8417 | Grotta di Passo Geu Alto
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta di Passo Geu Alto
Numero catasto: 8417
Numero catasto locale: 5180FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 30/07/2022
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: No
Area geografica: Alpi Carniche
Comune: Forni Avoltri
Area provinciale: Udine
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 46,544759999977
Lon. WGS84: 12,748347999351
Est RDN2008/UTM 33N: 327370.661
Nord RDN2008/UTM 33N: 5157039.917
Quota ingresso: 2001,67 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 40,71 m
Sviluppo spaziale: 101,09 m
Dislivello positivo: 0 m
Profondità: 85 m
Dislivello totale: 85 m
Quota fondo: 1916,67 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La Grotta di Passo Geu si apre a quota 2000 m nel versante settentrionale del Monte Creta Forata, a monte di Malga Tuglia, verso il Passo di Geu Alto. Da malga Tuglia si prende il sentiero CAI 230 che porta verso Passo Geu. Lo si segue fino a Passo Geu Basso per poi abbassarsi un poco oltre in una ampia conca. Da qui si risale a sinistra verso S un costone erboso con vaga traccia puntando un po’ verso destra alla parete del monte; un po’ prima di essa si vede la rada traccia ora più definita che in falsopiano prosegue a destra (ometti). La si segue sempre in costa erbosa su una traccia ora scomparsa (ometti) puntando a evidenti affioramenti calcarei. Circa 50/100 mt sotto Passo Geu Alto su un ennesimo affioramento si apre l’evidente voragine (grosso ometto nelle vicinanze).
Descrizione dei vani interni della cavità
La cavità si presenta come un unico pozzo, che si scende talvolta “appoggiati” su parete, intervallato da vari terrazzini e che si sviluppa a spirale. Dopo circa 15 m si incontra un primo semi-terrazzino da dove il pozzo prosegue più verticale per circa 15 m (frazionamento intermedio) fino ad un piccolo scivolo detritico molto instabile (frazionamento) oltre il quale si prosegue fino ad ulteriore terrazzino detritico più marcato. A sinistra un passaggio piuttosto comodo tra il nevaio interno e la roccia, consente di affacciarsi sulla prosecuzione del pozzo. A questo punto il pozzo incrocia una faglia disposta sull’asse circa E-W. Questa si chiude verso W, mentre nella direzione opposta, verso E, si allunga di varie decine di metri, approfondendosi. Da questo punto il pozzo, quindi, è situato all’estremità di una faglia e si sviluppa sempre in direzione E ma che risulta essere divisa sia dalla stessa morfologia che da massi incastrati. Il pozzo scende altri 20 m (frazionamento disagevole sulla parete opposta) con sez. semicircolare e residui di ghiaccio di rivestimento delle pareti, in via di scioglimento e piuttosto instabili. Sul fondo ricoperto di ghiaia e ghiaccio, una breve risalita verso sinistra, porta attraverso una strettoia (relativamente comoda e sopra alcuni grossi massi instabili) ad affacciarsi sulla prosecuzione della faglia (frazionamento prima della strettoia e poi subito fuori a destra).Da qui la frattura, molto ampia in alcuni punti e larga alcuni metri nel tratto percorribile, consente discendere sempre sul suo margine per ulteriori 20 m. A questo punto la faglia stessa si va restringendo, con due saltini successivi, fino ad essere larga non più di 50 cm dopo un ulteriore saltino lungo il piano inclinato tra le sue pareti. Questo è il limite raggiunto dal rilievo. Da qui il pozzo scende ulteriormente sempre più stretto percorso per alcuni metri e poi semi-impraticabile, e il lancio di pietre non sembra dare adito ad un possibile allargamento della strettoia.