1743 | Grotta presso il Cimitero di Duino
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta presso il Cimitero di Duino
Numero catasto: 1743
Numero catasto locale: 4556VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 07/05/2011
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,78440661 Lon. WGS84: 13,59417508 Est RDN2008/UTM 33N: 390722 Nord RDN2008/UTM 33N: 5071055 Quota ingresso: 24 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 37,5 m
Profondità: 6,5 m
Dislivello totale: 6,5 m
Quota fondo: 17,5 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
L'ingresso del pozzo venne individuato casualmente, tra la quota 24 ed il Cimitero di Duino, nel corso di un sopralluogo effettuato per il riconoscimento del tracciato di una strada romana; si apre alla base di una paretina che limita una piccola depressione.
Descrizione dei vani interni della cavità
Il primo tratto della cavità è costituito da un cunicolo dalla volta levigata, che sbocca dopo una strozzatura in un ambiente più spazioso, accessibile tramite un breve salto. La grotta si prolunga in una galleria rettilinea, dal suolo pianeggiante costituito da terriccio asciutto e friabile, ed è chiusa all'estremità da una frana consolidata e coperta da un crostello calcitico.
La cavità è stata scavata da un modesto corso d'acqua che ha incontrato in una linea di frattura le condizioni per un più rapido approfondimento; mentre la parete NE si presenta compatta ed uniforme, con qualche tratto coperto da belle colate, quella contrapposta è accidentata da aggetti e risalti formati dal crollo degli strati, al quale si deve l'ampliamento del vano.
Durante l'esplorazione non sono state notate tracce di visite precedenti ed è singolare il fatto che la grotta, pur trovandosi in una zona disseminata di trincee ed opere belliche, non è stata adattata a ricovero militare.
Lungo la galleria sono stati rinvenuti alcuni cocci romani e preistorici, probabilmente gettati dall'esterno.