2315 | Grotta del Vecchio Cimitero
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta del Vecchio Cimitero
Numero catasto: 2315
Numero catasto locale: 4747VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 27/08/2015
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,77102816 Lon. WGS84: 13,69864598 Est RDN2008/UTM 33N: 398818.528 Nord RDN2008/UTM 33N: 5069431.103 Quota ingresso (s.l.m.): 204 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 158 m
Profondità: 20 m
Dislivello totale: 20 m
Quota fondo: 184 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta si trova vicino al perimetro di un ex cimitero nella zona di Bitigonia, sul fondo di una vasta dolina.
Descrizione dei vani interni della cavità
Dalla base del pozzo d'accesso, prima dell'inizio della galleria principale, si apre uno stretto pozzetto, fortemente corroso, il quale dopo un paio di metri si riduce alle dimensioni di una fessura impraticabile. Prima dell'inizio della galleria principale si diparte un breve ramo discendente che termina con un bancone d'argilla. La grotta si evolve quindi sviluppandosi con sale e cunicoli di grande bellezza, sia per la morfologia che per il concrezionamento.
La galleria è intervallata da alcuni passaggi un po' difficili, quali una strettoia tra le concrezioni (punto 4 nel rilievo), una strettoia verticale (punto 7) ed una terza strettoia, più impegnativa delle precedenti, che immette in una piccola sala (punto 10). Il passaggio attraverso una fessura (punto 9) è stato superato solamente da un ragazzino.
Scendendo lungo un meandro sprofondato si giunge ad una camera (punto 11) interessata da fenomeni di crollo. Un'altra serie di meandri porta ad una grossa colonna (punto 14), che rende il proseguimento malagevole, oltre la quale si sviluppa un cunicolo, che permette di aggirare l'ostacolo creato dall'abbassamento della volta e che porta ad una sala terminale fortemente concrezionata.
Nel 1976 è stato scoperto un proseguimento, celato dietro ad una grossa stalagmite poi rimossa, il quale si apre a circa 5m dal fondo della cavità. Un breve salto conduce in una strettoia alta circa 40m ed abbastanza lunga, oltre alla quale una piccola galleria, interrotta da un passaggio stretto, immette in un ambiente abbastanza vasto. Uno scivolo porta in un piccolo vano sottostante, al termine del quale vi è una stretta fessura per il momento inaccessibile.