93 | Caverna Tripoli
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Caverna Tripoli
Numero catasto: 93
Numero catasto locale: 241VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 11/08/1999
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,74180727 Lon. WGS84: 13,69209352 Est RDN2008/UTM 33N: 398255.971 Nord RDN2008/UTM 33N: 5066192.936 Quota ingresso: 176 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 112 m
Profondità: 24 m
Dislivello totale: 24 m
Quota fondo: 152 m
Descrizione dei vani interni della cavità
La grotta è conosciuta col nome di "Tripoli", da quello di una vicina cava di pietra e si apre con un bel portale all'estremità di un solco poco profondo. Nel primo tratto le pareti hanno conservato in modo stupendo i profili e le sinuosità formatesi allorchè la cavità era un imponente inghiottitoio, mentre più all'interno tali caratteristiche sono state alterate da concrezioni e crolli.
A pochi metri dall'imbocco la grotta si divide in due bracci che si diramano in direzioni opposte; quello di sinistra giunge con breve percorso ad una caverna, alla quale si accede superando uno scivolo ed un breve salto. Una grande colata calcitica, che si divide in panneggi ed esili colonne, scende da un'apertura sotto la volta, alla quale sarebbero giunti con difficile arrampicata alcuni giovani di Aurisina, trovando un pertugio che comunica con l'esterno. La galleria di destra è fortemente inclinata e nel tratto iniziale i detriti sono scivolati più in basso, lasciando scoperto il crostone stalagmitico che costituisce il suolo. Il pietrame, così, si è accumulato nella parte inferiore del pendio ed ha ristretto notevolmente il passaggio che immette nella cavernetta finale, sormontata da un alto camino e con il suolo pianeggiante e terroso. In questo punto ed in altri tratti della grotta sono stati effettuati degli scavi per la ricerca di oggetti preistorici, ma senza esito positivo.
Nel 1963, è stata scoperta a poca distanza da questa cavità una nuova grotta (4163 VG), molto complessa, nella quale sono stati rinvenuti importanti reperti archeologici. La vicinanza degli ambienti sotterranei fa supporre che le due cavità siano state un tempo unite in un unico sistema, al quale appartenevano presumibilmente anche le grotte 4114 VG e 4135 VG, situate nei pressi.
AGGIORNAMENTO del 1969:
in seguito all'osservazione di alcuni particolari caratteristiche morfologiche in quello che era l'ultimo vano del ramo discendente della Grotta Tripoli, si decise di iniziare uno scavo che portò alla disostruzione di un cunicolo ed alla scoperta di una nuova camera, in seguito all'allargamento di una strettoia posta al termine del cunicolo. Evidenti tracce di erosione fluviale si riscontrano sia nel cunicolo che nella camera; in quest'ultima una colata calcitica, partendo dalla parete sinistra, si avvicina gradualmente a quella opposta, sino ad ostruire del tutto il passaggio. Qui è stato eseguito uno scavo d'assaggio che ha dato risultati negativi. Nel cunicolo, al di sotto di uno strato di terriccio, è stata trovata una formazione di argilla contenente piccole quantità di sabbia.
AGGIORNAMENTO del 1983:
è stato risalito il camino (punto 10 del rilievo) senza tovare alcuna prosecuzione.