2598 | Meandro a N del Col delle Erbe
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 27/09/1975
Affidabilità posizione: Da verificare
Presenza targhetta: No
Area geografica: Alpi Giulie
Comune: Chiusaforte
Area provinciale: Udine
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Lat. WGS84: 46,38094376
Lon. WGS84: 13,44829256
Est RDN2008/UTM 33N: 380675.615
Nord RDN2008/UTM 33N: 5137544.257
Quota ingresso: 1870 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 1380 m
Profondità: 290 m
Dislivello totale: 290 m
Quota fondo: 1580 m
Descrizione dei vani interni della cavità
La cavità si apre con un groviglio di entrate di cui la più accessibile è costituita da un pozzo di 57m, non molto ampio all'inizio che, come gli altri ingressi, è impostato su una frattura orientata NNW-SSE e permette di raggiungere un sistema di meandri comunicanti con la superficie anche con altri ingressi.DESCRIZIONE:RAMO FONDO
Dal fondo del pozzo d'accesso di 57m, dopo un tratto orizzontale lungo circa 90m, si accede al P30; dalla base di questo parte un meandro che porta al RAMO DELL'INGRESSO (G), mentre arrampicando circa 3 metri si imbocca una finestra che permette di proseguire il meandro fossile. Dopo una cinquantina di metri si scende un P12, quindi si percorrono circa 200m di comodo meandro, finché si giunge ad un bivio. Qui si prende il ramo di destra (passaggio difficile in discesa sopra un salto di 14m), si procede in una condotta lunga circa 30m e si continua scendendo una serie di pozzi (P15, P15, P11). Alla base del P11 parte un meandro molto impegnativo, lungo circa 100m, che inizialmente si percorre, alzandosi, in condotta e, dopo circa 30m, sul fondo. Il meandro quindi si abbassa, le pareti diventano molto fangose e nel tratto finale si attraversa un pozzo (sprofondamento del meandro) di circa 50m (inesplorato). Dopo pochi metri si incontra il P72 al quale segue il P12; alla base di questo si risale un ghiaione e si scende il P15, stretto e bagnato, al cui termine l'acqua si perde tra i detriti del fondo. L'acqua proviene da un camino, arrampicabile con mezzi artificiali, che sembra essere l'unica prosecuzione possibile.