4255 | Abisso Livio Pastore
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 03/09/2023
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Alpi Carniche Comune: Pontebba Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,553308998148 Lon. WGS84: 13,235558995445 Est RDN2008/UTM 33N: 364744.619 Nord RDN2008/UTM 33N: 5157039.148 Quota ingresso: 2102 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 650 m
Dislivello positivo: 10 m
Profondità: 315 m
Dislivello totale: 325 m
Quota fondo: 1800 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
L'ingresso dell'abisso è situato a 2115 m di quota, alla base di una paretina rocciosa intersecata alla base da una evidente frattura orizzontale. L'Abisso Klondike 4234/ 2370FR dista in linea d'aria appena 50 m e si apre ad una quota più alta di soli 15 metri.
Descrizione dei vani interni della cavità
L'ingresso di questa cavità è impostato su di una frattura facilmente riconoscibile dall'esterno. Dopo una serie di stretti cunicoli e meandri, intervallati da un pozzo di 15 m, si sfocia sulla massima verticale scoperta in tutta la zona, profonda 77 m. Le dimensioni variano dai 2 x 8 m fino ai 5 x 15 m nella parte centrale.
La grotta continua con un bellissimo meandro, alto dai 10 ai 15 m e largo 1-2 m, sul cui fondo, nei periodi piovosi, scorre un modesto ruscello, che capta tutto lo stillicidio proveniente dal pozzo sovrastante e da alcuni suoi interessanti arrivi. Segue un pozzo da 22 m, che immette in una caverna col pavimento ingombro di massi di crollo; dalla sommità del P. 22, anche in periodi molto secchi, scende una doccia, le cui acque si aggiungono a quelle temporanee del P. 77. Questo discreto ruscello segue il successivo meandro per pochi metri, perché viene subito intercettato da un salto verticale, profondo circa 5 m, che ben presto si trasforma in fessura impraticabile. Queste acque abbandonano definitivamente la parte conosciuta della cavità.
L'abisso ora, pur mantenendo una morfologia analoga a quella della zona che si estende fino a 150 m di profondità, presenta però un aspetto leggermente diverso: in primo luogo non si incontrano più ruscelli di una certa entità, ma solo uno stillicidio, più o meno intenso, ma sempre molto disperso; iniziano a comparire i primi depositi, soprattutto argillosi; le pareti sono spesso ricoperte da colate calcitiche ed il concrezionamento è piuttosto abbondante. La via che porta al "fondo" (punto di collegamento col filone italiano del Klondike) in generale diviene molto angusta, e si presenta relativamente monotona; essa infatti mostra un alternarsi di morfologie tipiche e ricorrenti: a zone di condotte suborizzontali, facilmente individuali dalla sezione, si alternano gallerie meandriformi, interrotte da numerosi pozzetti, profondi in media 7-8 m. Frequenti sono i "by-pass", strettissime condotte o fratture laterali al limite della percorribilità, che aggirano le frequenti strozzature impraticabili del ramo principale.
Gli ultimi metri dell'abisso sono costituiti da una serie di condotte suborizzontali che portano alla terribile strettoia a 290 m di profondità; oltre le condotte si trasformano in una larga fessura orizzontale, sempre più inclinata; segue una frattura verticale, intervallata da due brevi salti, che sfocia direttamente nel filone italiano dell'Abisso Klondike in corrispondenza di un'ampia galleria impostata, non a caso, lungo una frattura avente lo stesso orientamento.
COLLEGATO ALL'ABISSO KLONDIKE (4234/2370FR) E ALL'ABISSO DELLE KLOCE (4249/2385FR)