Nomi e numeri catastali
Nome principale: Jama Cotarjova
Numero catasto: 151
Numero catasto locale: 264VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 24 m
Sviluppo spaziale: 32 m
Profondità: 5 m
Dislivello totale: 5 m
Quota fondo: 255 m
Ingresso principale
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Sgonico / Zgonik
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Lat. WGS84: 45,73363507
Lon. WGS84: 13,73675705
Est RDN2008/UTM 33N: 401716.063
Nord RDN2008/UTM 33N: 5065229.153
Quota ingresso: 260 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Contesto attuale: antropizzato Distanza dal mare: 1.000-5.000 m Distanza da fonte d'acqua: <500 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: semplice: unico vano
Ampiezza piano calpestabile: 494 m
Tipologia terreno calpestabile: limoso prevalente
Crolli recenti: Sì Grotta turistica: No Concrezionamento: scarso / assente Acqua interna: No Note caratteri interni:
Si nota:
la testimonianza di scavi avvenuti probabilmente tra il 1975e il 1982 da Dante Canarella (riferito dal proprietario).
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,73363507
Lon. WGS84: 13,73675705
Quota ingresso: 260 m s.l.m.
Morfologia: parete
Terreno superficie esterna: limoso/argilloso prevalente
Archeologia
Data
1886, 1891-92Autore
Karl MoserConservati
SiPubblicati
SiNote
Moser effettuò dei sondaggi nel 1886 e degli scavi fra aprile 1891 e marzo 1892 (22 giorni in totale).Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Cronologia: Preistoria-Protostoria
Periodo: Neolitico tardo-età del rame
Materiali
Ceramici: 1 recipiente profondo a pareti convesse con due sequenze lineari di impressioni sotto l'orlo; 1 recipiente profondo a pareti rientranti e orlo distinto passante a collo verticale con impressioni su leggero ispessimento/cordone, 1 simile con impressioni su cordone; recipienti profondi a collo con decorazioni sotto l'orlo o al passaggio fra collo e spalla; ciotole carenate, anche con incisioni lineari sulla carena; 3 vasi in miniatura; 1 recipiente profondo a pareti convesse con decorazione plastica ed impressioni.
Paleontologici: resti non determinati.
Revisione materiali: Barfield 1999 (materiali conservati a Vienna).
Bibliografia: Moser Diari, 1892, 1896c, 1899; Barfield 1999; Flego, Župančič 2012
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati parzialmente
Denominazione deposito: Naturhistorisches Museum
Indirizzo deposito: Maria-Theresien-Platz, 1010 Vienna
Note
Il collegamento di un singolo frammento (Barfield 1999, fig.14/1) alla sfera di Danilo, proposta da Korošec, è considerato dubbio da Barfield. Il Neolitico tardo sembra attestato solo da pochissimi frammenti, mentre la maggior parte della ceramica sarebbe attribuibile all'età del rame, pre-Cultura di Lubiana. 1 recipiente profondo a pareti convesse con decorazione plastica ed impressioni (fig. 16/28) risulterebbe essere l'unico elemento attribuibile con relativa certezza all'avanzata età del bronzo. Nel caso di 3 vasi in miniatura l'inquadramento è dubbio.Data
1950-59Autore
Benedetto LonzaConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: bassa Area indagine: parziale Settore: 3 trincee sotto parete Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Neolitico tardo-Bronzo antico
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti convesse e bocca ristretta, in un caso con sequenze di impressioni sotto l'orlo; recipienti profondi a pareti cilindriche senza decorazione, con impressioni sull'orlo, con sequenze singole o doppie di impressioni sotto l'orlo; recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto passante a collo verticale senza decorazione, con ispessimento dell'orlo non decorato o con impressioni sull'orlo o sotto, con leggero ispessimento passante a cordone sotto l'orlo e impressioni, con cordone sotto l'orlo e impressioni, con presa a breve distanza dall'orlo decorato ad impressioni; recipienti profondi a collo senza e con stacco netto tra spalla e collo, verticale o svasato, talvolta con sequenza di impressioni al passaggio o con presa sotto l'orlo o con ansa a nastro fra collo e spalla; recipienti profondi con orlo estroflesso; boccali; bicchieri; tazze a pareti troncoconiche o convesse; scodelle articolate aperte, scodelle/scodelloni con forma da emisferica a calotta con orlo distinto, scodelle/tazze tendenzialmente profonde; altre forme aperte, alcune con 1-3 sequenze di impressioni lineari sotto l'orlo; ciotole a profilo convesso con orlo distinto, a profilo carenato anche con incisioni lineari sulla carena; altri recipienti: 1 coppa su piede decorata a cordicella, 2 frammenti quasi certamente di coppe probabilmente decorate a rotella, 1 vaso/colatoio; 5 fusaiole.
Litici: una decina di strumenti in selce, fra cui alcune punte foliate; 1 ascia forata in pietra levigata.
Osso/Corno: numerosi manufatti in osso e corno
Bibliografia: Lonza 1975; Montagnari Kokelj et alii 2002
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Risulterebbero provenire dagli scavi Lonza 3 frammenti di ceramica dipinta non più conservati (Montagnari Kokelj et alii 2002, fig. 4).Data
1950-59Autore
Benedetto LonzaConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: bassa Area indagine: parziale Settore: 3 trincee Cronologia: età romana-Medioevo Periodo: età tardoantica-altomedievale
Materiali
Ceramici: frammenti di olle in ceramica grezza, con tracce di decorazione a linee orizzontali e oblique (età tardoantica); 3 frammenti di anfore di produzione italica, 4 di produzione orientale (IV-VI sec. d.C.) e 4 di produzione africana.
Metallici: 3 frammenti appartenenti ad un coltellino in ferro
Bibliografia: Lonza 1975; Durigon 1999
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
I frammenti di materiale romano furono rivenuti in superficie nelle prime due trincee aperte.Data
1972Autore
Società Alpina delle GiulieConservati
SiPubblicati
-Note
L'indagine fu effettuata nella breccia esterna alla cavità.Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Area indagine: parziale
Cronologia: Preistoria
Periodo: Paleolitico medio
Materiali
Litici: oltre 200 strumenti di selce
Paleontologici: resti di Ursus e altre faune würmiane
Bibliografia: Cannarella 1975-77
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
In base alle caratteristiche tecno-tipologiche, l'industria è stata attribuita al Musteriano di tipo "charentiano" (Tozzi 1983, p. 28-29).Data
1973Autore
Soprintendenza FVG, Università di PisaConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Area indagine: parziale Settore: settori A e B Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Neolitico-Bronzo antico
Materiali
Ceramici: 1 recipiente profondo a pareti convesse e bocca ristretta e 1 con sequenze di impressioni sotto l'orlo; 2 recipienti profondi a pareti cilindriche; recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto passante a collo verticale senza decorazione, con ispessimento dell'orlo non decorato o con impressioni sotto l'orlo, con cordone sotto l'orlo con impressioni; recipienti profondi a collo senza o con marcata discontinuità tra spalla e collo, verticale o svasato; recipienti profondi con orlo estroflesso; tazze a pareti convesse; scodelle, scodelle/scodelloni con forma da emisferica a calotta con orlo distinto; altri recipienti: 1 piatto a pareti cilindriche con costolature verticali, 1 probabile coperchio; 1 frammento di parete di vaso decorato a cordicella, 1 decorato a cordicella/rotella; 1 fusaiola.
Bibliografia: Montagnari Kokelj et alii 2002
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Data
1973Autore
Sop. Arch. FVG , Università di PisaConservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: no
Affidabilità della stratigrafia: bassa
Settore: settore B
Cronologia: età romana
Materiali
Ceramici: manufatti non determinati
Bibliografia: Durigon 1999
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati?
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
All'epoca dello studio di Durigon i materiali risultarono irreperibili.Data
post anni 1970?Autore
Mario VattovaniConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: recupero
Stratigrafia: no
Cronologia: Preistoria-Protostoria
Periodo: Neolitico-Bronzo antico
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto passante a collo verticale con ispessimento dell'orlo non decorato o con impressioni; recipienti profondi a collo con stacco netto tra spalla e collo verticale, in un caso con ansa a nastro fra collo e spalla; 1 recipiente profondo con orlo estroflesso; 1 bicchiere; 1 tazza; scodelle e scodelle/scodelloni con forma da emisferica a calotta con orlo distinto; altre forme aperte: 1 con sequenze di impressioni lineari sotto l'orlo, 2 con solcatura sotto l'orlo; ciotole a profilo carenato.
Bibliografia: Montagnari Kokelj et alii 2002
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
A poca distanza in direzione W dalla Grotta Romana (107/850 VG) si trova una dolina scoscesa, chiamata dagli indigeni Cotarjova, che presenta sul lato occidentale un vasto antro, indicato con lo stesso nome.
Descrizione dei vani interni della cavità
La caverna è nota da tempo per il suo giacimento preistorico, scavato dall'Hoffmann e dal Moser già verso la fine del secolo scorso. Come avvenne in molte altre grotte del Carso, le ricerche furono condotte senza ordine e dei reperti rinvenuti resta solamente qualche sommaria descrizione ed alcuni disegni del Moser che attestano la presenza di un interessante deposito neolitico: gli scavi incontrollati sono continuati in tutti i periodi ed il terreno si presenta oggi del tutto sconvolto, al punto da rendere impossibile l'inizio di una ricerca sistematica. Va rilevato che la grotta viene a trovarsi al di sopra dei vani più interni della vicina 850 VG, con la quale doveva essere un tempo unita in un unico sistema. A NE dell'ingresso, sul fianco pastinato della dolina, qualcuno ha aperto una grottina, profonda 1.5m e lunga 5m (+ 1m non percorribile) bassa e concrezionata, il cui sviluppo potrebbe essere sommato al complesso principale portandolo a 30m di lunghezza totale.
Bibliografia
Stacul G.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In: Preistoria del Caput Adriae, Catalogo della Mostra, Trieste 1983, 59, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Scheda di sito in cui, dopo una breve storia degli studi, vengono illustrate le tipologie delle ceramiche e della litica rinvenute.
Fabec T.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (2003)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 54: 73-122, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore, nel suo articolo, presenta la questione della neolitizzazione del Carso sulla base dei dati editi, presentando i dati storico-archeologici e ambientali.
Bernardini F., Betic A.
Università del Litorale, Centro di ricerche scientifiche di Capodistria (2001)
Collocazione: Annales. Annali di Studi istriani e mediterranei. Series Historia et Sociologia, 11, 1 (24): 181-186, Koper (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Gli autori illustrano la storia delle collezioni del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste dalla loro formazione fino al lavoro di riscoperta, riordino e catalogazione. La ricerca ha permesso di individuare un interessante insieme di reperti provenienti da scavi diretti da L. K. Moser. Si tratta per lo più di reperti, soprattutto archeozoologici, scoperti nella grotta del Pettirosso
Montagnari Kokelj M., Bernardini F., Leghissa E.
Civici Musei di Udine, Museo Archeologico e Museo Friulano di Storia Naturale. Lithostampa ed. (2020)
Collocazione: In: Muscio G., Visentini P. (a cura di), Antichi abitatori delle grotte in Friuli. La Preistoria nelle cavità delle Prealpi Giulie, Catalogo della Mostra, Castello di Udine marzo 2021- febbraio 2022, 211-225, Pasian di Prato (UD)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Si ripercorre la storia delle ricerche succedutesi tra la fine dell’Ottocento e gli anni Ottanta del Novecento nelle numerose cavità (ca. 3100 grotte/inghiottitoi/ripari di cui almeno 180 con evidenze di tipo archeologico e/o paleontologico) del Carso triestino, rientrante nel cd. Carso Classico, in cui a finalità di tipo speleologico si unirono ben presto anche specifici interessi paletnologici. In molti casi i complessi di materiali emersi dagli scavi rimasero completamente inediti sino ai primi anni Novanta del secolo scorso, quando ebbe inizio la sistematica revisione e relativa pubblicazione dei materiali preistorici ma anche romani e medievali rinvenuti, oggi comprendente almeno 30 cavità. Dal momento che tra le finalità di tali revisioni vi era, insieme all’acquisizione di nuove conoscenze sulla cultura materiale, anche la comprensione delle dinamiche insediative attuatesi in area carsica in antico, negli stessi anni venne avviato un progetto geo-archeologico multidisciplinare denominato “Progetto Grotte” che portò, tra i principali esiti, alla realizzazione del “Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche” (o C.R.I.G.A.), dal 2011 reso accessibile in rete. In anni più recenti nell’area in oggetto hanno conosciuto interessanti sviluppi gli studi relativi ad uno specifico periodo della Preistoria, l’Eneolitico (IV-III millennio a.C.), durante il quale nel Carso triestino (come nel precedente Neolitico) sembrano sussistere, soprattutto in relazione alla produzione ceramica, numerosi e significativi confronti con le regioni orientali (Cultura di Vučedol, Cultura di Ljubljansko barje) più che con i contesti coevi dell’Italia settentrionale. Oltre a discutere criticamente le problematiche di ordine teorico-metodologico sottese all’inquadramento crono-culturale del periodo, ben esemplificate dalla ricostruzione della sequenza cronologica relativa basata sugli stili ceramici (vs periodi e culture archeologiche sensu Forenbaher 2018), l’A. sottolinea come la moderna ricerca archeologica non possa prescindere dal ricorso a nuovi metodi di studio basati sulle analisi archeometriche, in grado di consentire il superamento dei limiti conoscitivi imposti dall’applicazione del solo approccio tipologico-comparativo. I risultati delle analisi archeometriche condotte su specifiche classi di materiali del Carso triestino, le asce in pietra levigata e le coppe ceramiche su piede, hanno dimostrato la validità di tale approccio e aperto nuove prospettive alla ricerca.
Barfield L.H.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1999)
Collocazione: Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia, 11 (1997-1998): 19-62,, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Vengono qui pubblicati tutti i materiali conservati presso il Museo di Storia Naturale di Vienna portati alla luce da Moser durante gli scavi condotti nella Caverna del Pettirosso, nella Grotta del Muschio, nella Grotta Teresiana e nella Cotariova. si tratta di reperti inquadrabili al Neolitico antico di Vla
Leghissa E., Montagnari Kokelj M., Bernardini F.
Civici Musei di Udine, Museo Archeologico e Museo Friulano di Storia Naturale. Lithostampa ed. (2020)
Collocazione: In: Muscio G., Visentini P. (a cura di), Antichi abitatori delle grotte in Friuli. La Preistoria nelle cavità delle Prealpi Giulie, Catalogo della Mostra, Castello di Udine marzo 2021- febbraio 2022, 227-243, Pasian di Prato (UD)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo vengono analizzate le coppe su piede, una tipologia ceramica tipica del Carso triestino nel corso del III millennio a.C., che mostra stringenti confronti con contesti coevi/parzialmente coevi dell’Europa centro-meridionale afferenti alla Cultura di Vučedol e ad altri gruppi culturali a questa connessi. Nello studio, oltre al tradizionale approccio tipologico e tecnologico, quest’ultimo focalizzato sulla ricostruzione sperimentale delle tecniche di decorazione (impressioni di filo o cordicella) utilizzate in antico, si sono affiancate anche analisi non-distruttive (microtomografia computerizzata a raggi x e Prompt Gamma Activation Analysis) selezionate allo scopo di determinare le modalità di lavorazione e l’origine locale vs alloctona dei reperti vascolari. I risultati di tali analisi, basate su un campione di esemplari provenienti dal Carso triestino e dalle palafitte di Deschmann (Slovenia Centrale) afferenti alla “variante del Ljubljansko barije” della Cultura di Vučedol, confermano l’importazione di una coppa del Carso triestino dal Ljubljansko barje mentre altre quattro coppe, in base al relativamente alto contenuto di K20 e a confronti tipologici, sembrano riferibili a contesti dell’Europa centrale (Repubblica Ceca). I risultati di tali analisi appaiono di estremo interesse in quanto, nel confermare l’importanza delle coppe su piede quali indicatori della circolazione e scambio su lunga distanza di idee ma anche di genti portatrici di tali conoscenze tecnologiche, si pongono a ulteriore supporto dei recenti studi genetici i quali sembrano comprovare in tale periodo l’esistenza di migrazioni su larga scala dalla regione della steppa settentrionale del Ponto all'Europa centrale.
Leghissa E., Kasztovszky Z., Szilágyi V., Harsányi I., De Min A., Princivalle F., Montagnari Kokelj M., Bernardini F. (2020)
Collocazione: Quaternary International, 539: 92-104, Amsterdam (NL)
Link: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1040618220300501
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo si illustrano i risultati dello studio archeometrico non distruttivo condotto mediante microtomografia computerizzata a raggi X (microCT) e la Prompt Gamma Activation Analysis (PGAA) su un campione di 22 coppe su piede cruciforme, tra le più caratteristiche forme vascolari del III millennio a.C., provenienti dal Carso triestino e dalle palafitte di Deschmann (Ljubljansko barje, Slovenia centrale). Scopo dello studio era quello di verificare il carattere locale/alloctono della produzione dei reperti vascolari del Carso triestino. Le analisi hanno consentito di determinare l’origine non locale di almeno cinque recipienti, in un caso plausibilmente importato dall’area delle palafitte di Deschmann, mentre le altre quattro coppe, come indicato dall’alto contenuto di K2O e da altri dati chimici, sembrano riconducibili a territori centro-europei posti a maggiore distanza, individuabili, in accordo con l’alto contenuto di K2O del suolo, in alcune zone della Repubblica Ceca. I risultati di tali analisi appaiono di estremo interesse, confermando l’importanza delle coppe su piede quali indicatori significativi della circolazione e scambio su lunga distanza di idee ma anche di genti portatrici di tali conoscenze tecnologiche.
Harej Z.
Institut za Arheologijo (Ljubljana (1988)
Collocazione: Poročilo o raziskovanju paleolita, neolita in eneolita v Sloveniji, 16: 77-80, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'artcolo sulla continuità dei tipi ceramici tra Neolitico ed Eneolitico in area carsica sono citate anche alcune cavità del Carso triestino.
Gerdol R.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (1975)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 14 (1974): 99-110, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore prende in esame le caratteristiche tipometriche delle industrie litiche delle grotte Cotariova (Musteriano) e Benussi (Epipaleolitico). Il complesso della Cotariova è formato da strumenti su piccole schegge e su microschegge, quello della Benussi, microlitico, presenta strumenti non ritoccati ricavati soprattutto da schegge.
Tozzi C.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)
Collocazione: In: Atti del Conv. Int. "Preistoria del Caput Adriae", Trieste novembre 1983, 31-36, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Quadro delle conoscenze sul Paleolitico del Carso triestino. L'autore illustra in modo dettagliato le industrie su scheggia del Paleolitico inferiore e la breccia ossifera del riparo di Visogliano. Per il Paleolitico medio porta gli esempi della grotta Pocala e della Cotariova.
Bernardini F., Montagnari Kokelj E., Velušček A.
BAR. British Archaeological Reports. International series. Archaeopress (2009)
Collocazione: In: Forenbaher S. (a cura di), A connecting Sea: Maritime Interaction in Adriatic Prehistory , 230: 47-57, Oxford (UK)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo si presentano i risultati delle analisi archeometriche eseguite su asce in pietra rinvenute nella regione adriatica nord-occidentale. Lo studio vuole individuare i bacini di approviggionamento della pietra utilizzata per i manufatti.
Bernardini F., Leghissa E., Prokop D., Velušček A., De Min A., Dreossi D., Donato S., Tuniz C., Princivalle F., Montagnari Kokelj M. (2019)
Collocazione: Archaeological and Anthropological Sciences, 11, 9: 4711-4728, Heidelberg, Berlin (D)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Viene presentato lo studio mediante microtomogarfia computerizzata a raggi X di circa venti ciotole con croce sul piede provenienti dalla palafitta di Deschmann (Slovenia) e da cinque grotte del Carso triestino (grotta dei Ciclami, degli Zingari, Cotariova, del Pettine, dell’Edera) al fine di studiare l’origine degli impasti e la tecnica di fabbricazione delle ceramiche.
Bernardini F., Leghissa E., Montagnari Kokelj M.,
Civici Musei di Udine, Museo Archeologico e Museo Friulano di Storia Naturale. Lithostampa ed. (2020)
Collocazione: In: Muscio G., Visentini P. (a cura di), Antichi abitatori delle grotte in Friuli. La Preistoria nelle cavità delle Prealpi Giulie, Catalogo della Mostra, Castello di Udine marzo 2021- febbraio 2022, 245-255, Pasian di Prato (UD)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo viene proposta una sintesi delle conoscenze sulla litologia, tipologia, distribuzione e origine dei principali gruppi di asce forate in pietra levigata attestati nel Caput Adriae nel corso dell'Eneolitico. La distribuzione di tali manufatti viene altresì indagata in relazione ad altre classi di materiali al fine di delineare i principali sviluppi culturali dell'area in oggetto nel corso del IV-III millennio a.C.
Riedel A.
Museo Civico di Storia Naturale di Trieste (1976)
Collocazione: Atti del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste, 29: 66-104, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo lo studioso prende in esame i resti faunistici rinvenuti da B. Lonza nel corso degli scavi condotti nella grotta Cotariova. Oltre agli animali domestici è attestato un numero importante di selvatici, soprattutto cinghiale e cervo.
Cannarella D.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1975)
Collocazione: Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia, 2 (1973-1974): 69-81, Pisa
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore espone i risultati degli scavi condotti nella grotta nel 1973 e presenta l'analisi dei materiali rinvenuti: la ceramica, inquadrabile in un periodo compreso tra il Neolitico e l'età del bronzo, e la fauna.
Lonza B.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1975)
Collocazione: Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia, 2 (1973-1974): 47-68, Pisa
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Si tratta della relazione degli scavi condotti da Benedetto Lonza negli anni Cinquanta nella Grotta Cotariova compilata sulla base degli appunti che Lonza annotava nei suoi diari. Gli scavi vennero poi ripresi nel 1973 dalla Soprintendenza. I materiali rinvenuti, ceramiche, osso e corno lavorato, selci e metalli, sono inquadrabili in un arco di tempo molto ampio che va dal Neolitico all'età romana.
Andreolotti S., Gerdol R.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (1974)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 13: 113-131, Trieste
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2019/05/06-industria-musteriana-della-grotta-cotariova.pdf
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
La scoperta di un deposito a breccia contenente un livello con industria litica di tipo musteriano nella dolina antistante l'ingresso della grotta Cotariova permette di ipotizzare che un tempo la cavità era molto più estesa. Una serie di crolli modificarono la parte iniziale della grotta nell'attuale dolina. L'industria litica comprenede più di 400 manufatti tra nuclei, schegge e strumenti .
Crismani A.
Origines. Studi e materiali pubblicati a cura dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Soprintendenza al Museo Preistorico Etnografico “L. Pigorini” (2004)
Collocazione: In: Fugazzola Delpino M., Pessina A., Tiné V. (a cura di): Il Neolitico in Italia. Ricognizione, catalogazione e pubblicazione dei dati bibliografici, archivistici, materiali e monumentali, 3: 97, Roma
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Breve scheda di sito con bibliografia.
Moser C.L.
Anthropologischen Gesellschaft in Wien (1891)
Collocazione: Mitteilungen der Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 21: 55, Wien
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore dà notizia degli scavi e dei reperti neolitici raccolti nella grotta Cotariova.
Moser K.
Anthropologischen Gesellschaft in Wien (1892)
Collocazione: Mitteilungen der Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 22: 31-32, Wien
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore presenta un breve resoconto sugli scavi condotti nella grotta Cotariova; tra i reperti sono segnalati faune domestiche e selvatiche.
Montagnari Kokelj E., Greif T., Presello E.
Associazione Nazionale per Aquileia (2003)
Collocazione: Aquileia Nostra, 73 (2002): 37-190, Aquileia (Ud)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Lo studio propone una revisione sistematica dei vecchi scavi condotti nella cavità tra il 1950 e il 1970 e l'analisi dei materiali portati alla luce durante le indagini.
Montagnari Kokelj M., Bernardini F.
Museo Friulano di Storia Naturale (2016)
Collocazione: Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 37 (2015): 85-97, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
A distanza di quindici anni dalla pubblicazione della prima raccolta sistematica di dati sui reperti preistorici/protostorici in pietra verde (lame d’ascia, asce forate e altri manufatti in pietra levigata) provenienti da siti del Carso triestino viene presentata una nuova revisione dei materiali.
Montagnari Kokelj E.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (2001)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 38 (2000): 71-86, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Viene presentato lo stato della ricerca sulle asce lavorate in pietra verde. Dopo le analisi petrografiche, condotte su alcuni esemplari, è stato possibile formulare l'ipotesi che tra Neolitico e post-Neoliticoci fu un netto cambiamento delle fonti di approvvigionamento.
Cannarella D.
Il nostro Carso ed. (1968)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Il volume illustra il Carso sia dal punto di vista geologico e naturalistico sia da quello storico-archeologico. La parte dedicata alla presenza umana è suddivisa in capitoli relativi ai diversi periodi storici (Paleolitico, Mesolitico, Neolitico ed Eneolitico, l'età del bronzo e l'età del ferro): dopo un inquadramento generale sul periodo fa seguito la storia delle ricerche e un approfondimento su alcuni siti (grotte e castellieri) di particolare rilevanza.
Moser L.K. (1899)
Collocazione: Schimpff editore, 129 pp., Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Descrizione delle ricerche compiute da Moser in numerose cavità del Carso triestino.
Turk I., Modrijan Z., Prus T., Culiberg M., Sercelj A., Perko V., Dirjec J., Pavlin P.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (1993)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 44: 45-96, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Per le fasi più antiche di frequentazione della grotta slovena (fasi 1-3) vengono portate a confronto numerose cavità del Carso triestino.
Montagnari Kokelj E.
Atti delle Riunioni Scientifiche dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (1994)
Collocazione: In: Preistoria e Protostoria del Friuli-Venezia Giulia e dell'Istria, Atti XXIX Riunione Scientifica dell'IIPP (Trieste-Pordenone, settembre 1990), 29: 71-89, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
La studiosa propone una revisione dei complessi del Carso triestino che hanno restituito materiali inquadrabili tra tardo Neolitico e Bronzo Antico. Da segnalare le coppe su piede decorate a impressione o con cordoni applicati.
Turk I., Bavdek A., Culiberg M., Sercelj A., Dirjec J., Pavlin P.
Institut za Arheologijo (Ljubljana (1992)
Collocazione: Porocilo o raziskovanju paleolita, neolita in eneolita v Sloveniji, 20: 27-48, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sono qui esposti i risultati dello scavo condotto nella grotta di Acijev spodmol. Nell'analisi delle ceramiche raccolte nello strato di epoca neolitica (Fase 1) vi sono numerosi confronti con manufatti rinvenuti in diverse cavità carsiche.
D’Amico C., Ghedini M., Micheli R., Montagnari Kokelj E.,
Omega ed. (1996)
Collocazione: In: Venturino Gambari M. (a cura di): Le vie della pietra verde. L’industria pietra levigata nella preistoria dell’Italia settentrionale, Catalogo della Mostra (Torino-Alba 1996), 229-238, Torino
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo vengono presentate le asce forate note del Friuli Venezia Giulia e i loro contesti di ritrovamento, una prima ipotesi di catalogazione su base tipologica e i risultati preliminari delle analisi litologiche. Tra le asce prese in esame ci sono alcune provenienti, spesso da contesto stratigrafico dubbio, da grotte del Carso triestino (grotta delle Gallerie, grotta Gigante, grotta Sottomonte, grotta dei Ciclami, grotta Cotariova, grotta Azzurra e grotta del Mitreo).
Leben F.
Hrvatsko archeološko društvo (1986)
Collocazione: Arheološka istraživanja u Istri i Hrvatskom primorju, 11/2: 21-29, Pula
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'analisi di due cavità del Carso sloveno vengon citate anche alcune grotte del Carso triestino.
Cannarella D.
Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In:Atti del Convegno sulla Preistoria del Friuli-Venezia Giulia, Trieste, aprile 1981, 4 (1978-1981): 133-143, Pisa
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Storia delle ricerche condotte nella regione a partire dalla metà dell'Ottocento, in particolare nella zona del Carso. Nella discussione sono presenti solo limitati riferimenti al Friuli, dove, oltre all'opera di Quarina, l’A. evidenzia un certo ritardo nell’avvio di ricerche paletnologiche sistematiche, attestate solo a partire dagli anni Sessanta del Novecento (a Palù di Livenza). Tra i siti individuati in quegli anni si citano le Grotte Verdi di Pradis, di cui si ricorda solo brevemente la presenza di due diversi livelli di frequentazione, uno con strumenti musteriani e uno con industria epigravettiana. In relazione al Carso goriziano si citano solo genericamente "tre piccole cavità" scoperte da Furlani negli anni Ottanta del Novecento e già indagate (plausibilmente identificabili nelle cavità di Pogrize, Vivišče I e Vivišče II).
Cannarella D.
Sansoni ed. (1975)
Collocazione: In: Radmilli A. M., Guida della Preistoria Italiana, 3-9, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nella rassegna delle principali stazioni preistoriche (all'aperto e in grotta) della regione, oltre ai numerosi contesti prevalentemente ipogei del Carso triestino, l'A. menziona, per il Friuli, le Grotte Verdi di Pradis ed alcune stazioni all'aperto. Materiali preistorici e reperti faunistici provenienti da cavità carsiche non meglio identificate nel testo, vengono mezionati come parte delle collezioni del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine.
Mader B.
Založba ZRC, SAZU (2012)
Collocazione: In: Flego S., Župančić M. (a cura di), Ludwig Karl Moser (1845-1918) med Dunajem in Trstom / tra Vienna e Trieste, Atti della Giornata internazionale di Studi, Trieste 21 novembre 2008, 111-125, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Storia delle ricerche condotte da Moser nel corso della sua carriera, in particolare nel territorio del Litorale Austriaco, e dei suoi rapporti con la Commissione Preistorica di Vienna.
Lonza B.
Capodistria (1963)
Collocazione: Pagine Istriane, s. 4, 9: 21-37, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nella prima parte della Guida vengono brevemente descritte le cavità carsiche, allora conosciute, di interesse storico-archeologico. Per ciascuna grotta viene fatto cenno alla storia degli studi e ne vengono illustrati i reperti , fornendo, ove possibile, un inquadramento cronologico e un'ipotesi interpretativa. Segue una seconda parte sui castellieri .
Hoernes M.
k. k. Central-Commission zur Erforschung und Erhaltung der Kunst- und Historischen Denkmale (1905)
Collocazione: Jahrbuch der k. k. Central-Commission zur Erforschung und Erhaltung der Kunst- und Historischen Denkmale, 3: 1-128, Braunschweig
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nella trattazione generale sul Neolitico sono menzionate anche alcune grotte carsiche: grotta dell'Orso, grotta Azzurra, Cotariova e Teresiana.
Cannarella D. (1982)
Collocazione: In: Atti del V Convegno di Speleologia del Friuli Venezia Giulia (Trieste, 1981), 323-332, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore analizza la stratigrafia della grotta Azzurra, da lui indagata, mettendola a confronto con quella di altre cavità del Carso triestino.
Moser K. (1896)
Collocazione: Globus, illustrierte Zeitschrift für Länder und Völkerkunde,Braunschweig, 69 (19): 302-306, Braunschweig
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo, incentrato sui reperti preistorici della grotta Cotariova, vengono presi in esame anche manufatti portati alla luce in altre cavità carsiche.
Bagolini B., Biagi P.
Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In:Atti del Convegno sulla Preistoria del Friuli-Venezia Giulia, Trieste, aprile 1981, 4 (1978-1981): 187-205, Pisa
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sunto sul Neolitico dell'Italia settentrionale. Viene analizzato il ruolo del Carso e del Friuli come aree di mediazione tra le culture neolitche della Padania e della Dalmazia.
Riedel A.
Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In:Atti del Convegno sulla Preistoria del Friuli-Venezia Giulia, Trieste, aprile 1981, 4 (1978-1981): 207-216, Pisa
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Discussione sui moderni metodi di indagine dell'archeozoologia seguita da una sintesi dei principali risultati ottenuti in relazione ai contesti del Friuli-Venezia Giulia, presentati in ordine cronologico (dal Mesolitico all'epoca romana). Non è chiaro se il sito citato dall'A. con il nome di "Clavecis" (Cividale), compreso tra quelli al tempo in corso di studio, possa corrispondere alla Grotta di Cladrecis (comunque rientrante nel comune di Prepotto).
Bernardini F., De Min A., Lenaz D., Kasztovszky Z., Turk P., Velušček A., Szilágyi V., Tuniz C., Montagnari Kokelj E.
Wiley-Blackwell (2014)
Collocazione: Archaeometry, 56: 175-202, Oxford (UK)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Si illustrano i risultati dello studio tipologico e geochimico condotto su 42 ascie dell'età del rame rinvenute nell'area del Caput Adriae.
Steffè De Piero G. (1978)
Collocazione: Quaderni di storia antica e di epigrafia, II, 5-30, Roma
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sulla base dello stato deglle ricerche dell'epoca viene delineato un quadro dei più antichi orizzonti cronologici documentati nelle grotte carsiche. Lo studio è focalizzato sull'annalisi delle ceramiche rinvenute nei depositi di alcune cavità.
Stacul G.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)
Collocazione: In: Atti del Conv. Int. "Preistoria del Caput Adriae", Trieste novembre 1983, 51-53, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Anali delle problematiche inerenti lo studio e l'inquadramento storico-culturale delle ceramiche delle grotte carsiche tra Neolitico ed età del bronzo.
Bernardini F., De Min A., Lenaz D., Tuniz C., Velušček A., Montagnari Kokelj M.
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Studi di Preistoria e Protostoria (2018)
Collocazione: In: Borgna E., Càssola Guida P., Corazza S. (a cura di), Preistoria e Protostoria del Caput Adriae, Atti della XLIX Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Udine-Pordenone ottobre 2014, 5: 279-288, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo vengono riassunti i risultati complessivi del progetto che attraverso analisi archeometriche di manufatti, sia asce forate sia lame d’ascia, indagini sul terreno, campionatura e analisi delle formazioni geologiche ha avuto l’obiettivo di identificare l’origine delle diverse rocce usate per produrre manufatti differenti per forma e, verosimilmente, cronologia, valutandone l’impatto sulla conoscenza degli sviluppi culturali della tarda preistoria nel Caput Adriae.
Moser L.K.
Anthropologischen Gesellschaft in Wien (1895)
Collocazione: Mitteilungen der Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 25: 54, Wien
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sono illustrati i ritrovamenti di materiali preistorici in diverse grotte del Carso triestino.
Montagnari Kokelj E., Boscarol C., Peretti G.
Antenor Quaderni (2012)
Collocazione: In: M.S. Busana, P. Basso (a cura di) La lana nella Cisalpina Romana. Economia e società. Studi in onore di Stefania Pesavento Mattioli, Atti del Convegno, Padova - Verona, 18-20 maggio 2011, 27: 29-42, Padova
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L’importanza delle attività di pastorizia e allevamento anche in epoca preistorica è stata confermata nella seconda metà degli anni 1990, quando analisi sedimentologiche e micromorfologiche dei suoli di alcuni depositi in grotta indicarono che numerose cavità del Carso triestino, almeno nei settori campionati, erano stati usate da pastori per stabulare le loro greggi. La revisione dei manufatti trovati nelle stesse cavità inquadrò gli episodi di stabulazione grossomodo fra Neolitico e età del Bronzo o del Ferro.
Tozzi C.
Istituto per l’Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In: Preistoria del Caput Adriae, Catalogo della Mostra, Trieste 1983, 27-29, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'inquadramento del periodo neolitico nell'area giuliana l'autore illustra ampiamente il deposito del riparo di Visogliano. Per quanto riguarda il Paleolitico lo studioso prende in esame le industri litiche rinvenute nella grotta Pocala, nella caverna del monte San Leonardo e nella grotta Cotariova.
Stacul G.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1983)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'inquadramento generale sull'Eneolitico vengono presentati come "fossile guida" alcuni motivi ornamentali presenti su ceramiche rinvenute nelle grotte dei Ciclami, del Pettirosso, del Pettine, Cotariova, dell'Ansa e in quella del Mitreo.
Montagnari Kokelj M., Leghissa E., Bernardini F.
Tracce. Itinerari di ricerca, Forum ed. (2020)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo sono presentati i risultati degli studi più rcenti su reperti ceramici delle grotte carsiche (ad es. le coppe con croce sul fondo) condotti con analisi scientifiche tradizionali ma anche innovative, frutto di collaborazioni tra enti scintifici italiani e stranieri. È stato così possibile acquisire nuovi dati sulle probabili connsessioni del Carso con regioni più o meno lontane, tra il Neolitico e l'età del bronzo antico.
Montagnari Kokelj M., Bernardini F., Boscarol C., Velušček A.
BAR. British Archaeological Reports. International series. Archaeopress (2013)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo si offre una sintesi degli studi interdisciplinari condotti a partire dagli anni 1990 nei territori posti all’estremità dell'Italia nord-orientale, corrispondenti al Carso classico (triestino e goriziano), Prealpi/Alpi Giulie e Carniche e Alpi di Tolmezzo in cui complessa risulta la ricostruzione delle dinamiche culturali attive nel corso della Preistoria recente (VI-inizi II millennio a.C.), priva di sequenze crono-culturali definite e strutturate per ragioni ricondotte sia alle differenze fisiografiche dei vari territori che alla storia delle ricerche archeologiche. L’individuazione di alcune tematiche trasversali, quali la circolazione di materiali esotici (litici in particolare), la viabilità e l’economia pastorale di lunga durata hanno però consentito di superare tale frammentazione e di tracciare delle interconnessioni tra questi territori geograficamente distinti, individuando alcuni tratti comuni nell’evoluzione culturale. Nella discussione sono presenti specifici riferimenti ad alcuni siti in grotta (Velika Jama, Šuošteriova Jama, Grotta di Cladrecis e Riparo di Biarzo) compresi tra i principali contesti di riferimento per la ricostruzione delle fasi di evoluzione culturale delle Valli del Natisone tra Neolitico ed Età del Bronzo e per la definizione dei contatti e scambi (a breve, media e anche lunga distanza) nel tempo intercorsi sia a livello regionale che extra-regionale.
Tozzi C.
Atti delle Riunioni Scientifiche dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (1994)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'A. delinea il quadro delle industrie del Paleolitico Inferiore e Medio nel territorio regionale con particolare riguardo agli insediamenti del Carso triestino.
Ruaro-Loseri L.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Panoramica sullo stato delle ricerche nei siti pre- e protostorici del Friuli-Venezia Giulia. Tra i contesti del Friuli oggetto di indagini sistematiche in anni recenti vengono menzionati, oltre a diverse stazioni all'aperto, anche le Grotte Verdi di Pradis e il Riparo di Biarzo. Nella discussione l'A. fa anche riferimento al più ampio quadro delle problematiche legislative connesse agli aspetti organizzativi delle ricerche territoriali e a quelle inerenti la tutela e la conservazione del patrimonio archeologico verificatesi a seguito della recente istituzione (dal gennaio 1982) di una Soprintendenza archeologica operativa a livello regionale.