei (grotte e ripari) con evidenza di frequentazione umana, descrivendone le specifiche caratteristiche geo-morfologiche.