Nomi e numeri catastali
Nome principale: Jama Cotarjova
Numero catasto: 151
Numero catasto locale: 264VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 24 m
Sviluppo spaziale: 32 m
Profondità: 5 m
Dislivello totale: 5 m
Quota fondo: 255 m
Ingresso principale
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Sgonico / Zgonik
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Lat. WGS84: 45,73363507
Lon. WGS84: 13,73675705
Est RDN2008/UTM 33N: 401716.063
Nord RDN2008/UTM 33N: 5065229.153
Quota ingresso: 260 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Contesto attuale: antropizzato Distanza dal mare: 1000-5000 m Distanza da fonte d'acqua: <500 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: semplice: unico vano
Ampiezza piano calpestabile: 494 m
Tipologia terreno calpestabile: limoso prevalente
Crolli recenti: Sì Grotta turistica: No Concrezionamento: scarso / assente Acqua interna: No Note caratteri interni:
Si nota:
la testimonianza di scavi avvenuti probabilmente tra il 1975e il 1982 da Dante Canarella (riferito dal proprietario).
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,73363507
Lon. WGS84: 13,73675705
Quota ingresso: 260 m s.l.m.
Morfologia: parete
Terreno superficie esterna: limoso/argilloso prevalente
Archeologia
Data
1886, 1891-92Autore
Karl MoserConservati
SiPubblicati
SiNote
Moser effettuò dei sondaggi nel 1886 e degli scavi fra aprile 1891 e marzo 1892 (22 giorni in totale).Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Cronologia: Preistoria-Protostoria
Periodo: Neolitico tardo-età del rame
Materiali
Ceramici: 1 recipiente profondo a pareti convesse con due sequenze lineari di impressioni sotto l'orlo; 1 recipiente profondo a pareti rientranti e orlo distinto passante a collo verticale con impressioni su leggero ispessimento/cordone, 1 simile con impressioni su cordone; recipienti profondi a collo con decorazioni sotto l'orlo o al passaggio fra collo e spalla; ciotole carenate, anche con incisioni lineari sulla carena; 3 vasi in miniatura; 1 recipiente profondo a pareti convesse con decorazione plastica ed impressioni.
Paleontologici: resti non determinati.
Revisione materiali: Barfield 1999 (materiali conservati a Vienna).
Bibliografia: Moser Diari, 1892, 1896c, 1899; Barfield 1999; Flego, Župančič 2012
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati parzialmente
Denominazione deposito: Naturhistorisches Museum
Indirizzo deposito: Maria-Theresien-Platz, 1010 Vienna
Note
Il collegamento di un singolo frammento (Barfield 1999, fig.14/1) alla sfera di Danilo, proposta da Korošec, è considerato dubbio da Barfield. Il Neolitico tardo sembra attestato solo da pochissimi frammenti, mentre la maggior parte della ceramica sarebbe attribuibile all'età del rame, pre-Cultura di Lubiana. 1 recipiente profondo a pareti convesse con decorazione plastica ed impressioni (fig. 16/28) risulterebbe essere l'unico elemento attribuibile con relativa certezza all'avanzata età del bronzo. Nel caso di 3 vasi in miniatura l'inquadramento è dubbio.Data
1950-59Autore
Benedetto LonzaConservati
SiPubblicati
SiNote
Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: bassa Area indagine: parziale Settore: 3 trincee sotto parete Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Neolitico tardo-Bronzo antico
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti convesse e bocca ristretta, in un caso con sequenze di impressioni sotto l'orlo; recipienti profondi a pareti cilindriche senza decorazione, con impressioni sull'orlo, con sequenze singole o doppie di impressioni sotto l'orlo; recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto passante a collo verticale senza decorazione, con ispessimento dell'orlo non decorato o con impressioni sull'orlo o sotto, con leggero ispessimento passante a cordone sotto l'orlo e impressioni, con cordone sotto l'orlo e impressioni, con presa a breve distanza dall'orlo decorato ad impressioni; recipienti profondi a collo senza e con stacco netto tra spalla e collo, verticale o svasato, talvolta con sequenza di impressioni al passaggio o con presa sotto l'orlo o con ansa a nastro fra collo e spalla; recipienti profondi con orlo estroflesso; boccali; bicchieri; tazze a pareti troncoconiche o convesse; scodelle articolate aperte, scodelle/scodelloni con forma da emisferica a calotta con orlo distinto, scodelle/tazze tendenzialmente profonde; altre forme aperte, alcune con 1-3 sequenze di impressioni lineari sotto l'orlo; ciotole a profilo convesso con orlo distinto, a profilo carenato anche con incisioni lineari sulla carena; altri recipienti: 1 coppa su piede decorata a cordicella, 2 frammenti quasi certamente di coppe probabilmente decorate a rotella, 1 vaso/colatoio; 5 fusaiole.
Litici: una decina di strumenti in selce, fra cui alcune punte foliate; 1 ascia forata in pietra levigata.
Osso/Corno: numerosi manufatti in osso e corno
Bibliografia: Lonza 1975; Montagnari Kokelj et alii 2002
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Risulterebbero provenire dagli scavi Lonza 3 frammenti di ceramica dipinta non più conservati (Montagnari Kokelj et alii 2002, fig. 4).Data
1950-59Autore
Benedetto LonzaConservati
SiPubblicati
SiNote
Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: bassa Area indagine: parziale Settore: 3 trincee Cronologia: età romana-Medioevo Periodo: età tardoantica-altomedievale
Materiali
Ceramici: frammenti di olle in ceramica grezza, con tracce di decorazione a linee orizzontali e oblique (età tardoantica); 3 frammenti di anfore di produzione italica, 4 di produzione orientale (IV-VI sec. d.C.) e 4 di produzione africana.
Metallici: 3 frammenti appartenenti ad un coltellino in ferro
Bibliografia: Lonza 1975; Durigon 1999
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
I frammenti di materiale romano furono rivenuti in superficie nelle prime due trincee aperte.Data
1972Autore
Società Alpina delle GiulieConservati
SiPubblicati
-Note
L'indagine fu effettuata nella breccia esterna alla cavità.Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Area indagine: parziale
Cronologia: Preistoria
Periodo: Paleolitico medio
Materiali
Litici: oltre 200 strumenti di selce
Paleontologici: resti di Ursus e altre faune würmiane
Bibliografia: Cannarella 1975-77
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
In base alle caratteristiche tecno-tipologiche, l'industria è stata attribuita al Musteriano di tipo "charentiano" (Tozzi 1983, p. 28-29).Data
1973Autore
Soprintendenza FVG, Università di PisaConservati
SiPubblicati
SiNote
Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Area indagine: parziale Settore: settori A e B Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Neolitico-Bronzo antico
Materiali
Ceramici: 1 recipiente profondo a pareti convesse e bocca ristretta e 1 con sequenze di impressioni sotto l'orlo; 2 recipienti profondi a pareti cilindriche; recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto passante a collo verticale senza decorazione, con ispessimento dell'orlo non decorato o con impressioni sotto l'orlo, con cordone sotto l'orlo con impressioni; recipienti profondi a collo senza o con marcata discontinuità tra spalla e collo, verticale o svasato; recipienti profondi con orlo estroflesso; tazze a pareti convesse; scodelle, scodelle/scodelloni con forma da emisferica a calotta con orlo distinto; altri recipienti: 1 piatto a pareti cilindriche con costolature verticali, 1 probabile coperchio; 1 frammento di parete di vaso decorato a cordicella, 1 decorato a cordicella/rotella; 1 fusaiola.
Bibliografia: Montagnari Kokelj et alii 2002
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Data
1973Autore
Sop. Arch. FVG , Università di PisaConservati
-Pubblicati
-Note
Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: no
Affidabilità della stratigrafia: bassa
Settore: settore B
Cronologia: età romana
Materiali
Ceramici: manufatti non determinati
Bibliografia: Durigon 1999
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati?
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
All'epoca dello studio di Durigon i materiali risultarono irreperibili.Data
post anni 1970?Autore
Mario VattovaniConservati
SiPubblicati
SiNote
Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Stratigrafia: no
Cronologia: Preistoria-Protostoria
Periodo: Neolitico-Bronzo antico
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto passante a collo verticale con ispessimento dell'orlo non decorato o con impressioni; recipienti profondi a collo con stacco netto tra spalla e collo verticale, in un caso con ansa a nastro fra collo e spalla; 1 recipiente profondo con orlo estroflesso; 1 bicchiere; 1 tazza; scodelle e scodelle/scodelloni con forma da emisferica a calotta con orlo distinto; altre forme aperte: 1 con sequenze di impressioni lineari sotto l'orlo, 2 con solcatura sotto l'orlo; ciotole a profilo carenato.
Bibliografia: Montagnari Kokelj et alii 2002
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
A poca distanza in direzione W dalla Grotta Romana (107/850 VG) si trova una dolina scoscesa, chiamata dagli indigeni Cotarjova, che presenta sul lato occidentale un vasto antro, indicato con lo stesso nome.
Descrizione dei vani interni della cavità
La caverna è nota da tempo per il suo giacimento preistorico, scavato dall'Hoffmann e dal Moser già verso la fine del secolo scorso. Come avvenne in molte altre grotte del Carso, le ricerche furono condotte senza ordine e dei reperti rinvenuti resta solamente qualche sommaria descrizione ed alcuni disegni del Moser che attestano la presenza di un interessante deposito neolitico: gli scavi incontrollati sono continuati in tutti i periodi ed il terreno si presenta oggi del tutto sconvolto, al punto da rendere impossibile l'inizio di una ricerca sistematica. Va rilevato che la grotta viene a trovarsi al di sopra dei vani più interni della vicina 850 VG, con la quale doveva essere un tempo unita in un unico sistema. A NE dell'ingresso, sul fianco pastinato della dolina, qualcuno ha aperto una grottina, profonda 1.5m e lunga 5m (+ 1m non percorribile) bassa e concrezionata, il cui sviluppo potrebbe essere sommato al complesso principale portandolo a 30m di lunghezza totale.