Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta di Padriciano
Nome principale sloveno: Pečina pri Salcerju
Numero catasto: 1
Numero catasto locale: 12VG
Numero totale ingressi: 2
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 744 m
Profondità: 242 m
Dislivello totale: 242 m
Quota fondo: 123 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 26/10/2019
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Trieste Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,65010155 Lon. WGS84: 13,83490027 Est RDN2008/UTM 33N: 409216.796 Nord RDN2008/UTM 33N: 5055832.66 Quota ingresso: 365 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Geomorfologia: versante Contesto attuale: boschivo Distanza dal mare: 1000-5000 m Distanza da fonte d'acqua: >1000 m Note caratteri fisiografici:
La cavità si apre in mezzo agli alberi in un tratto suborizzontale.
Caratteri interni
Andamento: Tratti verticali e orizzontali alternati
Pozzi: Sì
Planimetria: articolata: più vani
Ampiezza piano calpestabile: 400 circa m
Tipologia terreno calpestabile: depositi di crollo antichi e/o concrezioni
Crolli recenti: No
Cavità attrezzata: Sì Grotta turistica: No Concrezionamento: significativo Acqua interna: Sì Note caratteri interni:
La cavità è articolata, a più vani, ma solo l'ampia galleria iniziale è usufruibile.
Ingressi
Ingresso 1
Note per Accessibilità: Chiavi presso Societa' Alpina delle Giulie
Lat. WGS84: 45,65010155
Lon. WGS84: 13,83490027
Quota ingresso: 365 m s.l.m.
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Ingresso 2
Lat. WGS84: 45,65007963
Lon. WGS84: 13,83504529
Quota ingresso: 365 m s.l.m.
Morfologia: fondovalle
Archeologia
Data
?Autore
?Conservati
NoPubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Settore: Primo tratto della galleria iniziale
Cronologia: Età romana?
Materiali
Metallici: monete non determinate
Bibliografia: Gherlizza, Halupca 1988; Durigon 1999
Note
Le monete sarebbero state raccolte in superficie da ignoti.Descrizione e rilievo
Descrizione dei vani interni della cavità
Dalle numerose sigle e date scritte in alcuni tratti della grotta si rileva che le prime ricognizioni risalgono agli inizi del secolo scorso, ma si ignora quando venne raggiunto il fondo della cavità, che fu forse toccato da Lindner o Svetina attorno al 1839. Risalgono senz'altro a quell'epoca i manufatti tuttora visibili in vari punti, in particolare i gradini scavati nella concrezione per agevolare il superamento di scivoli e piccole risalite; anche il cunicolo disagevole e fangoso al fondo della grotta appare in molti tratti ampliato o addirittura vuotato dall'argilla che l'ostruiva.
La grotta è attualmente chiusa da una cancellata in quanto la Società Alpina delle Giulie, che ha ottenuto l'affittanza del terreno, vi ha installato numerosi strumenti atti a rilevare alcune caratteristiche del clima sotterraneo.
Nel 2003 varie prove con fumogeni nella parte finale della cavità hanno permesso di individuare un nuovo cunicolo, aperto con lavoro di scavo, che conduce sotto una frana. In prossimità di quest'ultima si sente in lontananza un vago rumore di scorrimento.
Bibliografia
Mario Galli (1991)
Collocazione: in Atti del Simposio Int. sulla Protostoria della Speleologia, Città di Castello, sett. 1991: 105-111
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Carlo Finocchiaro (1971)
Biblioteca del CSR
Collocazione: in Enciclopedia Monografica della Regione F.V.G., 1: 173-190
Categorie: Antropospeleologia, Geospeleologia e carsismo
Indici: Aree carsiche, Geomorfologia e speleogenesi, Archeologia
Keyword: carsismo, geomorfologia, Padriciano
descrizione morfologica della grotta e della sua storia