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Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




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504 | Grotta delle Porte di Ferro


100m 500m 1000m
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Nomi e numeri catastali Scopritori Ingressi Morfometria Descrizione Rami/Pozzi Rilievi Planimetria Idrogeologia Meteorologia ipogea Ghiaccio/Neve Rifiuti Danneggiamenti Pericoli Geologia Biologia Aspetti culturali Vincoli Immagini Bibliografia Agenda Altri files Archivio storico

Nome principale: Grotta delle Porte di Ferro

Nome principale sloveno: Železni prton

Numero catasto: 504

Numero catasto locale: 3027VG

Numero totale ingressi: 1

Data primo accatastamento: 01/01/1969


Altri nomi

Železna jama

Non sono presenti informazioni

  • Ingresso 1

Descrizione ingresso

Numero ingresso: 1

Nome ingresso: Ingresso 1

Ingresso principale: Si

Stato ingresso: Agibile

Dimensione stimata ingresso: 2 x 2 m

Tipo ingresso: Orizzontale

Morfologia ingresso: Galleria

Pericoli all'accesso: In parete

Limitazioni: Altro (vedi descrizione)

Accessibilità: Libera

Data di accatastamento: 25/07/2012


Targhettatura

Presenza targhetta: Si

Sigla targhetta: 504

Data targhettatura: 05/12/2019

Gruppo targhettatura: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Campagna targhettatura: 2019


Località

Comune: San Dorligo della Valle / Dolina

Area geografica: Carso Triestino

Area provinciale: Trieste

Tipo carta: 1:5.000

Carta CTRN 1:5.000: 110152 - Draga Sant’Elia


Rilevamento posizione

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS

Tipo posizione: Aggiornamento Posizione

Tipo coordinate rilevate: Geografiche WGS84

Latitudine: 45,618296

Longitudine: 13,883303

Lat. WGS84: 45,618296

Lon. WGS84: 13,883303

Est RDN2008/UTM 33N: 412939,029

Nord RDN2008/UTM 33N: 5052245,377

Storico posizioni

Storico posizioni







Data esecuzione posizione: 05/12/2019

Quota ingresso (s.l.m.): 395 m

Metodo rilevamento quota: Cartografico

Carta utilizzata: 1:5.000

Note rilevamento quota: 392 m - Quota altimetrica

Affidabilità posizione: Corretto


Autori della posizione

Autore: Gianni Cergol

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 28 m

Profondità: 8 m

Dislivello totale: 8 m

Quota fondo: 387 m

Andamento cavità: Semplice orizzontale


Stato della cavità

Grotta turistica: No

Meteorologia ipogea

Non sono presenti informazioni

Danneggiamenti


Non sono presenti informazioni

Geologia

fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000

Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati

Ambiente: Depositi di piattaforma

Età: Paleocene - Eocene inf.

Formazione: Liburnico: Vreme e Cosina


Note geologiche

Si tratta di una condotta a sezione subcircolare che si apre a quota 405 metri sulle pareti verticali del monte Stena, proprio sopra la grotta delle Gallerie (290/420 VG). È impostata lungo una discontinuità orientata NE - SW immergente di 45° verso NW. Impronte di corrente sulle pareti indicano un antico deflusso idrico verso NE.
(Tratto da POTLECA M., 1997 – Carsogenesi della Val Rosandra. Tesi di Laurea inedita)

Aspetti culturali

archeologico/paleontologico


Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche

Vincoli

Vincolo paesaggistico: Segnalata alla Regione per futura tutela

  • Principale

Nome ramo: Principale

Numero ramo:

Descrizione ramo:

Ramo attivo: No


Pozzo/risalita/scivolo

Tipo Dislivello Nome
Pozzo 4,5 m

Breve descrizione del percorso d'accesso

La cavità si apre in una posizione stupenda, sulla grande parete rocciosa che dalla Grotta delle Gallerie (290/420VG) si eleva fino all'altopiano di S.Lorenzo ed infatti, dal suo ingresso, è possibile ammirare un vastissimo e splendido panorama.
Per raggiungerla è opportuno osservare attentamente dal basso la posizione dell'imbocco, il quale altrimenti sarebbe difficilmente individuabile, data la complessa struttura del versante. L'accesso richiede molta prudenza soprattutto nell'ultimo tratto, costituito da una cengia ascendente, di fianco alla quale la parete strapiomba: è un breve percorso, ma la grande esposizione nel vuoto consiglia, per sicurezza, l'utilizzo di una corda non solo alle persone meno esperte.

Descrizione dei vani interni della cavità

L'ingresso è rappresentato da un foro ovale, non molto ampio, dal quale inizia una galleria rettilinea, di modeste dimensioni, lungo la quale la volta è segnata da sinuosità e dalla corrosione; nella concavità del suo pavimento roccioso si notano scarsi depositi di terra, i quali aumentano gradatamente il loro spessore verso la parte terminale della grotta. Qui il suolo scoscende bruscamente in corrispondenza di un grande scavo, iniziato dal Battaglia e continuato in varie epoche da ricercatori privati; sopra di esso la volta si eleva in un alto camino inclinato. Sul fondo della fossa si apre, nella parete, uno stretto passaggio che è l'inizio di un breve salto, alla base del quale vi è un ultimo vano, dove è stata scaricata la terra di scarto dello scavo sopra citato.
La cavità è interessante non solo per il suo deposito preistorico, il quale ha fornito reperti analoghi a quelli della sottostante e più nota Grotta delle Gallerie, ma anche per un singolare adattamento subito dal suo ingresso: esso infatti ha una forma molto regolare, ovale, con l'asse inclinato di circa 45° e presenta sul lato orientale una serie di incavi, alcuni dei quali cilindrici, scavati nel calcare; dalla parete opposta si osservano invece tracce di intonaco di cocciopesto, che la patina del tempo confonde ormai con la roccia. Da questi segni, e da resti fittili trovati nella cavità, è stato possibile dedurre che la stessa fosse stata adibita, in epoca tardo romana, a postazione militare di vedetta, per la sua particolare posizione dominante e che l'imbocco sia stato munito di una solida porta, i cui cardini erano posti appunto negli incavi, tutt'oggi visibili. A suffragare tale ipotesi, si nota inoltre un piccolo rialzo del suolo con la superficie molto levigata, che richiama perciò l'immagine suggestiva delle scolte che qui sedute sorvegliavano il territorio circostante.

  • 10/10/1967
  • 01/01/1933
  • Poligonale/3D

Data rilievo: 10/10/1967

Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo


Autori del rilievo

Autore: Dario Marini

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Miro Skabar

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan


File rilievi presenti

Tipo file rilievo: Pianta e sezione

File del rilievo Scarica rilievo

Scarica rilievo originale

Data rilievo: 01/01/1933

Tipo rilievo: Primo rilievo

Precisione rilievo: 0


Autori del rilievo

Autore: Raffaello Battaglia


File rilievi presenti

Tipo file rilievo: Pianta e sezione

Scala rilievo: 1:200

Note rilievo: Archivio Catasto Storico C.G.E.B.

File del rilievo Scarica rilievo

Scarica rilievo originale

Planimetria georiferita

La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilievi

Nome immagine

Data dello scatto: 16/02/2024

Didascalia: Ingresso

Autore foto: Paolo Zugna

Gruppo di appartenenza: AXXXO - Associazione XXX Ottobre

Descrizione: Ingresso

Nome immagine

Data dello scatto: 16/02/2024

Didascalia: Interno

Autore foto: Paolo Zugna

Gruppo di appartenenza: AXXXO - Associazione XXX Ottobre

Descrizione: Ingresso visto dall'interno

Nome immagine

Data dello scatto: 16/02/2024

Didascalia: Interno

Autore foto: Paolo Zugna

Gruppo di appartenenza: AXXXO - Associazione XXX Ottobre

Descrizione: Interno, guardando verso l'ingresso

Nome immagine

Data dello scatto: 16/02/2024

Didascalia: Interno

Autore foto: Paolo Zugna

Gruppo di appartenenza: AXXXO - Associazione XXX Ottobre

Descrizione: Sul fondo della cavità, pozzetto armato con corda fissa

Nome immagine

Data dello scatto: 05/12/2019

Didascalia: Targhetta o numero identificativo

Autore foto: Gianni Cergol

Gruppo di appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Nome immagine

Data dello scatto: 05/12/2019

Didascalia: Ingresso con numero identificativo

Autore foto: Gianni Cergol

Gruppo di appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Nome immagine

Data dello scatto: 05/12/2019

Didascalia: Esterno

Autore foto: Gianni Cergol

Gruppo di appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Nome immagine

Data dello scatto: 05/12/2019

Didascalia: Esterno

Autore foto: Gianni Cergol

Gruppo di appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Descrizione: Panoramica con posizioni delle grotte

Nome immagine

Data dello scatto: 05/12/2019

Didascalia: Targhetta o numero identificativo

Autore foto: Gianni Cergol

Gruppo di appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Bibliografia

Val Rosandra Dolina Glinscice. Guida alla sua storia e ai suoi piccoli segreti
Maurizio Radacich
Italo Svevo (2009)
Biblioteca del CSR

Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica

Indici: Archeologia, Guide e narrativa, Leggende, folklore, culto

Keyword: Porte, Vedetta, Archeologia


Motivo della denominazione della grotta, ritrovamenti archeologici.

Grotta delle Porte di Ferro
Betic A.
Fonti e Studi per la storia della Venezia Giulia. Serie seconda: Studi. Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia (2013)
Collocazione: In: Schede di Sito. Càssola Guida P., Montagnari Kokelj E. (a cura di): Raffaello Battaglia e la Collezione paletnologica dell’Università di Padova. I. Nuovi contributi alla conoscenza della Preistoria del Carso, 22: 189-195, Trieste

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Scheda di sito in cui vengono presentati i materiali rinvenuti da Raffaello Battaglia nella grotta delle Porte di Ferro, oggi conservati nella Collezione Battaglia di Padova. L'analisi dei materiali e il loro inquadramento culturale sono preceduti da una breve descrizione del sito e dalla storia delle ricerche.

I più antichi resti umani rinvenuti nella Venezia Giulia
Battaglia R.
Società Istriana di Archeologia e Storia Patria (1949)
Collocazione: Atti e memorie della Società Istriana di Archeologia e Storia Patria, n.s. 1 (53): 27-43, Venezia

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Dopo un’ampia premessa in cui viene inquadrato lo stato attuale delle conoscenze in materia, il Battaglia descrive il cranio raccolto nel 1883 da Carlo de Marchesetti in una piccola grotta presso Mompaderno (Parenzo, Istria), comparandolo con analoghi reperti provenienti da altre grotte italiane e dalla Cavernetta degli Scheletri di San Canziano.

"Pietra verde, Neolitico e post Neolitico, Carso… lo stato della questione" 15 anni dopo
Montagnari Kokelj M., Bernardini F.
Museo Friulano di Storia Naturale (2016)
Collocazione: Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 37 (2015): 85-97, Udine

Link: https://www.civicimuseiudine.it/images/MFSN/Gortania/Gortania 37_GPP/G37_gpp_Montagnari_ Bernardini_LR.pdf

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


A distanza di quindici anni dalla pubblicazione della prima raccolta sistematica di dati sui reperti preistorici/protostorici in pietra verde (lame d’ascia, asce forate e altri manufatti in pietra levigata) provenienti da siti del Carso triestino viene presentata una nuova revisione dei materiali.

Raffaello Battaglia e le grotte del Carso triestino: alcune considerazioni alla luce delle recenti revisioni di documentazione e materiali
Montagnari Kokelj M.
Fonti e Studi per la storia della Venezia Giulia. Serie seconda: Studi. Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia (2013)
Collocazione: In: Càssola Guida P., Montagnari Kokelj E. (a cura di): Raffaello Battaglia e la Collezione paletnologica dell’Università di Padova. I. Nuovi contributi alla conoscenza della Preistoria del Carso, 22: 241-272+F572, Trieste

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nel contributo viene presa in esame l'attività di studio e ricerca di Battaglia dalle sue prime indagini in grotta (1913-1914) fino agli anni Quaranta del secolo scorso. Numerossisissime le cavità indagate dallo studioso.

La distribuzione geografica e la cronologia degli abitati cavernicoli in Italia
Battaglia R. (1955)
Collocazione: In: Atti del V Congr. Naz. di Spel., Salerno ottobre 1951, 63-78, Salerno

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


L'A., dopo premesse di carattere generale sul popolamento umano nelle cavità nel corso della Preistoria (qui definite come "abitati trogloditici") , descrive lo stato delle conoscenze sugli insediamenti umani allora noti nelle cavità italiane, discussi in senso cronologico (dal Paleolitico Inferiore al Medioevo) e geografico. Tra i contesti regionali si sottolinea il primato della regione Venezia Giulia per l'elevato numero di cavità esplorate e abitate in antico

Carsogenesi della Val Rosandra
Michele Potleca
Università degli studi di Trieste (1997)
Collocazione: Tesi di laurea inedita in Geografia Fisica, relatore: F. Cucchi, pp. 137.

Categorie: Geospeleologia e carsismo

Indici: Depositi sotterranei, riempimenti, speleotemi, Geologia e pedologia, Geomorfologia e speleogenesi, Idrologia


Tesi di laurea inedita in Geografia Fisica.


Lo studio geomorfologico e strutturale epigeo e ipogeo propone in una visione spazio - temporale un modello carsogenetico, compatibile con gli elementi morfologici, strutturali e sedimentologici dell'area e delle sue cavità.


Le grotte carsiche nell'età romana
A. Degrassi (1929)
Collocazione: Le grotte d'Italia, ott.dic. 1929, 124.

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


L'autore mette in relazione gli incavi visibili presso l'entrata e i resti di malta romana con interventi difensivi di epoca tardoantica

L'età dei più antichi depositi di riempimento delle caverne
R. Battaglia (1933)
Collocazione: Atti del I. Congr. Spel. Naz.

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Arheološka topografija občine dolina (Tržaška pokrajina, Italija) Topografia archeologica del comune di San Dorligo della Valle (Provincia di Trieste, Italia)
Stanko Flego - Matej Župančič
Narodna in studijska knjiznica Trst - Biblioteca nazionale slovena e degli studi di Trieste (1991)

Link: https://www.academia.edu/22599376/Stanko_Flego_Matej_Župančič_ARHEOLOŠKA_TOPOGRAFIJA_OBČINE_DOLINA_Tržaška_pokrajina_Italija_TOPOGRAFIA_ARCHEOLOGICA_DEL_COMUNE_DI_SAN_DORLIGO_DELLA_VALLE_Provincia_di_Trieste_Italia_

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


La pubblicazione è il risultato del lavoro della Commissione per la topografia presso la Sezione storia della Biblioteca Nazionale Slovena e degli Studi di Trieste

Carso triestino: i rapporti fra speleologia e archeologia dall’800 al presente
Pino Guidi e Manuela Montagnari Kokelj
Commissione Grotte Eugenio Boegan (C.G.E.B.) - Trieste (2022)
Collocazione: in Atti e Memorie della Commissione Grotte “E. Boegan” Volume n.51 pp. 61 - 101

Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2022/12/Articolo-4_AM_51.pdf

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia

Keyword: Speleologia, Archeologia, Preistoria, Carso Classico


Il retroterra di Trieste è costituito in massima parte da formazioni calcaree che ospitano un’ampia serie di fenomeni carsici, ad esempio grotte, ripari sotto roccia, campi solcati, pozzi: il Carso Classico. Alcuni di questi fenomeni – le grotte e i ripari sotto roccia – vedono accomunati nelle indagini due principali categorie di ricercatori: gli speleologi e gli archeologi, che hanno sviluppato mondi tendenzialmente separati. Tuttavia, l’esame dei rapporti fra questi due mondi, ambedue sviluppatisi a Trieste a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, ha permesso di evidenziare come in realtà le “barriere” siano state più permeabili di quanto si pensasse: questo grazie fondamentalmente alla presenza e all’intervento di singole personalità dotate di carisma e di ampie vedute, provenienti sia dalla speleologia che dall’archeologia soprattutto preistorica. Si potrebbero citare molti nomi, noti però prevalentemente all’interno degli ambienti specialistici, ma due sono sicuramente conosciuti anche al di fuori di questi: Carlo Marchesetti per l’archeologia ed Eugenio Boegan per la speleologia. I collegamenti fra i due settori di ricerca hanno avuto aspetti diversi nel susseguirsi degli anni, difformità legate sia agli sviluppi degli aspetti teorico-metodologici e tecnici propri delle due discipline, sia ai mutamenti del clima storico, sociale ed economico del territorio in esame. Nel ricostruirne la storia a chi scrive è sembrato possibile individuare una serie di cesure connesse alla combinazione di questi diversi elementi.

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