7591 | Grotta Virgilio
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta Virgilio
Numero catasto: 7591
Numero catasto locale: 6472VG
Numero totale ingressi: 2
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 02/04/2011
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Trieste
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale
Lat. WGS84: 45,71746376
Lon. WGS84: 13,72243463
Est RDN2008/UTM 33N: 400573.053
Nord RDN2008/UTM 33N: 5063450.202
Quota ingresso: 235 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 311 m
Sviluppo spaziale: 398 m
Profondità: 48 m
Dislivello totale: 48 m
Quota fondo: 187 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
I due ingressi della cavità si aprono nella pineta che digrada dal Monte San Primo a Campo Sacro. Il primo, scoperto nel 1987, si trova ad una ventina di metri ad est dalla Grotta del Bersaglio Militare (499/1778 VG), il secondo, aperto nel 2010, si apre in un fondo privato denominato dolina Sardoc.
Descrizione dei vani interni della cavità
Dall'ingresso vecchio o ingresso del Bersaglio (punto 1), dimensione di 0,4 x 0,7 metri, si scende per uno stretto ed inclinato cunicolo: i primi 6 metri, al momento del ritrovamento, erano quasi totalmente riempiti da terra e detriti. Superate due strettoie (punti 3 e 5), ora oltrepassabili anche con l'attrezzatura, si arriva, dopo una discesa in arrampicata di 4 metri nella prima sala (punto 8) adorna di concrezioni.
Da qui dipartono quattro prosecuzioni.
La più breve, un cunicolo riccamente concrezionato in direzione NO, arriva a qualche metro dalla vicina 1778 VG (punti c1 – c4).
Una stretta galleria discendente in direzione sud (punti b1 –b4), ingombra di detriti, porta an un pozzetto di 7 metri (punto b5) circa disceso un'unica volta nel 1988 per le esigue dimensioni dell'imbocco.
Il ramo dell'Ammore (punti a1 – a19) si sviluppa in direzione est. Dopo un breve cunicolo e superata la strettoia del punto a3, una serie di piccoli vani fortemente concrezionati portano all'ultima stanzetta dal fondo argilloso (punto 18).
Nel 1990 è stata sentita una notevole corrente d'aria tra i detriti in piccola galleria ascendente (punto 14) e dopo un lavoro di disostruzione condotto sono stati scesi 2 pozzi da 5 e da 9 metri (punto 15 e 18). Da questo punto parte un bellissimo meandro lungo oltre 60 metri (dal punto 20 al punto 41) con altezze che possono raggiungere in alcuni punti i 12 metri. Alcune prosecuzioni laterali (punti d1 –d4, d6 –d10, 36 e 37) interrompono la linearità del meandro creando vani di dimensioni più importanti. Superata una risalita di 7 metri e disceso un pozzo di 5 si giunge ad un sistema di gallerie discendenti (punti e1 – e9) con un pozzetto da 4 e da 3 metri sul fondo del quale è stato rinvenuto lo scheletro di un grosso roditore. Attualmente queste gallerie sono parzialmente obliterate dai detriti prodotti dallo scavo (2010) nel punto 45 che ha consentito di svuotare parzialmente i passaggi ed i vani dei punti 47 – 49. Dal punto 48 diparte un breve ramo (punti f1-f6) che è caratterizzato dall'arrivo di due pozzi riempiti da detrito parzialmente cementato.
Se in precedenza armato, si può uscire dalla seconda uscita recentemente scoperta, risalendo il pozzo di 15 metri (ingresso Sardoc – punto 51).