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Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche

13 | Grotta Doviza



Nomi e numeri catastali

Nome principale: Grotta Doviza

Numero catasto: 13

Numero catasto locale: 70FR

Numero totale ingressi: 3

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 4591 m

Profondità: 123 m

Dislivello totale: 123 m

Quota fondo: 500 m

Ingresso principale

Data esecuzione posizione: 31/12/1999

Presenza targhetta: Si

Area geografica: Prealpi Giulie

Comune: Lusevera

Area provinciale: Udine

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale

Lat. WGS84: 46,25265321

Lon. WGS84: 13,28697806

Est RDN2008/UTM 33N: 367962.603

Nord RDN2008/UTM 33N: 5123545.707

Quota ingresso (s.l.m.): 623 m

Geologia e Geomorfologia


Caratteri fisiografici

Ubicazione: Prealpi Giulie

Area carsica: Lusevera (C)

Morfologia: altopiano

Geomorfologia: ripiano – terrazzo

Idrologia: corso d'acqua perenne (attuale)

Contesto attuale: prativo/arbustivo

Distanza dal mare: >10.000 m

Distanza da fonte d'acqua: <500 m

Note caratteri fisiografici:
Cavità complessa che si sviluppa in un bancone carbonatico nel flysch cenozoico

Caratteri interni

Andamento: Tratti verticali e orizzontali alternati

Pozzi: Sì

Planimetria: articolata: più vani

Ampiezza piano calpestabile: m

Grotta turistica: No

Concrezionamento: significativo

Acqua interna: Sì

Note caratteri interni:

Ingressi


Ingresso 1

Lat. WGS84: 46,25265321

Lon. WGS84: 13,28697806

Quota ingresso: 623 m s.l.m.

Ingresso 2

Lat. WGS84: 46,252686016249

Lon. WGS84: 13,287189770592

Quota ingresso: 607 m s.l.m.

Ingresso 3

Lat. WGS84: 46,252267734135

Lon. WGS84: 13,28690439743

Quota ingresso: 611 m s.l.m.

Archeologia


Data

1957

Autore

Circolo Speleologico e Idrologico Friulano

Conservati

Si

Pubblicati

Si

Note

Rinvenimenti occasionali nel corso del 1957.

Indagine

Tipologia di indagine: recupero

Stratigrafia: no

Area indagine: parziale

Cronologia: Pleistocene-Olocene

Materiali

Paleontologici: resti faunistici riferibili a: Marmota marmota, Meles meles, Myoxus glis, Ovis vel Capra, Bos taurus (bue), Carnivori indet., Mammiferi indet., Chirotteri indet., Microvertebrati indet.

Bibliografia: Dalla Vecchia 2008; Bon et alii 1991; Bressan 1987a.

Depositi materiale

Situazione dei materiali: conservati

Denominazione deposito: Museo Friulano di Storia Naturale

Indirizzo deposito: via Sabbadini n. 22-32, 33100-Udine

Note

In Bon et alii (1991, p. 212) tale complesso faunistico viene erroneamente attribuito al solo Pleistocene.

Descrizione e rilievo


Breve descrizione del percorso d'accesso

La grotta Doviza si apre sul fianco occidentale della Valle Tapotcletia, con due bocche poco discoste ed alte una trentina di metri sul fondovalle.
il terzo ingresso è stato recentemente individuato poche decine di metri più a Sud, in direzione di Borgo viganti

Descrizione dei vani interni della cavità

La grotta Doviza è una delle più lunghe grotte del Friuli e certamente una delle prime esplorate.
Conosciuta con il nome di grotta di Villanuova, dal paese omonimo nei cui pressi si apre, dovette cedere questo appellativo e tornare al nome indigeno allorchè, nel 1925, venne scoperta la vicina ed estesa grotta Nuova di Villanova (N.323 Fr).
La grotta Doviza si apre sul fianco occidentale della Valle Tapotcletia, con due bocche poco discoste ed alte una trentina di metri sul fondovalle. Le gallerie che si originano dai due ingressi si riuniscono in un unico canale dopo circa duecento metri di percorso. Più oltre la galleria continua sempre abbastanza stretta, ma con frequenti saloni che ne interrompono la continuità, ed è percorsa da un torrentello che si getta in un sifone. Altri quattro torrentelli, provenienti da altrettante gallerie, si gettano nel sifone finale che è anche il punto più profondo della cavità.
La grotta Doviza, o grotta di Villanuova, detenne per parecchi decenni il primato delle cavità più lunghe d'Italia.
Negli anni settanta è stata eseguita una revisione planimetrica completa della grotta nelle sue parti già conosciute, tranne il ramo che parte dalla sala "e", con direzione prima Est e poi Nord, che è stato tracciato come ramo stimato nel rilievo allegato. L'esplorazione di questo ramo, nel periodo della revisione, era impedita dall'acqua che ne riempiva totalmente
l'ingresso. Il ramo risulta esser già stato rilevato da R. Moro al 25-26 settembre 1971.

Per la descrizione dei rami vedi la sezione "Rami\Pozzi"

Rilievo Pianta 13/07/2013

Grotta Doviza

Rilievo Sezione 13/07/2013

Grotta Doviza

Bibliografia

Bibliografia Speleologica del Friuli
Guidi P. (a cura di)
Circolo Speleologico e Idrologico Friulano, Provincia di Udine (1997)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nel capitolo "Antropospeleologia", uno specifico paragrafo, a cura di Muscio, viene riservato alla discussione dei dati bibliografici disponibili in letteratura in merito alle ricerche speleologiche in cavità del Friuli associate ad evidenze di tipo paletnologico e/o paleontologico. I titoli recensiti vengono forniti secondo un elenco analitico per autore, composto di 194 voci in totale, che riprende e aggiorna il precedente lavoro bibliografico redatto da Guidi (1973). Di ciascuna voce bibliografica vengono forniti: brevi indicazioni sulle evidenze (paletnologiche e/o paleontologiche) più significative emerse, note riassuntive dei principali argomenti trattati, indicazione degli specifici contesti in grotta menzionati, citati secondo il numero identificativo del Catasto Grotte del Friuli (sigla Fr).

Grotte di interesse paleontologico e paletnologico in Friuli: stato delle conoscenze e risultati preliminari della revisione di alcuni materiali
Maddaleni P.
Museo Friulano di Storia Naturale (2017)
Collocazione: Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 38: 85-120, Udine

Link: http://www.civicimuseiudine.it/images/MFSN/Gortania/Gortania_38_GPP/G38_GPP05_Maddaleni_Grotte-interesse-paletnologico-Friuli.pdf

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nel contributo viene offerta una prima revisione sistematica dei dati disponibili per le circa 50 principali cavità di interesse paleontologico e paletnologico attestate in Friuli. Alla ricchezza dei siti (grotte e ripari) presenti in tale comparto territoriale contraddistinto da una peculiare conformazione geologica, si associa una disomogenea e talora lacunosa disponibilità di dati, a volte inediti e spesso giunti a noi privi dei necessari riferimenti contestuali oltre che di datazioni radiometriche, in quanto frutto di ricerche datate, svoltesi a partire dalla fine dell’Ottocento-primi del Novecento. Se nella maggior parte dei casi l’inquadramento crono-culturale dei siti può oggi basarsi solo sull’analisi tipologica dei materiali a noi giunti (ceramica, industria litica in primis), casi-studio di particolare interesse sono rappresentati dal Riparo di Biarzo, Grotta di Cladrecis e alcune cavità dell’Altopiano di Pradis (Grotta del Clusantin, Grotta del Rio Secco) oggetto in anni recenti di scavi sistematici e studi post-scavo multidisciplinari. Nel contributo l’avvio della revisione della bibliografia e dell’analisi delle collezioni di materiali conservati presso diversi Istituzioni (Museo Friulano di Storia Naturale e Circolo Speleologico e Idrologico Friulano) viene inteso quale primo passo di progetto di più ampia portata focalizzato sullo studio delle grotte in Friuli che dovrà necessariamente prevedere anche la programmazione di nuove ricerche sul territorio. Nella parte conclusiva del lavoro viene fornito anche un elenco delle cavità che hanno restituito solo reperti faunistici olocenici.

Catalogo dei reperti ossei della Sezione Paletnologica-Antropologica del Museo Friulano di Storia Naturale
Bressan F.
Museo Friulano di Storia Naturale (1987)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Catalogo analitico dei reperti osteologici presenti nelle collezioni museali, suddivisi in base alla località di provenienza e alla relativa specie di appartenenza. Numerose sono le località in grotta comprese nello studio, oggetto di indagini da parte del Circolo Speleologico e Idrologico Friulano sin dalla fine dell'Ottocento. Nelle premesse introduttive si sottolineano le gravi lacune documentarie che contraddistinguono i vari repertori faunistic, giunti in museo privi di dati contestuali e stratigrafici a causa della natura non sistematica delle indagini di scavo al tempo condotte.

Insediamenti preistorici nelle grotte delle Valli del Natisone
Bressan F.
Memorie dell'Istituto Italiano di Speleologia. Circolo Speleologico e Idrologico Friulano, Provincia di Udine (1997)
Collocazione: In: Muscio G. (a cura di), Il Fenomeno carsico delle Valli del Natisone (Prealpi Giulie - Friuli), s.2, 9: 15-20, Udine

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nell'articolo vengono passati in rassegna i più significativi siti preistorici in cavità delle Valli del Natisone, con particolare riferimentio a quelli "storici" scoperti dai soci del Circolo Speleologico e Idrologico Friulano nei primi anni del Novecento, i cui materiali sono in più casi divenuti l'oggetto di studi di revisione da parte dello stesso A.. Ampio risalto viene inoltre riservato al Riparo di Biarzo, il solo sito ad essere stato oggetto di scavi stratigrafici in tempi più recenti. Nella parte terminale dell'articolo viene fornito un elenco dei siti in grotta che hanno restituito resti faunistici.

Oltre un secolo di ricerca archeo-paleontologica del Circolo Speleologico e Idrologico Friulano
Paolo Maddaleni
Circolo speleologico e idrologico friulano (2018)
Collocazione: Mondo Sotterraneo, n.s. 42 (1-2): 55-82, Udine

Link: http://www.csif.it/easynet/Archivi/CSIF/Pdf/0000/263.PDF

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nel contributo si offre una sintesi della storia delle ricerca svolte dal Circolo Speleologico e Idrologico Friulano in oltre un secolo di attività nei siti in grotta di interesse paletnologico/paleontologico del Friuli, con particolare riferimento al settore delle Prealpi Giulie. Nel Catalogo dei siti citati nel testo vengono fornite, in ordine cronologico, le informazioni storiche e bibliografiche disponibili per ciascun contesto, anche corredate da illustrazioni di documenti o foto originali, con rimandi ad altro contributo (Maddaleni 2017) per l’approfondimento degli aspetti propriamente paletnologici e paleontologici in essi rilevati. Nell'ultima parte del lavoro sono raccolte informazioni relative ad altri siti di ambito sia regionale (tra cui l'Ipogeo celtico di Cividale) che extraregionale, divenuti negli anni oggetto delle ricerche del Circolo Speleologico udinese.

Vertebrati fossili del Friuli. 450 milioni di anni di evoluzione.
Dalla Vecchia F. M
Museo Friulano di Storia Naturale. Pubblicazioni (2008)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nel Volume è presente un excursus sulla storia dei vertebrati del Quaternario (Olocene escluso) in Friuli, condotto sulla base di precedenti studi disponibili in letteratura. L'A. in riferimento alle associazioni di vertebrati pleistocenici (Pleistocene Superiore) rinvenute in numerosi contesti in grotta del territorio friulano, sottolinea come la valenza scientifica delle stesse risulti spesso inficiata dall'assenza dei dati stratigrafici di provenienza, non sistematicamente registrati nel corso dei primi scavi effettuati tra Otto- e Novecento ma anche in anni più recenti (es. Grotte Verdi di Pradis). Al polo opposto si pongono i dati disponibili per alcuni contesti oggetto di indagini di scavo stratigrafiche approfondite, quali la Grotta del Rio Secco e la Grotta del Clusantin (Altopiano di Pradis) e il Riparo di Biarzo (Valli del Natisone). Particolarmente diffusa tra le specie rinvenute nei siti ipogei appare l’Orso delle Caverne (Ursus spelaeus), che in uno specifico caso (Abisso di Viganti: materiali andati dispersi dopo la rotta di Caporetto) appare in associazione con il ghiottone (Gulo gulo), animale non comune indicatore della presenza al tempo di un clima rigido e di un ambiente di tundra. Si segnala che la cavità indicata nel testo come Mala Jama corrisponde alla Mala Pec (materiali in deposito presso il Museo Friulano di Storia Naturale).

I giacimenti quaternari di vertebrati fossili nell'Italia nord-orientale
Bon M., Piccoli G., Sala B. (1991)
Collocazione: Memorie di Scienze Geologiche, 43: 185-231, Padova

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Catalogo ragionato dei vertebrati fossili del Quaternario dell'Italia nord-orientale (Tre Venezie). Dei numerosi siti friulani compresi nello studio, alcuni vengono ampiamente discussi (Pleistocene Superiore: Grotte Verdi di Pradis, Velika Jama; Olocene Antico: Riparo di Biarzo), altri solo brevemente menzionati tra i "Rinvenimenti minori".


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