Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta a S del Monte dei Pini
Numero catasto: 2314
Numero catasto locale: 4746VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 68 m
Profondità: 30 m
Dislivello totale: 30 m
Quota fondo: 410 m
Ingresso principale
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Trieste
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale
Lat. WGS84: 45,67066135
Lon. WGS84: 13,85243487
Est RDN2008/UTM 33N: 410615.792
Nord RDN2008/UTM 33N: 5058097.128
Quota ingresso (s.l.m.): 440 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Geomorfologia: dolina Contesto attuale: prativo/arbustivo Distanza dal mare: 5.000-10.000 m Distanza da fonte d'acqua: <500 m
Caratteri interni
Andamento: Tratti verticali e orizzontali alternati
Pozzi: Sì
Planimetria: semplice: unico vano
Grotta turistica: No
Acqua interna: No
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,67066135
Lon. WGS84: 13,85243487
Quota ingresso: 440 m s.l.m.
Morfologia: fianco dolina
Terreno superficie esterna: depositi di crollo/riempimento
Archeologia
Data
1972 e/o 1992 ?Autore
Società Alpina delle Giulie e/o Associazione XXX Ottobre ?Conservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia:
Materiali
Paleontologici: resti di ovini e di piccoli carnivori
Botanici: frammenti di legno carbonizzato
Bibliografia: Gherlizza 2019
Note
I dati attualmente noti sono insufficienti per un inquadramento di tipo archeologico.Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
Andando dallo stagno di Gropada verso il Monte dei Pini si prende la carrareccia che si dirama a destra, 15m dopo lo stagno, tenendo la destra anche al bivio successivo. Aggirata una grande dolina si sale di quota continuando a seguire il sentiero e giunti su di un tratto pianeggiante si deve proseguire ancora per poche decine di metri verso ENE, per tracce di sentiero, fino a raggiungere una grande dolina, caratterizzata da un'alta parete strapiombante, nel punto più fondo della quale si apre la grotta.
Descrizione dei vani interni della cavità
La grotta è formata da un cunicolo in discesa, aperto con duri lavori di scavo suggeriti dalla presenza di una notevole corrente d'aria, sboccante in un'ampia caverna in parte concrezionata e con l'asse maggiore orientato secondo N-S. Il fondo argilloso è inciso da un solco meandriforme, scavato da un rivoletto d'acqua che percorre la cavità dopo forti precipitazioni, perdendosi sotto la parete di fondo.
Nella parete Est, a 6m d'altezza, si apre uno stretto cunicolo, lungo una decina di metri, il cui punto estremo è stato reso agibile forzando due strettoie.
In questo cunicolo, nel 1992 è stato effettuato uno scavo in roccia viva (punto 7 del rilievo), il quale ha permesso di giungere sull'imbocco di uno stretto saltino di 1,5m, al quale segue uno scivolo che porta ad una cavernetta di 5m x 2m, ben concrezionata, con la quale la cavità termina. L'origine della debole corrente d'aria uscente, percepibile all'imbocco del saltino, non è stata appurata.
Sia nella frana in cui è stato aperto il cunicolo d'accesso alla grotta, sia in varie parti della caverna sono stati rinvenuti resti ossei di bovini e di micromammiferi frammisti a frammenti di legno carbonizzato.
Bibliografia
Franco Gherlizza
Club Alpinistico Triestino (2019)
Biblioteca del CSR
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Keyword: Inghiottitoio, Archeologia
Posizione grotta, numerosi ritrovamenti ossei e altri resti archeologici.