4371 | Buse d'Ajar
Ingresso principale
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: No
Area geografica: Alpi Giulie
Comune: Chiusaforte
Area provinciale: Udine
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Lat. WGS84: 46,38719164
Lon. WGS84: 13,44182097
Est RDN2008/UTM 33N: 380191.635
Nord RDN2008/UTM 33N: 5138248.253
Quota ingresso: 1413 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 2856 m
Dislivello positivo: 76 m
Profondità: 145 m
Dislivello totale: 221 m
Quota fondo: 1268 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta s'apre alla base di una paretina sita in un fitto bosco misto di larici ed abeti a quota 1410, nei pressi della Casera Goriuda (per l'itinerario d'accesso vedi la descrizione del sentiero 315, fino alla casera, su Alpi Giulie Occidentali di Marini e Galli).
Dalla Casera seguire il sentiero a sinistra, per Sella Nevea, fino alla prima curva (100m circa) e quindi proseguire nel bosco per altri 50m.
Descrizione dei vani interni della cavità
L'ingresso dà accesso ad uno stretto cunicolo discendente lungo circa 50m che sbocca in una galleria freatica. A sinistra (est) la galleria si chiude presto a causa di riempimenti; a destra (ovest) prosegue presentando spesso degli approfondimenti meandriformi di carattere vadoso. La galleria si sviluppa a tratti in interstrato ed a tratti lungo una faglia e presenta alcune brevi diramazioni. Questa prima parte termina in corrispondenza di un trivio generato da una faglia lungo cui si sviluppa il secondo tratto della grotta. A destra un meandro si sviluppa in salita (arrivo) e prosegue stretto ed inesplorato. In basso iniziano i pozzi che conducono ai rami di collegamento con il sifone del Vianello; a sinistra la galleria prosegue con numerosi traversi su piccoli sprofondamenti mantenendo sempre la stessa direzione e termina in corrispondenza di un incrocio di faglie che ha generato un ampio salone e ne provoca un brusco cambiamento di direzione.
L'unica diramazione di questo secondo tratto di galleria è il "bigolo sud" che con breve percorso ed un ampio pozzo riconduce verso le zone basse ed il sifone del Vianello. La prosecuzione del ramo principale è data da un ampio meandro che risale leggermente sulla destra mentre a sinistra una breve arrampicata immette nel salone e quindi in un cunicolo che prosegue sino ad un masso che lo ostruisce quasi del tutto (tentativi di disostruzione, molta aria in uscita, in estate). Proseguendo lungo il meandro, intervallato da sprofondamenti e pozzi si raggiunge un salone di crollo. Lateralmente, se si risale la china detritica, si trova un nuovo ampio meandro che sprofonda in un P40; di fronte, uno stretto meandro si ricongiunge con il salone del Bigolo sud. Se si scende il P40 si raggiunge un ambiente di crollo che con altri pozzi riporta nella zona dei sifoni terminali del Vianello. Se si traversa sopra al pozzo, seguendo la corrente d'aria si prosegue poi per un ampio meandro che ad un tratto si biforca: a destra il ramo manicomio di pietra (circa 500m) risale e si ferma su frane e risalite in corrispondenza del fondo dell'abisso L33. A destra, dopo 200m, il meandro si congiunge alla parte alta del Vianello nella zona sopra al pozzo dei pendoli.
COMPLESSO DEL COL DELLE ERBE, GROTTE COLLEGATE: 1487,1463, 1471, 1969, 2378, 4380, 7113, 7117, 2588, 4371, 2967, 2969, 5591, 2598