6585 | Ricovero sotto roccia dell'Eremita
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Ricovero sotto roccia dell'Eremita
Numero catasto: 6585
Numero catasto locale: 3839FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 26/11/2005
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Carniche Comune: Bordano Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 46,32689485 Lon. WGS84: 13,07883544 Est RDN2008/UTM 33N: 352119.504 Nord RDN2008/UTM 33N: 5132162.356 Quota ingresso: 211 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 32 m
Profondità: 1 m
Dislivello totale: 1 m
Quota fondo: 210 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La cavità si apre ad una quarantina di metri dal sentiero turistico che costeggia il Lago di Cavazzo, sul lato orografico sinistro.
Per raggiungere la cavità si può partire dal posteggio dell'area ricreativa “Al Lago”, seguendo da qui il sentiero che parte sulla destra per una ventina di minuti, fino ad arrivare ad un bivio poco prima del pontile “Interneppo”. Al bivio si prende a destra, in leggera salita, in direzione delle pareti, sotto alle quali, accanto ad un grande riparo sotto roccia si apre la cavità.
Si può anche partire dal “Posteggio Interneppo” situato subito dopo il paese di Interneppo, sulla sinistra. Dal parcheggio, scendendo per il sentiero turistico e piegando a sinistra verso Alesso, dopo un centinaio di metri, sempre sulla sinistra, si nota il sentiero che conduce al riparo. Di fronte all' ingresso del riparo, a circa 3m di distanza, si trova la “Grotta dell'Eremita”, (6584/3838FR).
Descrizione dei vani interni della cavità
Ampio e suggestivo riparo sotto roccia, alto circa 6m e con una larghezza massima di oltre 8m.
Il fondo è in parte argilloso ed in parte coperto di detriti. Una cengia taglia a metà parte del riparo: sopra si trovano modesti ingrottamenti nel conglomerato.
FOLKLORE:
Sull'Almanacco “Stele di Nadal” del 1957 (pag.14) è riportata la leggenda del Drago di san Rocco, che viene cacciato dagli esorcismi di un eremita che viveva in una grotta presso Cavazzo.