2308 | Grotta presso Percedol
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta presso Percedol
Numero catasto: 2308
Numero catasto locale: 4740VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 01/01/2005
Affidabilità posizione: 4º gruppo riposizionamento regionale GPS (2005)
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Trieste Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,70166 Lon. WGS84: 13,80452 Est RDN2008/UTM 33N: 406935.124 Nord RDN2008/UTM 33N: 5061595.679 Quota ingresso (s.l.m.): 312 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 30 m
Profondità: 36 m
Dislivello totale: 36 m
Quota fondo: 276 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Prendendo la strada che da Opicina porta a Monrupino si incontrano i due sottopassi della linea ferroviaria; dopo 150m, passato il ponte della superstrada, bisogna girare sulla destra, su di una strada in terra battuta che costeggia la strada asfaltata e, proseguendo, si deve attraversare la linea ferrata; dopo 100m si deve abbandonare il sentiero per volgersi verso sinistra in direzione NNE per altri 120m. La grotta si apre nei pressi di una linea di alta tensione, tra due piccole e poco profonde doline e la presenza di fitta vegetazione rende difficoltosa l'individuazione dell'imbocco.
Descrizione dei vani interni della cavità
Nei primi metri il pozzo d'accesso, di 8m, si restringe in una strettoia disagevole, quindi si allarga dando adito ad una saletta nella quale vi sono poche concrezioni costituite da alcune colate e infiorescenze calcitiche.
Dalla base del pozzo seguente si dipartono due rami: il primo sbocca, dopo un breve salto in una sala, che misura 7m x 5m, dalle pareti corrose ed il fondo ricoperto da materiale di crollo. Da qui scende un pozzo di 6m, inizialmente largo e in fondo ristretto a cunicolo, nel quale ogni prosecuzione è impedita da argille e materiali di frana.
Il secondo ramo è costituito da un pozzo stretto e inizialmente malagevole, la cui esplorazione è resa pericolosa da una gran quantità di materiali instabili. Un paio di passaggi verticali stretti portano in una saletta dalle pareti nude e dal fondo costituito da materiali di frana. Da qui l'unica prosecuzione possibile è data dalla risalita di circa 6m di un camino, resa pericolosa da materiali instabili e sottili lame rocciose che offrono appigli insicuri.