2101 | Cavernetta della Meda
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Cavernetta della Meda
Numero catasto: 2101
Numero catasto locale: 944FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 16/06/2013
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Giulie Comune: Savogna Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,1873926 Lon. WGS84: 13,5853863 Est RDN2008/UTM 33N: 390834 Nord RDN2008/UTM 33N: 5115841 Quota ingresso: 545 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 32 m
Profondità: 6,5 m
Dislivello totale: 6,5 m
Quota fondo: 538,5 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
la grotta si apre nell'alveo, sulla sponda sinistra del Torrente Rieca. Seguendo la strada che da Cepletischis porta in Slovenia, oltrepassate le poche case di Polava, si incontra sulla destra una costruzione doganale abbandonata. Pochi metri prima della costruzione,sulla sinistra, è ben visibile il piccolo ingresso della 6309/3652Fr. Dalla costruzione si scende il ripido pendio che porta al torrente sottostante. Si segue il letto del torrente verso valle per 122 metri . L'ingresso della grotta risulta lungo alcuni metri, ma è alto meno di un metro, risulta inoltre in parte celato da alcuni grossi massi. 18 metri più a valle sul versante opposto del torrente si trova l'ingresso della 2127/970Fr.
Descrizione dei vani interni della cavità
L'ingresso della cavità è stato scavato dall'azione delle acque, il cui livello nei periodi di piena non è elevato per cui la volta è molto bassa. All'imbocco vi sono vari detriti, mentre all'interno, nel tratto Nord il fondo è costituito da roccia, mentre nella parte Sud prevalgono le ghiaie fini trasportate dal riflusso dell'acqua, la quale ha aperto in direzione SE un basso cunicolo di circa 5m, inaccessibile a causa dell'eccessiva quantità di detriti che l'ostruiscono. Tale cunicolo assorbe una minima parte dell'acqua e certo non deve proseguire per molto.
Durante l'esplorazione del 1971 il torrente era in magra.
Nel 1983 è stato esplorato un nuovo ramo che si dirige verso NE: un cunicolo, il cui fondo ben presto non è più occupato da detriti, dopo circa 16m intervallati da qualche passaggio molto stretto, conduce ad un saltino, alla base del quale si trova un laghetto; in questo punto è stata forzata una strettoia, oltre la quale scende un secondo breve salto, dal fondo occupato da un laghetto sifonante.