930 | Fessura del Vento
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Fessura del Vento
Numero catasto: 930
Numero catasto locale: 4139VG
Numero totale ingressi: 2
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 31/07/2011
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: San Dorligo della Valle / Dolina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,61915143568 Lon. WGS84: 13,880925505489 Est RDN2008/UTM 33N: 412755 Nord RDN2008/UTM 33N: 5052343 Quota ingresso: 295 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 2626 m
Dislivello positivo: 5 m
Profondità: 138 m
Dislivello totale: 143 m
Quota fondo: 157 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta si apre a 250 m dal casello dell'ex linea ferroviaria della Val Rosandra, verso S. Elia, alla base della parete che scende dal Monte Stena.
Descrizione dei vani interni della cavità
"Ramo Principale": il primo ingresso della cavità (punto 0 del rilievo) dà accesso ad un cunicolo in forte pendenza, lungo pressappoco 35 m, dalla base del quale si entra in una sala, lunga una ventina di metri, che, superato un masso di crollo, immette nella galleria principale. Superato il punto in cui si apre un pozzo cieco di 9 m, per procedere è necessario aggirare una serie di brevi salti che conducono al "Ramo Discendente" (punto 6 ). Si supera quindi, sulla sinistra, un masso di notevoli dimensioni al di sopra del quale inizia il "Ramo dell'Infanzia" (punto 1). Superato un passaggio basso, si giunge in una caverna che si collega, tramite una risalita, con il "Ramo dell'Infanzia" (punto 2) e, per mezzo di un pozzetto, con il "Ramo Discendente" (punto 7). Proseguendo nel "Ramo Principale" (in direzione W si apre l'imbocco per il "Ramo Adolfo" (punto 3) ) e superati 4 m in discesa e 10 m in risalita, tramite una strettoia si arriva sopra un pozzo di 12 m che conduce ad un ampia caverna chiamata "Caverna Bella". Scendendo il pozzo per tutta la sua lunghezza si raggiunge il "Ramo Nord" (punto 4 - punto 8).
dalla "Caverna Bella" (punto 8) una risalita di circa 20 m permette di raggiungere una finestra dalla quale si diramano tre diverse vie.
La prima (punto 5) porta ad una caverna sovrastante la "Caverna Bella", la seconda (punto 8) al "Ramo Nord", la terza conduce sul fondo della cavità ed è riconoscibile per la caratteristica sezione efforativa con numerosissime evorsioni presenti sulla volta (Semeraro 1967). Da questo punto tramite la "Galleria delle Evorsioni" e la "Galleria Ellissoidale", entrambe in forte pendenza, si raggiunge il "Passaggio Sifonante" (punto 10), lungo circa 5 m. Una volta superato tale passaggio e seguendo il corso del ruscelletto si perviene in una sala, dalla quale si possono seguire due vie distinte che conducono entrambe nella "Caverna Terminale". La prima via è percorribile solamente in periodi di grande siccità a causa di un sifone; la seconda invece è superabile con maggior facilità. E' necessario arrampicarsi per una colata calcitica di circa 20 m, fino ad incontrarne una successiva, sulla destra, di 25 m in ripida discesa; si è giunti perciò nella "Caverna Terminale", a 133 m di profondità.
l'imbocco del "Ramo dell'Infanzia" (punto 1) è posto esattamente al di sopra dei pozzi che conducono al "Ramo Discendente". Completata l'arrampicata di 18 m su di un masso, si imbocca un breve meandro che porta alla prima caverna; da questa, discendendo un pozzo, si sbocca nuovamente nel "Ramo Principale" (punto 2). Per proseguire nella visita al ramo, si dovrà affrontare una seconda arrampicata di 12 m, attuabile solamente con l'aiuto di una staffa. Sulla sommità della colata posta a destra, superata l'arrampicata, ci si trova in presenza di un breve sistema di gallerie, al termine delle quali si apre una strettoia impraticabile; sulla sinistra, invece, percorrendo un meandro, si giunge ad una sala magnificamente ornata da un gran numero di fragilissimi cannelli, particolarmente lunghi. Da questa si può procedere poi in due diverse direzioni: procedendo in direzione NNE, dopo 30 m la caverna si interrompe con un ampio camino; in direzione W uno stretto cunicolo conduce ad una strettoia che è stata allargata. Continuando nell'esplorazione, dalla strettoia si sbocca in una caverna ricca di concrezioni; qui si trova un pozzo che riporta all'apice della seconda arrampicata. Attraverso una grande sala, raggiungibile tramite una colata, si continua nella salita fino ad un'ultima sala posta all'altezza di 5 m dall'ingresso superiore, caratterizzata da ampie colate di tri idro calcite.
Riprendendo l'esplorazione da questa caverna si notano diversi meandri paralleli e confluenti tutti nel medesimo luogo. Attraversando un breve pozzo che si apre verso E, ci si può avventurare in un altro meandro di 30 m, alla fine del quale si giunge alla base di un camino cieco. Prima di proseguire per il meandro, è possibile effettuare un'arrampicata di circa 10 m, fino a raggiungere, tramite una strettoia molto ardua da superare, una ennesima caverna. Qui, le numerose radici pendenti dal soffitto ed il gran numero di insetti ritrovati, hanno rivelato che ci si trovava a pochi metri dalla superficie e infatti, a quota 350 m s.l.m. dopo quattro giorni di scavo, si è aperto il secondo ingresso della cavità (punto 16).
l'imbocco del ramo è situato sul "Ramo Principale" (punto 3) immediatamente prima di un salto di 4 m. Per visitare il ramo, è necessario discendere due pozzi, uno di circa 8 m e l'altro di 6 m. Sceso quest'ultimo, si aprono due vie che si congiungono poi all'entrata di una sala, oltrepassata la quale si arriva nella "Caverna Adolfo". In questa caverna, durante i periodi di pioggia si formano alcuni laghetti caratteristici. Senza scendere verso la caverna e tenendosi alti, si arriva alla base di uno scivolo, la salita del quale è facilitata da un'ampia fenditura. Procedendo si arriva, superato un pozzetto di 5 m, ad un'altra serie di meandrini e cavernette. Al di sopra del pozzo d'ingresso al "Ramo Adolfo" (punto 3) è possibile traversare fino a raggiungere una finestra da cui si dipartono due meandrini che portano nuovamente nella caverna antecedente alla "Adolfo" (punto A - punto B).
per visitare questo ramo, si possono seguire due vie distinte: la prima (punto 6) si apre sul "Ramo Principale", immediatamente prima del "Ramo dell'Infanzia", la seconda (punto 7) ha l'imbocco sotto il secondo punto di collegamento tra i due rami sopra citati (punto 2).
Queste due diramazioni si collegano entrambe alla base di un grande scivolo di fango al di sotto del quale si aprono i due pozzetti conducenti al "Ramo dei Laghi" (punto 11). Un pozzetto di 5 m (punto 12), invece, costituisce il congiungimento con il "Ramo del Lago Azzurro".
si perviene a questa diramazione del "Ramo Discendente" (punto 12) tramite un pozzetto di 5 m arrampicabile con molta semplicità. Da qui, dopo un ulteriore salto di un paio di metri, si arriva all'ultimo pozzo di 10 m; sceso pure quest'ultimo, si raggiunge un lago situato ad una profondità di 125 m.
disceso un pozzo di 13 m, posto sul "Ramo Discendente" (punto 11) si arriva direttamente sul primo lago da dove l'esplorazione può venire eseguita solamente con un canotto. In direzione N, quando i laghi sono in un periodo di magra, si può percorrere un cunicolo, quasi interamente allagato che conduce al "Ramo Nord" (punto 15). Qui la profondità massima dall'ingresso superiore è di 104 m.
per effettuare l'esplorazione di codesto ramo è necessario scendere due pozzi successivi (punto 4) uno di 18 m ed uno di 24, che portano ad un' ampia caverna dalla quale, tramite un passaggio alto, si imbocca la "Galleria a Pressione" (punto 13). Tale galleria conduce a sua volta al fiumiciattolo del "Ramo Terminale" (dal punto 9 al punto 14). Percorrendo all'indietro il corso sotterraneo del torrente, si sbocca in una cavernetta, sovrastata da un camino, che comunica con il "Ramo Terminale" (punto 8). Oltre questo punto, attraverso un passaggio sifonante si sbocca al "Ramo dei Laghi" (punto 15).