331 | Pozzo a ESE di Basovizza
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Pozzo a ESE di Basovizza
Numero catasto: 331
Numero catasto locale: 1103VG
Numero totale ingressi: 2
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 01/01/1999
Affidabilità posizione: 1º gruppo riposizionamento regionale su CTR 1:5000 (1999)
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Trieste Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta Lat. WGS84: 45,63766573 Lon. WGS84: 13,87887222 Est RDN2008/UTM 33N: 412623.697 Nord RDN2008/UTM 33N: 5054402.16 Quota ingresso: 423 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 35 m
Profondità: 28,5 m
Dislivello totale: 28,5 m
Quota fondo: 394,5 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Dal posteggio presso l'osservatorio si segue lo sterrato sulla destra. Al margine di una pineta, svoltando a destra, nelle vicinanze del palo della linea elettrica segnato con il numero B-000-761-847 si apre la cavità.
Descrizione dei vani interni della cavità
La più antica segnalazione di questa cavità risale al secolo scorso, ma la rappresentazione schematica della sua struttura, eseguita dal D.O.A. Verein, riporta proporzioni molto più grandi di quelle reali.
Il vasto imbocco si trova al margine di una pineta e le pareti cadono verticali, tranne che sul lato Nord dal quale una paretina di pochi metri permette la discesa, con la dovuta cautela, anche senza attrezzatura. Una lunga china detritica, ingombra di rifiuti, porta sotto la volta di un antro di limitata estensione dal quale un camino si eleva fino a sboccare in superficie. E' indubbio che la grotta un tempo aveva ulteriori prosecuzioni e infatti, proseguendo di poco, ai piedi della parete che chiude la cavità, è visibile tuttora l'inizio di un passaggio, attualmente impraticabile.
Recentemente in una nicchia della parete Est è stata scoperta la via che porta ad un complesso sistema di piccoli pozzi e cavernette concrezionate, separate da alcune strettoie. Alla profondità di 28,5m un piano d'argilla chiude la cavità.
NOTA: cavità pulita dal Gruppo Speleologico San Giusto
NOTA 2: nel febbraio 2018 l'associazione SOS Carso con la collaborazione della Società Adriatica di Speleologia ha iniziato una profonda e radicale pulizia della grotta recuperando oltre 200 mc di materiali e sostanze inquinanti tra cui lattine di olio esausto, 200 pneumatici, pezzi di automobili per un totale di 400 sacchi da immondizia.