2864 | Pozzo presso l'Abisso dei Due Cercatori
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 17/08/2006
Affidabilità posizione: 5º gruppo riposizionamento regionale GPS (2006)
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Sgonico / Zgonik
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 45,73234387
Lon. WGS84: 13,71042432
Est RDN2008/UTM 33N: 399664.996
Nord RDN2008/UTM 33N: 5065118.388
Quota ingresso (s.l.m.): 208 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 35 m
Profondità: 58,5 m
Dislivello totale: 58,5 m
Quota fondo: 149,5 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La cavità si trova nei pressi dell'Abisso dei Due Cercatori (1038\3895VG).
Descrizione dei vani interni della cavità
La cavità è impostata su fratture che hanno direzione NS-EW. Le pareti sono costituite da calcari molto compatti del turoniano e si presentano ora intensamente concrezionate, ora in fase di ringiovanimento, specie nella parte terminale del pozzo principale che è, infatti, caratterizzato da profonde incisioni e lame taglienti, dovute evidentemente al forte ruscellamento delle acque interne lungo le pareti del pozzo stesso.
Il tratto iniziale, molto angusto, è rappresentato da alcuni saltini interrotti da materiale detritico incuneato e da depositi d'argille. Le pareti e la volta sono ricoperte da un velo di concrezione, con qualche rara forma stalattitica.
Ad una decina di metri di profondità c'è una cavernetta di forma allungata sul cui fondo roccioso c'è uno strato d'argilla umida e di detriti precipitati durante i lavori di disostruzione. Verso la parte terminale di questo vano s'apre l'ingresso, allargato artificialmente, del P47,50. Dopo alcuni metri di discesa sono presenti alcune fratture che si dipartono dal pozzo stesso e vanno a formare delle cavernette abbastanza concrezionate, sul fondo delle quali si aprono dei pozzi laterali, non discesi, che comunicano, una quindicina di metri più in basso, col pozzo principale.
A quota -27, c'è un piccolo ripiano; da qui, attraverso uno stretto passaggio, si giunge in una diramazione laterale dove il pozzetto terminale non è stato esplorato viste le esigue dimensioni. Il fondo in ogni caso s'intravede 6-7m più in basso e alcune pietre lanciate all'interno, hanno proseguito oltre a questo punto osservato ancora una decina di metri.
La base del pozzo principale è costituita da roccia viva nella quale si aprono delle fessure ingombre di detriti; da queste sale una debole corrente d'aria.
AGGIORNAMENTO 2009
A circa 20 metri dal fondo del P47 della VG 4939, con facile pendolo, si è raggiunto un terrazzino. Da esso si effettua verso l'alto un'arrampicata di 2-3° di una ventina di metri, che porta in ambienti molto concrezionati, fino ad un camino che si restringe. Tornando sul terrazzo ed effettuando un breve lavoro di scavo, si è reso accessibile un pozzetto di m 5 e un secondo pozzetto, sempre di m 5. Si percorre quindi un meandro ben concrezionato e dopo una strettoia a gomito si sbocca nella VG 3895, a circa 15 metri da uno dei fondi laterali.