7545 | Las Gorles di San Martin
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Las Gorles di San Martin
Numero catasto: 7545
Numero catasto locale: 4556FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 14/11/0201
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: No
Area geografica: Prealpi Carniche
Comune: Vito d'Asio
Area provinciale: Pordenone
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 46,2315759
Lon. WGS84: 12,92755536
Est RDN2008/UTM 33N: 340198.052
Nord RDN2008/UTM 33N: 5121865.193
Quota ingresso: 656 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 8,6 m
Dislivello positivo: 2,9 m
Dislivello totale: 2,9 m
Quota fondo: 656 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Lungo la strada che da Clauzetto conduce alla “Pieve di San Martino, ci si ferma nei pressi di un'ancona di notevoli dimensioni, sulla cui chiave di volta è riportata la scritta “M.N.f.f. 1872”. Il luogo era oggetto di venerazione già in tempi più remoti in quanto su una parete rocciosa, alla sinistra dell'ancona, è ancora presente una nicchia scavata a mano nella roccia. Qui veniva venerata un'immagine della Madonna (Madone viestide).
Da questo punto si sale, a piedi, tendendo leggermente verso destra. Si attraversa una zona con doline e blocchi rocciosi, dove sono presenti manufatti realizzati nei secolo scorsi.
Prima di giungere alla cavità si notano i resti di una rozza gradinata che sale verso la stessa e, a ridosso dell'entrata, un muro a secco a formare un ripiano. È probabile che questa fosse una provvisoria via d'accesso ad alcune costruzioni poste più in alto, adibite alla monticazione del bestiame.
L'ingresso si trova alla base di una parete rocciosa.
Descrizione dei vani interni della cavità
L'ingresso del breve cunicolo, posto alla base di una parete rocciosa, ha la forma triangolare con inclinazione verso destra ed è impostato su un'evidente frattura. Dopo un breve tratto la volta si abbassa fino a chiudersi in una piccola sala finale.
Il fondo è costituito da fini detriti frammisti a ciottoli e pietrame di crollo.
Verso la metà del cunicolo, in corrispondenza di una gobba del fondo, sono state trovate 5 grondaie impilate, della lunghezza di circa 2,5m ciascuna. Il materiale verosimilmente è stato nascosto in epoche relativamente recenti (1800?). Appare dubbio che dalla cavità si ricavasse dell'acqua.