409 | Grotta a NE di Borgo Grotta Gigante
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta a NE di Borgo Grotta Gigante
Numero catasto: 409
Numero catasto locale: 1724VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 19/08/2006
Affidabilità posizione: 5º gruppo riposizionamento regionale GPS (2006)
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Sgonico / Zgonik
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 45,70840159
Lon. WGS84: 13,78112061
Est RDN2008/UTM 33N: 405124.957
Nord RDN2008/UTM 33N: 5062372.145
Quota ingresso: 293 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 56 m
Profondità: 25 m
Dislivello totale: 25 m
Quota fondo: 268 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Si apre sul fianco di una dolina dentro le recinzioni della ex polveriera di Borgo Grotta Gigante.
Descrizione dei vani interni della cavità
Durante un sopralluogo lungo un evidente allineamento di depressioni ad Est di Borgo Grotta Gigante, precisamente l'1 gennaio 1961, venne individuata una piccola conca presso l'orlo di una dolina. Rimosso il pietrisco che l'occupava, apparve un grosso macigno, al di sotto del quale sprofondava un pozzo verticale, reso impraticabile da una lunga e stretta strozzatura, poco sotto l'imbocco. Il passaggio venne allargato con una mina e si ebbe la sorpresa di constatare che la grotta corrispondeva, per alcune caratteristiche, ad una cavità rilevata dal Prez nel 1925. Da una piccola inchiesta svolta in paese, risultò che in quell'epoca i ragazzi di Borgo Grotta Gigante usavano calarsi con una fune nel pozzo per raccogliere stalattiti ed anzi era accaduto che uno di essi non era riuscito quasi a risalire dalla strettoia e per poco il fatto non si trasformò in una vera tragedia. Il disegno della cavità era stato fatto in base alle indicazioni fornite dai fanciulli ed infatti le dimensioni riportate sono alquanto inferiori alla realtà.
Oltre la strozzatura, ancora evidente, il pozzo si apre a campana, e la scala scende nel vuoto tra festoni di cortine satalattitiche e lunghissime stalattiti, in una pittoresca caverna, adorna di belle concrezioni, dalla quale si diparte una diramazione in discesa, occupata da massi ed argilla. Dall'imbocco della cavità esce quasi sempre una sensibile corrente d'aria, che in certe giornate d'inverno dà luogo ad una caratteristica fumata; l'origine del fenomeno può esser dovuta ad una relazione con la Grotta presso la 1724VG (1186/4086VG) che però, trovandosi in terreno militare, non è più accessibile.