6591 | Grotta dei Fiori delicati
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta dei Fiori delicati
Numero catasto: 6591
Numero catasto locale: 6227VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 45,7631915
Lon. WGS84: 13,67225563
Est RDN2008/UTM 33N: 396752.204
Nord RDN2008/UTM 33N: 5068594.177
Quota ingresso (s.l.m.): 152 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 39,5 m
Profondità: 10,1 m
Dislivello totale: 10,1 m
Quota fondo: 141,9 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Dall'abitato di san Pelagio si imbocca la strada asfaltata che dalla chiesa si dirige verso Ovest; giunti al termine del tratto asfaltato si imbocca il sentiero che punta a Sud Ovest, e si procede fino ad oltrepassare di qualche decina di metri la Grotta Lindner. A questo punto ci si inoltra nella vegetazione a destra del sentiero e, dopo poche decine di metri, ai margini di un ampio spiazzo pietroso, si trova l'imbocco della cavità.
Descrizione dei vani interni della cavità
L'imbocco del pozzo d'accesso era, in origine, ostruito da pietre e terriccio. Dopo un tratto iniziale piuttosto angusto, il pozzo si allarga fino a terminare in un ambiente sufficientemente ampio dal suolo coperto di materiale clastico.
Da qui (p.to 1) parte un basso meandro lungo il quale si sviluppa tutta la cavità. Dopo una decina di metri, il meandro va via via alzandosi per condurre ad un primo vano ingombrato da alcuni massi concrezionati che possono essere superati tramite un passaggio basso (p.to 4) scavalcandoli (p.to 5). A questo vano segue una sala che è la più grande della cavità e che consente di proseguire in due direzioni (p.to 8).
Da una parte, con un passaggio esposto (p.to11) si imbocca nuovamente il meandro che purtroppo, dopo una svolta netta di 90°, termina su un tappo di terra e pietrame (p.to 16).
Nell'altra direzione, scendendo nel punto più profondo della cavità (p.ti 8-9) si arriva ad un vano con il suolo di terra e pietrisco che non porta ad alcuna prosecuzione. Il fondo di questo vano ed il meandro soprastante comunicano tramite alcuni stretti passaggi (p.ti 9 - 10 – 13).
La cavità presenta morfologie distinte: in alcuni tratti ( p.ti 1 -3 e 13 – 14) si osservano pareti levigate dall'acqua, cupole di corrosione e segni di diversi livelli di scorrimento. Nel resto della cavità, invece, le pareti sono riccamente concrezionate e ricoperte da stalattiti, stalagmiti e da fragilissimi “fiori di roccia”.