Nomi e numeri catastali
Nome principale: Pozzo dei Legionari Romani
Numero catasto: 2631
Numero catasto locale: 4850VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 2 m
Profondità: 6,6 m
Dislivello totale: 6,6 m
Quota fondo: 18,4 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 07/05/2011
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,77978696 Lon. WGS84: 13,58869997 Est RDN2008/UTM 33N: 390287.347 Nord RDN2008/UTM 33N: 5070549.25 Quota ingresso (s.l.m.): 25 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Geomorfologia: sommità Idrologia: corso d'acqua perenne (attuale) Contesto attuale: prativo/arbustivo Distanza dal mare: <1.000 m Distanza da fonte d'acqua: <500 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice verticale
Pozzi: Sì
Planimetria: semplice: unico vano
Grotta turistica: No
Acqua interna: No
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,77978696
Lon. WGS84: 13,58869997
Quota ingresso: 25 m s.l.m.
Morfologia: parete
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Archeologia
Data
1974Autore
Gruppo Speleologico FlondarConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: recupero
Settore: fondo del pozzo
Cronologia: Età romana
Materiali
Metallici: 18 dischetti in bronzo probabilmente appartenenti ad un'armatura leggera in cuoio; 1 moneta di epoca romana imperiale.
Paleontologici: resti non determinati.
Antropologici: resti scheletrici di 2 individui di sesso maschile probabilmente giovani.
Bibliografia: Callegher 2010; Durigon 1999
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Secondo Durigon sotto lo strato romano sarebbero stati rinvenuti anche frammenti di ceramica tipo castellieri, uno strumento in selce e ossi di animali.Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
La cavità si apre presso la quota 29, sull'ultima propaggine carsica, poco a SE del Villaggio del Pescatore.
Descrizione dei vani interni della cavità
La grotta è costituita da due pozzi paralleli che hanno il fondo ricoperto di detriti.
NOTA: nel corso dei lavori di svuotamento (i pozzi erano, infatti, ostruiti fino alla sommità) sono stati rinvenuti reperti archeologici di notevole interesse.
In particolare, nell'ultimo metro e mezzo, insieme al terriccio e alle pietre, furono trovati resti ossei umani, appartenenti a due giovani maschi, assieme a delle placche di bronzo e dischi dello stesso metallo, facenti parte di una cotta ed una moneta datata dal 190 al 175 a.C.
Bibliografia
Guidi P., Torelli L.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (2017)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 47 : 109-134, Trieste
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/05/09_LE-RICERCHE-SPELEOLOGICHE.pdf
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Breve storia delle ricerche speleologiche condotte nella zona delle fonti del Timavo, dagli inizi (1899) al primo decennio del XXI secolo, che hanno portato un notevole contributo alla conoscenza del fenomeno carsico ipogeo della zona. Vengono inoltre fornite indicazioni di interesse storico-archeologico. Chiudono il lavoro cenni descrittivi delle cavità che vi si aprono e un’essenziale bibliografia di riferimento.