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Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




149 | Caverna presso il Viadotto ferroviario di Aurisina


100m 500m 1000m
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Nomi e numeri catastali

Nome principale: Caverna presso il Viadotto ferroviario di Aurisina

Nome principale sloveno: Svinška Griža

Numero catasto: 149

Numero catasto locale: 261VG

Numero totale ingressi: 1

Nome immagine

Ingresso principale

Data esecuzione posizione: 23/03/2012

Affidabilità posizione: Corretto

Presenza targhetta: Si

Area geografica: Carso Triestino

Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina

Area provinciale: Trieste

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale

Lat. WGS84: 45,75518414

Lon. WGS84: 13,67343871

Est RDN2008/UTM 33N: 396829.443

Nord RDN2008/UTM 33N: 5067703.021

Quota ingresso (s.l.m.): 134 m

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 12 m

Profondità: 5 m

Dislivello totale: 5 m

Quota fondo: 129 m

Breve descrizione del percorso d'accesso

Questa caverna si apre in uno sprofondamento, quasi del tutto riempito da scarti della vicina cava e da immondizie, a poca distanza dal monumentale viadotto ferroviario di Aurisina, all'altezza dell'ottavo arco, incominciando a numerarli dal monte, perpendicolarmente al viadotto (in direzione S-E).
Si apre ad una ventina di metri dal viadotto di Aurisina ed a lato dell'autostrada.

Descrizione dei vani interni della cavità

Le dimensioni della caverna sono sensibilmente ridotte rispetto a quelle rilevate nel 1923. In seguito alla ripresa dell'attività nella cava vicina, essa è stata in buona parte ostruita con materiale lapideo. Visitata verso la fine del secolo scorso dal Moser, la caverna venne adattata dagli austriaci a piccolo ricovero militare.

AGGIORNAMENTO del 1982:
uno stretto passaggio permette di accedere alla cavernetta: la parete destra, entrando, è ricoperta da un velo di concrezione che, verso il centro, si fa più consistente mentre l'altra parete è spoglia e presenta, in qualche tratto, le tracce dei lavori di adattamento compiuti nel corso della Grande Guerra. I gradini che permettevano l'accesso, ancora visibili nel marzo del 1961 (esplorazione del GEST e relativo rilievo), sono del tutto scomparsi, coperti dal materiale di riporto. Un accenno di scavo (probabilmente ricerche preistoriche abusive) è stato eseguito proprio al centro della caverna, nella quale si riesce a stare in piedi, e un cunicolo in discesa semiostruito da massi chiude la cavità, che come detto sopra un tempo era molto più ampia.

Rilievo: Pianta e sezione (28/03/1982)

Caverna presso il Viadotto ferroviario di Aurisina

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