7295 | Grotta dell'Elefante
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta dell'Elefante
Numero catasto: 7295
Numero catasto locale: 6405VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 13/10/2007
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,75130823 Lon. WGS84: 13,6816913 Est RDN2008/UTM 33N: 397464.169 Nord RDN2008/UTM 33N: 5067261.788 Quota ingresso: 129 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 103 m
Profondità: 47,2 m
Dislivello totale: 47,2 m
Quota fondo: 81,8 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Da Aurisina Stazione, si passa il cavalcavia che attraversa l'autostrada. Appena incontrate le prime case, si prende, a sinistra, la strada asfaltata che conduce all'ex cimitero Austro Ungarico. appena fuori dall'abitato, scendendo, sulla sinistra, si nota una piazzola ed una traccia di sentiero che porta nella grande dolina sottostante. Seguendo il sentiero per una quarantina di metri si trovano degli arbusto sotto i quali si apre l'ingresso delle cavità.
Descrizione dei vani interni della cavità
Sceso il pozzetto d'accesso di 3m, si giunge in una stanzetta concrezionata con il pavimento in discesa. Per proseguire è necessario superare una strettoia (p.ti 29 - 30 del rilievo)che porta al successivo pozzetto di 3,5m.
Gli ambienti in questa parte delle cavità sono spaziosi, concrezionati e privi di fango.
Alla base del pozzetto è possibile visitare un rametto secondario (p.ti 22-25 del ril.) oppure proseguire in discesa lungo una galleria concrezionata che termina con un pozzo di 6,5m.
La base di questo pozzo è ingombra di massi di crollo infilandosi sotto ai quali, si accede ad un ulteriore tratto malagevole e basso, con il fondo costituito unicamente da fango, nel quale è necessario distendersi per procedere. Superato il cunicolo, si giunge ad una galleria discendente, ben concrezionata e di notevoli dimensioni. Qui si apre, sulla destra, un pozzetto di 8,2m che immette in un altro pozzetto, di esigue dimensioni, da cui esce una modesta corrente d'aria, che non si è tentato di disostruire a causa delle dimensioni e del fango presente.
Proseguendo, invece, nella galleria, ben presto si notano ricchissime formazioni di stalattiti sul soffitto, mentre il pavimento è sempre più ingombro di fango ed argilla in quantità tale da ostacolare la progressione ed in special modo la risalita (p.to 7 del ril.).
Per giungere al fondo è necessario superare un'ultima strettoia (p.to 4) stendendosi completamente nell'argilla. Oltre, si trova una sala concrezionata, con il fondo pulito da un evidente ringiovanimento, impreziosito da cristalli di calcite che adornano un pozzetto in erosione, privo di corrente d'aria.