3686 | Inghiottitoio a SW del Col dell'Agnello
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Inghiottitoio a SW del Col dell'Agnello
Numero catasto: 3686
Numero catasto locale: 5163VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 03/11/2011
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Sgonico / Zgonik Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,752775682468 Lon. WGS84: 13,759506381473 Est RDN2008/UTM 33N: 403519 Nord RDN2008/UTM 33N: 5067328 Quota ingresso (s.l.m.): 363 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 19 m
Sviluppo spaziale: 31 m
Dislivello positivo: 0 m
Profondità: 10 m
Dislivello totale: 10 m
Quota fondo: 353 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La cavità si trova a breve distanza dalla Grotta a SW del Col dell'Agnello (4484\5443VG), sul fondo di uno sprofondamento che raccoglie le acque di una vasta zona. Al momento dell'individuazione l'ingresso era agibile e da esso proveniva una sensibile corrente d'aria.
Secondo un contadino del luogo, l'ingresso si dev'essere aperto di recente, in seguito ad abbondanti piogge.
Descrizione dei vani interni della cavità
Alla base del salto iniziale, reso pericoloso dai massi instabili, si diparte una galleria uniforme, interessata da depositi di fango.
Alla massima profondità si scorge il punto in cui, in caso di pioggia, viene assorbita l'acqua.
03/11/2011-GTS-L'ingresso ha subito modifiche naturali in quanto si apre nella terra. La discesa può risultare pericolosa a causa di possibili cedimenti delle pareti
del pozzo. Anche il fondo della cavità, a seguito di scavi e dell'azione dell'acqua, ha subito modificazioni e risulta più profondo.
22/12/2025 - CGEB-Si è effettuata una visita, constatando che gli alberi presso l’ingresso sono caduti (attacco più vicino su albero a m 10), la targhetta è stata rimossa, mentre le pareti del pozzo si sono abbastanza consolidate. Per l’occasione si è effettuato un rilievo più preciso, constatando la presenza di un pozzetto interno di m 2,5. Da un punto di vista speleogenetico la cavità può esser considerata un inghiottitoio retroverso (Walter Maucci), dato che il corridoio principale viene a svilupparsi esattamente sotto il solco torrentizio (di solito asciutto) che termina con l’ingresso del pozzo d’accesso.