731 | Grotta della Fornace
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta della Fornace
Nome principale sloveno: Jepavkna jama
Numero catasto: 731
Numero catasto locale: 3913VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 31/08/2001
Affidabilità posizione: 3º gruppo riposizionamento regionale GPS (2001)
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,75205024 Lon. WGS84: 13,69822087 Est RDN2008/UTM 33N: 398751.148 Nord RDN2008/UTM 33N: 5067323.166 Quota ingresso (s.l.m.): 212 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 450 m
Profondità: 61 m
Dislivello totale: 61 m
Quota fondo: 151 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Il vasto ingresso della grotta si apre in una bella posizione panoramica, sul versante meridionale di una collina, ed è delimitato da affioramenti calcarei minutamente incisi.
Descrizione dei vani interni della cavità
Ad Aurisina, questa cavità era conosciuta da tempo con il nome di Grotta degli Austriaci, per quanto non vi si siano riscontate tracce di adattamenti bellici, frequenti invece in grotte vicine.
Nel 1963, durante un sopralluogo per la revisione del rilievo, venne individuata e forzata una strettoia che chiudeva il ramo Ovest, oltre la quale si scoperse una successione di vaste caverne ricche di concrezioni.
La cavità assunse così un maggior valore, sia per la sua considerevole lunghezza, che la pone tra le più estese del Carso triestino, sia per il fatto che, in certi punti, sono ancora chiaramente visibili le tracce di un antico alveo sotterraneo. Purtroppo, a pochi mesi dalla scoperta delle nuove diramazioni, molte tra le più belle concrezioni calcitiche furono asportate o danneggiate.
La nuova diramazione si trova nella parte terminale del ramo vecchio. Un paziente lavoro di scavo ha permesso di allungare, seppure in maniera breve, lo sviluppo di questa già estesa cavità, con la scoperta di un proseguimento ascendente, lungo una quindicina di metri, piuttosto angusto e franoso, che termina in un piccolo vano, molto irregolare ed accidentato, ostruito da materiale di frana concrezionato. La nuova diramazione però, nonostante i lavori di disostruzione effettuati, non prosegue ulteriormente.