6276 | Inghiottitoio a SE del Picut
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Inghiottitoio a SE del Picut
Numero catasto: 6276
Numero catasto locale: 3626FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: No
Area geografica: Alpi Giulie
Comune: Chiusaforte
Area provinciale: Udine
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Lat. WGS84: 46,38064713
Lon. WGS84: 13,43510194
Est RDN2008/UTM 33N: 379660.633
Nord RDN2008/UTM 33N: 5137531.274
Quota ingresso (s.l.m.): 1840 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 117 m
Profondità: 74 m
Dislivello totale: 74 m
Quota fondo: 1766 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta si apre ai piedi di un paretone roccioso a circa 200m in linea d'aria dalla sommità del Picut.
Descrizione dei vani interni della cavità
Il tratto iniziale della cavità è costituito da una voragine ampia e fonda fino ad una dozzina di metri, riempita da detriti e da un nevaio, ai cui bordi, nel 1997, è stato catturato uno dei primi esemplari del coleottero Anophtalmus Seppenhoferi BOGNOLO.
La parte più meridionale del baratro, quella sotto la parete, chiude con un meandro a cielo libero, a lato del quale si apre l'ingresso vero e proprio della grotta, costituita da un meandro alto e stretto che prosegue in direzione E-W fino a diventare impraticabile. A metà meandro, si apre il pozzo interno di 51m, interrotto da alcuni terrazzini. Questo pozzo riceve due consistenti corsi d'acqua, presenti anche nel caso di precipitazioni di lieve entità: uno dalla prosecuzione del meandro in direzione Ovest ed un altro dalla sua verticale.
La pianta del pozzo interno, dapprima di forma allungata, a mano a mano che si discende, diventa dapprima a mezzaluna per tornare infine ad allungarsi nuovamente. Le pareti sono completamente dilavate, prive di neve o ghiaccio e presentano numerosissimi fossili. Sul fondo del salto, una canaletta profonda un paio di metri conduce ad un meandro in cui scorre l'acqua che arriva dalle due cascate che si formano sul pozzo. Il meandro, per un breve tratto si dirige verso Ovest e poi devia bruscamente verso Nord: qui, nonostante si approfondisca (l'altezza è di circa 8m), la prosecuzione si fa sempre più disagevole, fino a che la strettezza delle pareti rende impossibile l'avanzamento.