4636 | Abisso Maurizio Martini
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Abisso Maurizio Martini
Numero catasto: 4636
Numero catasto locale: 2637FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: No
Area geografica: Alpi Giulie
Comune: Chiusaforte
Area provinciale: Udine
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Lat. WGS84: 46,3817473
Lon. WGS84: 13,4963464
Est RDN2008/UTM 33N: 384372.552
Nord RDN2008/UTM 33N: 5137562.196
Quota ingresso (s.l.m.): 1886 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 275 m
Profondità: 625 m
Dislivello totale: 625 m
Quota fondo: 1261 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Si tratta di un'ampia voragine che s'apre nel punto più depresso di una conca che si estende a N della mulattiera Poviz-Sella Robon.
Sul fondo del pozzo d'accesso c'è un grosso cumulo di neve che, probabilmente, all'inizio della stagione estiva, preclude il proseguimento.
Descrizione dei vani interni della cavità
Dalla base del pozzo d'accesso si diparte un breve meandro che porta all'imbocco di un P20 sul fondo del quale vi sono alcuni massi di crollo. Segue un P30 caratterizzato da pareti erose e da un potente cumulo di neve alla base, e quindi un P8 inclinato e stretto, un P6,5 ed un P19 che termina su un ripiano ghiaioso.
Da un lato si trova l'imbocco di un pozzo cieco (P33) mentre dall'altro s'apre una sequenza di tre pozzi (P32, P40 e P41) interrotti da brevi ripiani.
A –220m, dopo un ripiano piuttosto ampio e caratterizzato generalmente da una pozzanghera, si nota una finestra oltre alla quale s'apre un pozzo, inesplorato.
Al P41 segue un P53, con una certa attività idrica, dalla base del quale la grotta si divide in due fino a –315 dove, proprio nel punto di giunzione delle due vie, s'apre un pozzetto cieco (P8,5). In questo tratto è stata percorsa solo la parte fossile.
Segue una serie di pozzi: P29, P29, P15, P22, P20, P10 (con massi instabili) e P25 (con massi instabili). Dalla base di quest'ultimo si diparte uno stretto meandro lungo 4m dove l'acqua presente sparisce in un pozzo inesplorato profondo una ventina di metri.
La via fossile, quella che porta alla massima profondità, è costituita da una bella successione di pozzi intervallati da brevi ripiani che portano ad una cavernetta terminale, a –615m, caratterizzata da depositi di fango nero. Qui, in uno sprofondamento, inizia un meandrino discendente molto stretto che non è stato esplorato.
NOTA: la grotta è stata dedicata a Maurizio Martini, speleologo della XXX Ottobre e poi della SAG, indefesso esploratore in particolare dell'Abisso a SE della quota 1972 (ET 5, FR2302) e della Sorgente del Gorgazzo (FR36), cavità in cui è deceduto nell'estate del 1987 ad una profondità di circa 90m.