5312 | Risorgiva Liscovaz
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Risorgiva Liscovaz
Numero catasto: 5312
Numero catasto locale: 2949FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 26/06/2011
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Giulie Comune: Taipana Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,24933333 Lon. WGS84: 13,35125 Est RDN2008/UTM 33N: 372908.868 Nord RDN2008/UTM 33N: 5123071.818 Quota ingresso: 560 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 368 m
Dislivello positivo: 13,7 m
Profondità: 7,6 m
Dislivello totale: 21,3 m
Quota fondo: 552,4 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Partendo dai prefabbricati eretti dopo il terremoto a Taipana si deve proseguire sino alla fine della strada asfaltata, in direzione W, lungo l'alveo del Torrente Liscovaz. Risalendo il corso d'acqua per 300m circa, si incontrano in successione due biforcazioni: alla prima ci si incammini a sinistra, alla seconda si prenda la destra: a 50m si trova l'ingresso della cavità.
Descrizione dei vani interni della cavità
La Risorgiva di Liscovaz si sviluppa su tre diversi livelli, in una zona caratterizzata da un intreccio di calcari e arenarie. L'acqua della risorgiva, che sgorga una decina di metri sotto l'ingresso, viene in parte convogliata in un acquedotto e serve a soddisfare il fabbisogno del paese di Taipana.
Nel suo tratto iniziale la cavità è formata da una galleria (il secondo livello) di dimensioni ridotte, per cui in alcuni punti bisogna procedere a carponi. Dopo i primi 16m si alternano alcuni saliscendi che, in caso di piena, diventano sifonanti.
Quando la galleria interseca i giunti di stratificazione subisce un brusco cambio di direzione. Gli strati hanno orientamento NE-SW. Poi la condotta tende a salire e sul fondo si notano grossi accumuli di ciottoli levigati neri che in qualche caso sono conglomerati con la roccia e il fango.
Percorsi una ventina di metri di angusti passaggi, si giunge nella parte attiva della grotta; si abbandona il secondo livello e si scende (punto 9), al terzo livello, dove una discreta portata d'acqua scorre rumorosamente fra laghetti e cascate, scomparendo alla profondità di circa 8m. Per proseguire si deve risalire il corso del fiume per una ventina di metri e, quando la galleria diventa impraticabile, ci si arrampica in un'impegantiva strettoia (punto 15). Si giunge così nel tratto di grotta in cui il fiume, per effetto delle piene, ha scavato stretti meandri dalla morfologia complessa a causa del cambio di direzione subito lungo i giunti di stratificazione NE-SW. Quindi si arriva al termine del terzo livello, dove il fiume scompare definitivamente, e da qui l'unica via di prosecuzione è una risalita di 8m che conduce al primo livello della cavità ed è superabile in opposizione. Tale livello è costituito da gallerie freatiche fossili.
Immediatamente dopo la risalita ci si ritrova in una vasta sala concrezionata e qui la cavità si divide in due rami. Il più corto si sviluppa in direzione NE e vi si accede risalendo una galleria franosa (punto 20), nella quale pendono dal soffitto numerose radici. Alla fine della galleria è stata notata la presenza di alcune cavallette, entrate probabilmente dalla frana terminale (punto 22) che preclude comunque ogni possibile prosecuzione verso l'esterno. Dopo esser ritornati indietro (punto 19) si può raggiungere la galleria più lunga tramite una facile arrampicata in direzione W. Tale ramo è largo, anche se si alternano alcuni passaggi bassi che costringono la progressione a carponi. Lungo la galleria vi sono dei rami laterali che però si ricongiungono a quello principale e sono di scarsa importanza. La galleria termina (punti 35-36) con alcune fessure impraticabili dalle quali fuoriesce una discreta quantità d'aria. In caso di piena da queste fessure si sente scorrere in lontananza il fiume, fenomeno che non si verifica però in condizioni normali.